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Vacanze ed esodo estivo: le 10 regole per viaggiare sicuri

La partenza per le ferie può nascondere delle insidie a cominciare dal viaggio e da un uso eccessivo  dell’aria condizionata. Per evitare questo e tanti altri errori degli italiani al volante, arriva dagli esperti il decalogo per viaggiare in sicurezza

In estate il bisogno di refrigerio dal caldo torrido stagionale è in cima alla lista dei desideri ma, con il grande esodo, secondo gli esperti potrebbe rivelarsi un’insidia, per oltre la metà di chi viaggerà in autostrada (51%), a causa del rischio sbalzo termico da aria condizionata. Temperature eccessivamente basse in auto possono, infatti, portare a disidratazione (51%), laringiti e faringiti (57%) e, unite all’escursione termica dell’esterno, alterare lo stato di salute delle vie respiratorie (32%) e far insorgere anche gli effetti del colpo di calore (41%). A questo si aggiungono anche altri errori, da un’alimentazione poco bilanciata (44%) a un’organizzazione poco ponderata (31%), che rischiano di impattare negativamente sul viaggio verso le meritate vacanze. Ecco allora che il decalogo per l’esodo sicuro.

È quanto emerge da uno studio di In a Bottle (www.inabottle.it) condotto su circa 60 esperti tra medici e nutrizionisti per capire quali sono i rischi in vista del grande esodo e le regole per affrontarlo al meglio.

le famiglie italiane che partono per le tanto desiderate ferie estive sono “per nulla informati dei rischi”che un tale viaggio può rappresentare per la salute e la sicurezza propria e degli altri

Per quasi 6 esperti su 10 (57%) le famiglie italiane che partono per le tanto desiderate ferie estive sono “per nulla informati dei rischi”che un tale viaggio può rappresentare per la salute e la sicurezza propria e degli altri. Secondo un esperto su 3 (32%), gli italiani non conoscono il concetto di “partenze intelligenti”, poiché al massimo cercano di tenere conto dell’orario per evitare di restare incastrati nelle ore di punta. Diversa invece è l’attenzione verso il proprio stato fisico che, secondo gli esperti, viene giudicata scarsa (29%) o poco rilevante per gli italiani (32%).

Prima di tutto i bambini (44%), più sensibili allo stress di un viaggio lungo. Seguono gli anziani (37%), più esposti ai rischi ambientali. E gli effetti sono ben visibili, secondo i monitorati, sul piano psicologico (53%). Le code e i continui rallentamenti, se aggiunti al caldo eccezionale di questa estate, diventano i “nemici” che portano ad un aumento di ansia (33%), stress (21%) ed aggressività (18%), solo per citare i disagi più frequenti riscontrati.

Ma gli italiani tengono conto anche dell’alimentazione prima di mettersi in viaggio? La risposta è no per un esperto su 2 (51%), dal momento che gli italian si dividono in due grandi categorie: chi parte a stomaco vuoto pur di non perdere un secondo di vacanza (26%), e chi, per evitare di perdere tempo più del necessario in autostrada, “mangia in maniera spropositata per evitare di avere fame in viaggio” (34%). Tra gli altri errori frequenti, per il 39% degli esperti in auto scarseggiano cose essenziali, come ad esempio una buona riserva d’acqua, per far fronte al rischio di disidratazione o di crampi per la perdita di sali minerali e potassio.

Tra gli altri errori frequenti, per il 39% degli esperti in auto scarseggiano cose essenziali, come ad esempio una buona riserva d’acqua, per far fronte al rischio di disidratazione o di crampi per la perdita di sali minerali e potassio.

Ma la vera insidia nascosta che viene ritenuta compagna di viaggio immancabile è l’aria condizionata. Se c’è un passaggio drastico dal freddo al caldo si può correre il rischio  di soffrire di alcuni disturbi come laringiti, faringiti e bronchiti. Inoltre, l’uso eccessivo del condizionatore può portare a disidratazione per via dell’aria secca e può determinare il colpo di calore specialmente rispetto al clima esterno. È bene quindi secondo gli esperti scegliere l’opzione deumidificatore al 50% e ricordarsi di spegnere il condizionatore verso la fine del viaggio in modo da diminuire l’impatto con l’esterno quando si scende dall’auto.

Quanta acqua bisogna bere per evitare il rischio disidratazione da sbalzo termico? Spiega Luca Piretta, nutrizionista e gastroenterologo, specialista in Scienza della Nutrizione Umana all’Università La Sapienza di Roma: “Se le condizioni di viaggio sono ottimali e se l’aria condizionata è regolata a un livello adeguato, è opportuno bere ogni due ore 150-200 cc di acqua. Se invece le condizioni sono più intense, tale quantità è consigliata anche ogni ora”.

ESODO IN ESTATE: IL DECALOGO PER VIAGGIARE SICURI

  1. Parti riposato:
    Riflessi pronti e mente lucida sono indispensabili per affrontare un viaggio lungo e condizioni atmosferiche intense.
  2. Concediti una sosta in più:
    L’unico orologio di cui tener conto è quello biologico e, specie per le lunghe tratte, fermarsi spesso aiuta la circolazione e scaricare la tensione della guida.
  3. No agli eccessi alimentari:
    Né stomaco vuoto né stomaco pieno. Preferire pasti leggeri, frequenti e ricchi di frutta e verdura.
  4. Scegli il giusto dress code:
    Optare per tessuti naturali e confortevoli che aiutano il corpo a respirare.
  5. Attenzione agli sbalzi termici:
    La differenza tra temperatura interna ed esterna non deve mai essere superiore ai 10 gradi. Un’aria eccessivamente fredda produce un ambiente secco e accelera la disidratazione.
  6. Recupera i Sali persi:
    La sudorazione porta ad eliminare liquidi e Sali. Ricompensarli aiuta a evitare disturbi come i crampi muscolari dovuti a deficit di potassio.
  7. Bevi acqua costantemente:
    Il modo migliore per idratarsi è bere poco ma in maniera costante per l’intera durata del viaggio indipendentemente dallo stimolo della sete.
  8. No all’abuso di sostanze stimolanti:
    Sono “falsi amici” e potrebbero avere l’effetto opposto a quello desiderato.
  9. Attenti all’alcool:
    Oltre alle sanzioni previste dalla legge, può accelerare la disidratazione e annebbiare la soglia di attenzione.
  10. Pondera l’orario:
    Non partire nelle ore più calde della giornata né a orari che scombussolano i normali ritmi del riposo.