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Chi è la donna più bella del mondo?

Si chiama Simonetta Cattaneo Vespucci: la sua bellezza non ha paragoni, parola di Botticelli .

Se pensate che la donna più bella e più chiacchierata di tutti i tempi sia Marilyn Monroe, ebbene vi siete sbagliate. La donna più ammirata, protagonista dell’idea di bellezza, armonia e fascino  è un po’ più misteriosa.

No. Non è neppure la Gioconda. Anche se proprie come lei è una leggenda. Si chiama Simonetta Cattaneo. È il volto delle più importanti campagne pubblicitarie di moda femminile, della bellezza iconica della donna dal Rinascimento italiano a oggi.

Simonetta Cattaneo non era sola bella. Ha rappresentato l’idea di bellezza della sua epoca sino ai giorni nostri. Fu data in sposa a Marco Vespucci ricchissimo e potente banchiere cugino del famoso esploratore Amerigo, fu corteggiata da Enea Silvio Piccolomini, futuro Papa Pio II, e poi da Sandro Botticelli (alias Alessandro Filipepi, soprannominato così perché tondetto e goloso), che la ritrasse con le sembianze di Venere e della Primavera e che richiese di esser seppellito ai suoi piedi.

Ebbe una love story con Alfonso d’Aragona duca di Calabria, e fece capitolare all’amore il bel playboy della famiglia de’ Medici Giuliano. Simonetta fu celebrata in tutta Firenze, allora era città più importante del mondo, da Poliziano, il Pulci, persino da Lorenzo de’ Medici, che dedicarono versi alla sua bellezza e alla sua grazia, poi rese eterne da Botticelli. La sua fama fu consacrata dal torneo del 1475 in onore di Giuliano de’ Medici, che a lei dedicò la vittoria: una sorta di standing ovation sul red carpet di allora.

Morì giovane a soli 23 anni probabilmente di polmonite. Ma era così famosa che nel registro della Chiesa d’Ognissanti dove fu sepolta a Firenze c’è scritto: “26 aprile 1476, è morta la Simonetta”, e basta. Il suo nome non aveva bisogno di nient’altro per essere ricordato.

Chi era Simonetta Cattaneo? Era figlia di nobili genovesi, andata in sposa giovanissima a Marco Vespucci appartenente a una famiglia di ricchi banchieri con cui i Medici avevano interesse a stringere rapporti.

Quanto era bella? Tanto. Incarnava i canoni estetici di una bellezza in voga nella Firenze di allora, che richiamava le proporzioni classiche, l’armonia del corpo e della sua eleganza. Esaltava occhi chiari e i capelli biondi, che spesso venivano ottenuti magari schiarendoli con  polveri sbiancanti con cenere, zolfo e cinabro, che davano quella particolare sfumatura dorata, molto apprezzata. La grazia dei movimenti e delle movenze espressive, sempre delicate e misurate, erano necessariamente associati a un’educazione alla musica, alla poesia, alla danza, alla bellezza… solo così Cupido, poteva scoccare la sua freccia acuminata.

Simonetta Cattaneo era La Sans Pareille, era la donna la cui bellezza era senza paragoni.

Quando Simonetta muore, il 26 aprile del 1476, in sua memoria Lorenzo scrisse un sonetto “O chiara luce” dove immagina una nuova stella lucentissima che simboleggia l’eternità di Simonetta. Ma non è tutto. La coincidenza, il fato o il caso fecero sì che anche Giuliano de’ Medici morisse un 26 aprile di due anni dopo, sigillando l’eternità dell’amore tra il giovane de’ Medici e la “sua” bellissima Simonetta. Ancora oggi incanta.