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Quentin Massys, il pittore fiammingo che ispirò alcuni personaggi di Alice nel Paese delle meraviglie è tra le stelle. Ha dato il nome a un piccolo pianeta

Si chiama QuentinMassys 9569, è un pianeta piccolo piccolo. Grossomodo si trova tra le orbite di Marte e Giove ma deve il suo nome a un importante (e poco noto ai più) pittore fiammingo del XV secolo, nato a Lovanio nel 1466, la cui opera più importante è “Il banchiere e sua moglie”. Ve lo ricordate?

No? Mi sa che il nome Quentin Massys non dica granché a quasi nessuno di noi, anche se dagli studiosi d’arte è considerato il padre della pittura fiamminga, una vera e propria star tra i grandi del pennello.

Ma se vi nomino un quadro, quello della “Duchessa Brutta” (1513), la nebbia comincia a diradarsi? Mi sa di sì. Perché a questo nome associamo l’immagine affascinante e grottesca di uno dei personaggi delle fiabe tra i più meravigliosi della nostra infanzia: è proprio lei la Duchess che incontra Alice nel Paese delle Meraviglie. La Duchessa brutta di Massys ispirò Lewis Carroll.

La “Duchessa Brutta” è il personaggio che Lewis Carroll chiama “The Duchess”, il personaggio più litigioso e attaccabrighe del Paese delle Meraviglie, che abita nel in un palazzotto appena fuori dalla foresta del Bruco, insieme con una Cuoca e un valletto, un figlio (o almeno così pare) e un Gatto del Cheshire. Del suo aspetto fisico, Carroll non parla esplicitamente, ma dice che il suo mento è tremendamente aguzzo. Stando però all’illustrazione di John Tenniel, The Duchess è una donna bruttissima e grottesca, proprio come quella del ritratto Massys, conservato alla National Gallery di Londra.

Detto ciò, sapete qual è la cosa che sconcerta? È avere scoperto che la “brutta duchessa” dipinta da Massys, non è una caricatura, ma un ritratto vero (e triste) di Margaretha Maultasch, una chiacchieratissima (ripudiò il marito e si risposò con rito civile) duchessa della Carinzia e Tirolo del quattordicesimo secolo.

La sua storia è quella di una donna molto malata e sofferente, perché affetta dalla malattia di Paget. Lo sostiene Michael Baum, professore emerito di chirurgia all’University College di Londra; per lui la Duchessa Brutta era il volto di una donna con le ossa deformate dalla malattia rara, che dovette convivere con artrosi, fratture, dolore osseo e deformità per tutta la vita.

Parte di un dittico, “La Duchessa Brutta” (realizzato ad olio su legno, 64 x 45,5 cm), è un quadro che lascia il segno a chiunque lo guardi, ma grazie a John Tenniel e a Carroll, sa regalare soprattutto sorrisi e viaggi nella fantasia. È tra le stelle anche lei, vicinissima a QuentinMassys 9569, anche se nessuno lo sa.