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La Joyeuse, la spada di Carlo Magno

"Joyeuse" o "Spada di Carlo Magno". Foto: Siren-Com | Wikipedia
“Joyeuse” o “Spada di Carlo Magno”. Foto: Siren-Com | Wikipedia

Non è una donna ma assomiglia a una dea.
È temibile, splendida, incantata, leggendaria.
Cos’è? Ma è la Joyeuse, la spada di Carlo Magno!

Di lei si parla da oltre 12 secoli: andò perduta o sepolta col grande re?
Chi lo sa! C’è chi la pensa tra i tesori imperiali di Vienna o esposta tra le bellezze impareggiabili del Louvre. Ma da sempre è immortalata tra i ritratti dei grandi re di Francia

Persino ne La Roland si parla di lei: è bella da morire, tempestata d’oro e pietre preziose, è un mito, la splendida Joyeuse. Ma non è una donna: è una spada.

Apparteneva a Carlo Magno e si racconta fosse così luminosa da poter eclissare il sole e accecare i nemici, che potesse cambiare colore ben 30 volte al giorno, proprio come una donna vanitosa e ammirata, che chiunque la brandisse non potesse essere avvelenato. Venne definita come la spada che conquistò l’Europa. 

Carlo Magno ritratto da Albrecht Dürer, 1511

Le fonti la descrivono sempre in mano, sempre fedele al potente e vittorioso Carlo Magno, che cavalcava in battaglia impugnando orgoglioso la sua Gioiosa, vestito con “la sua bella cotta di maglia bianca e il suo elmo con pietre tempestate d’oro”.

La Joyeuse (Gioiosa) ha fatto la storia. È tra le cinque spade più famose di tutti i tempi. Attorno a lei ruotano leggende antichissime e fascinose: vi potrei raccontare che fu forgiata addirittura con gli stessi materiali della Durlindana di Orlando e della Cortana di Ogier il Danese, che alcuni dei racconti della Tavola Rotonda, la collocano tra le mani di sir Lancillotto. Si dice che il suo pomo sia stato forgiato dalla «Lancia Sacra» di Longino. Soprattutto possiamo ammirarla. Perché la Joyeuse esiste.

Alcuni storici sostengono sia stata sepolta col suo padrone. Altri, invece, dicono che esistono due spade che potrebbero essere Gioiosa: una è conservata al Louvre, lì trasferita dopo essere stata conservata nell’Abbazia di Saint-Denis, l’altra è nel tesoro imperiale a Vienna.

È stata ritratta più e più volte in mano ai potenti re francesi come se fosse una corona (persino Luigi XIV nel suo storico ritratto della sua incoronazione ce l’ha al suo fianco) ed è il simbolo indiscusso della loro regalità. Le Sacre investiture dei monarchi francesi, le loro discendenze talvolta contestate saranno garantite proprio dalla Joyeuse. Il suo valore simbolico era come quello di una corona, aveva il potere di dichiarare al mondo chi, per diritto divino, poteva impugnarla e essere il re.

È uno splendore, lo spadone di re Carlo: le decorazioni del pomello risalgono all’incirca al X secolo e ne ricordano altre di origine scandinava; le guardie sono databili intorno al XII, altre parti del manufatto sono state aggiunte successivamente, come l’impugnatura (XIII-XIV sec.) o il fodero (XIX sec.). Pietre preziose e decorazioni raffinatissime la rendono unica e preziosa.

Si dice che per forgiarla servirono ben tre anni e che fu opera di un grande fabbro (anche lui un mito) di nome Galas. La spada è lunga 105cm e pesa circa 1.63 kg. 

Ciò che accadde alla spada dopo la morte di Carlo, avvenuta nell’814, è un mistero. Sappiamo che divenne un tesoro nazionale utilizzato durante l’incoronazione dei re, e che “riapparve” durante la cerimonia di insediamento di Filippo l’Ardito (1270), nella cattedrale di Reims. Da allora in poi, nei secoli successivi, molti re furono posti sul trono con il medesimo rito. Anche Luigi XIV volle usarla durante la sua incoronazione. Quando non era utilizzata, Gioiosa veniva custodita dai monaci di un monastero a Saint-Denis.

Attualmente esistono due spade che potrebbero essere la Gioiosa: una conservata al Louvre, lì trasferita dopo essere stata conservata nell’Abbazia di Saint-Denis, l’altra è nel tesoro imperiale presso il Weltliche Schatzkammer di Vienna.

Una leggenda, comunque, sostiene che la vera Gioiosa sia stata sepolta con Carlo Magno.