Se ti senti una befana
Cose da fare e da non fare per ritrovare la fata che è in te
PRIMA DI TUTTO: NON ALIMENTARE I MOSTRI
Che non significa non preparare il pranzo ai figli ah ah, vuol dire non guardarti con l’occhio che giudica e peggiora la realtà delle cose.
Sei stanca, diciamolo: sei stremata da questi 10 mesi di lockdown, di nullafacenza preordinata e di abissali mancanze di contatto, di affetto (un bacio, cosa darei per un bacio sulla bocca!) e di esercizio fisico. E di mangiate. Mangiate emotive, pranzetti per coccolarti o coccolarlo, tutte le ricette de il mio fornaio su CD-ROM, e poi vogliamo non far girare l’economia italiana? Ordiniamo il food delivery. Insomma, hai mangiato. E io pure. E il risultato è lì, nei tutoni grigi di taglie sempre più grandi da ordinare online “per stare seduta comoda durante le videoconferenze”, nello specchio che non vorrebbe eh non vorrebbe ma ti rimanda l’immagine di una te più invecchiata, stressata e cicciottina.
Ed allora uuuuh per carità, che befana che sono diventata!
E mi raccomando qui faccio un inciso, se proprio proprio, diciamocelo da sole, non chiediamo alla nostra metà “ti sembro ingrassata?” Perché sottoporlo a tale tortura visto che anni fa gli avete estorto la promessa di non mentirvi mai, in fondo sì era sempre la sua migliore amica, ma che ne sai che idee si è fatta quella? Insomma no, non chiedete a lui. Ve lo dico io, siete, siamo un poco ingrassate. Ma a tutto c’è rimedio. E qualche soluzione la trovate più avanti, se avrete la bontà di continuare a leggere. (linguaccia)
SECONDO: NON SOVRACORREGGERE
Lo specchio, quindi. Io ne ho uno ingranditore con tutta una parata di luci intorno che nemmeno a Hollywood, mi serve, assolutamente mi serve per mettermi il kajal e l’ombretto che make-up artist scansate. Ma ultimamente mi vedo invecchiata tutta d’un colpo. Occhiaie, rughe e rughette, segni di espressione, quel colorito grigio spento da chi vive in un armadio. Una befana, ecco. Perciò non solo kajal e ombretto ma l’intero reparto della Rinascente di trucchi srotolato sul tavolo per affrontare la giornata. Ma attenzione che si tende a strafare con il trucco per coprire i difetti, perché sembra non bastare mai: ti guardi ed aggiungi, un tocco qui, un ripasso là, ma davvero sembra non bastare mai. Il rischio è di ritrovarci con mascheroni di ciglia finte, rossetti troppo rossi che farebbero storcere il naso alla suocera, contouring che anche zoom si mette da solo in standby e copriocchiaie che nemmeno un muratore bergamasco con la cazzuola.
No, ci vuole misura. Se l’obiettivo è togliere stanchezza, vecchiezza e gonfiore, è utile prima di tutto riposare (ah ah), bere tanta acqua, fare una maschera detox per la pelle, usare una crema colorata che al contrario del fondotinta rimane leggera e molto naturale, astenersi dal contouring e dall’uso della terra e preferire tocchi di colore molto leggeri.
Il risultato sarà un viso stanco, sì, chi può negarlo? Ma delizioso.
E SE TU FOSSI INVECE UNA CENERENTOLA?
Non una befana, ma una principessa che (ancora) non sa di esserlo, troppo presa com’è dai mille lavori domestici e dal far contente matrigne e sorellastre (ovvero capoufficio e colleghe)? Il lockdown, il telelavoro, lo smart working ci hanno tolto ogni certezza, ogni parvenza di orario, ci hanno donato insonnia e stress. Mille cose da fare contemporaneamente, la didattica a distanza di Giorgetto, la videocall con il Giappone e il pranzo da preparare mentre aggiorni fogli excel, la lettiera del gatto da cambiare mentre usi la piattaforma CRM, dal bagno al cane a quello di tua figlia che poi lo shampoo è lo stesso no? Mai un attimo per te, anzi che dico, l’attimo per te è tra le 2 e le 3 di notte perché tanto non si dorme mai (beato lui, come mette la testa sul cuscino s’addormenta ma come caspita fa) e ci si toglie il pensiero della ceretta alle gambe.
Insomma, non sei una befana, sei una cenerentola stanca.
C’È UN RIMEDIO?
Sì, parecchi. Ma condivido quello che aiuta me.
Scomporre il mostro in tanti mostricini che posso aggredire uno alla volta.
La mia befanitudine viene scomposta in:
- cominciare a fare un po’ di esercizio (su youtube ci sono tanti canali gratuiti con routine anche per pincipianti)
- alleggerire la tavola, forse cucinando meno? O cucinando, ma mangiando porzioni più piccole. E ripromettendoci di mangiare più frutta e verdura. (Mentre scrivevo ho avuto un lapsus e ho scritto più FRITTA invece di frutta, ce la posso fare ah ah)
- cercare di riposare di più. Forse facendo esercizio, alzandoci ed andando a dormire ad orari regolari, usare olii essenziali alla lavanda in camera da letto, lasciare i devices in carica in tinello la notte, possono essere i primi step verso un riposo più ristoratore con beneficio delle occhiaie.
- volermi bene. In questo mondo di incertezze l’unica certezza SONO IO. Cercherò di non essere l’occhio che giudica ma la cheerleader che fa il tifo per me ♥
Sono una blogger e mamma ossessionata (in senso buono) dall’organizzazione e dal decluttering, schietta, che trova un buon motivo per ridere ogni giorno e che ama le serie poliziesche.
Vivo a pochi minuti da una grande città del nord Italia e il mio balcone (così dicono) somiglia ad una giungla tropicale