Libri: Interrompo dal San Paolo di Pietro Nardi
Nella settimana più triste per Napoli, per tutto il mondo del calcio, vi proponiamo questo libro corale, scritto da 20 giornaliste. Buona lettura.
Venti storie, 20 campioni, una trasmissione che è entrata nel mito a fare da collante – Tutto il calcio minuto per minuto – un’unica città, Napoli, e la sola maglia possibile, quella che ha i colori del cielo e del mare. A raccontarle 20 donne, con grazia, eleganza, in alcuni casi poesia, ma con il cuore tifoso che credo solo all’ombra del Vesuvio batta così all’unisono, senza scompensi, senza esitazioni. Il calcio è uno sport, il Napoli è passione pura che unisce un’intera città, anche chi non conosce la differenza tra un calcio d’angolo e una rimessa laterale.
Ognuna di queste storie, in cui sembra di leggere pezzi della vita personale delle autrici, ha un campione di riferimento, a partire da Omar Sivori, capitan Juliano, palo ‘e fierro Bruscolotti, Beppe Savoldi, mister 2 miliardi, per passare da Giordano, Careca, Zola, Diego Armando Maradona, il più grande di tutti, e arrivare a Marek Hamsik, sbarcato bambino dalla mia Brescia e diventato un campione, Lavezzi, l’amato e odiato Higuain, Insigne, “Ciro” Mertens. Ma c’è spazio anche per comprimari come Baroni, Paolino Di Canio, Francesco Montervino. Un loro gol fa da pretesto allo scorrere delle parole. E’ il cuore che perde un colpo, il tempo che si ferma, l’istante che si fa silenzio mentre la voce del radiocronista chiede la linea dal San Paolo.
C’è però molto altro in questi racconti raccolti da Pietro Nardiello in “Interrompo dal San Paolo”. C’è Napoli, con tutta la sua luce, ci sono i riti del pranzo domenicale – il cibo è una costante in ogni capitolo – l’emozione della prima volta allo stadio, la passione che unisce padri e figli – e figlie of course – la vita quotidiana, la famiglia, i primi batticuori, il mare, le difficoltà sociali ed economiche che trovano una rivincita, un sollievo, una ragione, quasi, nella maglia azzurra.
Quello che colpisce è l’amore viscerale per la squadra, per tutti i giocatori: è accoglienza, affetto, cittadinanza, emozione condivisa, che vibra nelle case, nei bar, ovunque, non solo allo stadio. Leggere “Interrompo dal San Paolo” per chi ama il pallone come il sottoscritto è capire la differenza tra tifo e appartenenza. Tra un gioco e un sogno bambino che ti accompagna per sempre.
Gino Tomasini, bresciano, Giornalista Professionista
Studi di filosofia, Master in “Relazioni Pubbliche d’impresa” all’Università IULM di Milano. Dal 1990 vivo di parole, prima in radio, poi in alcuni quotidiani locali, tv e agenzie di pubbliche relazioni. Dal 2006 communications manager in una multinazionale farmaceutica.
Appassionato di libri.