Libri: Le Parole di Sara di Maurizio De Giovanni

Sara Morozzi, detta Mora, vede al di lĂ delle maschere e conosce le emozioni. Teresa Pandolfi, Bionda, intuisce le ragioni delle menzogne.
Sara e Teresa non erano due ma una, lo yin e lo yang della sorveglianza segreta. Sara se nâè andata da quellâunitĂ dei servizi per assistere Massimiliano Tamburi, il fondatore, lâamore della sua vita. Teresa ne è invece diventata il capo. Sara, anonima, nessuna attenzione allâaspetto personale. Invisibile. Teresa, bella, curatissima, esuberante, una predilezione per i ragazzi giovani: una botta e via, mai piĂš di due. Con Sergio però era diverso e anche lei ne era preoccupata. Aveva superato i 50 e quel ragazzo bellissimo, assistente universitario, da poco nei servizi per uno stage, avrebbe potuto essere suo figlio. Ma per la prima volta nella sua vita Teresa Pandolfi si era innamorata. Quella notte lo stava guardando dormire dopo lâamore. Non sapeva che sarebbe stata lâultima volta. Il mattino Sergio era uscito ed era scomparso.
Dopo anni di silenzio Bionda aveva spedito il loro messaggio in codice a Sara. Per Mora non câera stato bisogno di parole, era bastato vederla per capire la disperazione dellâamica e per iniziare unâindagine parallela insieme alla sua personale improbabile squadra, lâispettore Davide Pardo e Viola, la sua specie di nuora. Unâindagine per scomparsa diventata poi per omicidio in cui tornano a galla personaggi sepolti nel passato: politici, estremisti di destra, si sente inconfondibile lâodore della mafia e degli stessi servizi. Un gioco pericoloso, forse troppo, ma che Sara e Teresa decidono di giocare. Fino in fondo.
Lâho giĂ detto: Sara Morozzi è un personaggio scritto benissimo, forse il piĂš bello di Maurizio De Giovanni. Merita e mi auguro una serie tv.
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Gino Tomasini, bresciano, 56 anni, Giornalista Professionista
Studi di filosofia, poi Master in âRelazioni Pubbliche dâimpresaâ, allâUniversitĂ Â IULM di Milano
Esperienze lavorative: inizio in radio nel 1990; poi 4 anni suddivisi in tre quotidiani locali tra Bergamo e Brescia come cronista di nera; 2 anni da responsabile del telegiornale e dei servizi giornalistici in una tv bresciana; 10 anni come caporedattore in unâagenzia di pubbliche relazioni, dal 2006 communications manager in una multinazionale farmaceutica.
Appassionato di libri.