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Notizie Pink: GiovedìScienza 2021 va a una giovanissima ricercatrice FISM la medaglia d’argento

GiovedìScienza 2021: va a una giovanissima ricercatrice FISM la medaglia d’argento
GiovedìScienza 2021: va a una giovanissima ricercatrice FISM la medaglia d’argento | Foto Associazione Italiana Sclerosi Multipla

Si chiama Jessica Podda e sale sul podio con uno studio dedicato al tema della disabilità e della sclerosi multipla. Ha conquistato sia la giuria tecnica, fatta di giornalisti e divulgatori, sia quella popolare composta da classi di quarta superiore

Si è qualificata al secondo posto. La decima edizione del premio GiovedìScienza 2021 ha premiato Jessica Podda, 34 anni non ancora compiuti, neuropsicologa e ricercatrice FISM presso il Centro di Riabilitazione AISM di Genova, per un progetto dedicato alla disabilità, pensato la per la valutazione cognitiva nella SM costruito e progettato in collaborazione con i “pazienti”.  Fino a poco tempo fa sarebbe sembrato fantascienza; sino a pochi anni fa, probabilmente, non avrebbe neppure avuto credibilità scientifica. Ma lo scorso 3 giugno, alla decima edizione del premio GovedìScienza, l’iniziativa del CentroScienza Onlus di Torino, in collaborazione con BergamoScienza e Famelab Italia, ha vinto.

È un progetto di telemedicina che oggi assume ancora più valore, considerato come la pandemia ha stravolto le modalità di assistenza e cura delle persone con SM. Nasce grazie alla loro collaborazione, è pensato per monitorare gli aspetti cognitivi più colpiti dalla sclerosi multipla, come la memoria, la velocità di elaborazione delle informazioni e l’attenzione.

“DIGICOG-MS è un progetto che nasce dall’idea – spiega Jessica – di progettare uno strumento che consenta un monitoraggio continuo della malattia, a seconda delle esigenze cliniche e in accordo al piano riabilitativo di ciascun paziente e che magari – nei casi in cui sia possibile – consenta anche un check da remoto, risparmiando viaggi verso e dal centro specializzato, ma che sia costruito grazie agli input che arrivano proprio dai pazienti: il cuore di progetto sono loro”. 

È emozionata, quando racconta il valore del suo studio. È un progetto scientifico costruito con le persone con SM per le persone con SM. Persino l’impatto verso il giovane pubblico di “non scienziati” è stato forte, che del progetto presentato da Jessica Podda hanno intuito tutta l’importanza e la capacità di influenzare la scienza futura.

Jessica sorride e arrossisce, mentre parla di DIGICOG-MS, ma ha la consapevolezza di aver fatto un buon lavoro: nonostante la sua timidezza, quando parla delle persone con SM del Centro Riabilitazione genovese in cui lavora, capisci che i “suoi” pazienti sono il suo team più fedele e solidale. Senza scorciatoie spiega che “soluzioni digitali per la valutazione dei sintomi esistono già, ma questo studio (DIGICOG-MS) è pensato per essere qualcosa di diverso e di innovativo.

È progettato con le persone con SM, che collaborano con noi per risolvere problemi, di cui sono i massimi esperti; stimolano noi ricercatori a trovare soluzioni adeguate, adatte a misurare, rilevare e comprendere le loro esigenze”, dice Jessica.

Di Jessica, la prima volta che l’ho incontrata nei corridoi della Fondazione di AISM, mi hanno colpito tre cose: il suo sguardo, il suo sorriso (subito è un po’ timido che poi diventa un abbraccio), le sue sneaker “consumate”, da ragazzina, che la portano su e giù dalle stanze agli ambulatori, insieme ai suoi pazienti. Le piace parlare, più con gli occhi che con le parole, ma “lavorare” con Jessica è qualcosa che intriga tutti, persino le persone che dopo una diagnosi di SM sanno già che per loro niente sarà più come prima, ma si mettono a disposizione per studiare qualcosa che aiuti gli altri, facendo squadra.

È a quella squadra, quella che “risiede e frequenta” nelle palestre degli ambulatori del Centro AISM che Jessica ha dedicato il suo premio: È stata una bella esperienza, che difficilmente dimenticherò. Credo che il risultato finale, inaspettato e ancora più emozionante, appartenga a tutti noi, noi movimento AISM, perché le sfide si vincono insieme”.

Lo pensano anche i suoi orgogliosissimi colleghi, Giampaolo, Margherita, Ludovico, Michela, Andrea… sono la squadra dei ricercatori della “scuola FISM” che insieme con Jessica Podda si occupano di neuroriabilitazione nella sclerosi multipla.

Dicono che con la nomination di Jessica è come aver “vinto” l’Oscar, tutti insieme. La cosa che ti colpisce, quando li vedi al lavoro, è che sono affiatati come lo sono una combriccola di amici che insieme sanno di poter conquistare il mondo: si stimano, si vogliono bene e si divertono a lavorare. E non perdono di vista l’obiettivo, che sono i bisogni delle persone con SM.

Foto: Associazione Italiana Sclerosi Multipla

Se passando da via Operai a Genova, in “Casa AISM”, incontrate un caschetto castano con il chiodo e delle sneakers consumate, beh, quella è lei… è Jessica: è impegnata a cambiare il mondo della SM.