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Libri: Una giuria di sole donne di Susan Glaspell

Una giuria di sole donne di Susan Glaspell

Alicia Giménez-Bartlett nella nota introduttiva lo definisce un capolavoro letterario, pieno di sottigliezza, intelligenza e savoir faire. 

Una giuria di sole donne è un piccolo gioiello, un magistrale racconto poliziesco scritto nel 1917 da Susan Glaspell. La vicenda è racchiusa in 40 pagine: c’è la vittima, un uomo trovato a letto con una corda al collo; il presunto colpevole, la moglie che gli dormiva accanto; gli investigatori, il procuratore distrettuale e lo sceriffo; il testimone, che ha trovato il cadavere.

E ci sono le donne: la moglie dello sceriffo e quella del testimone, entrambe amiche della signora accusata del delitto. La scena è tutta all’interno della casa, dove gli uomini sono alla ricerca di indizi e del movente, mentre le donne radunano alcuni effetti personali da portare in prigione. Mentre i maschi si muovono con il loro schema fisso, orbi di fronte all’evidenza, le signore notano i particolari, le sfumature, ricostruiscono, con pudore, cosa potrebbe essere successo e perché. E alla fine decidono, senza dirselo, come comportarsi.

La critica ha definito Una giuria di sole donne un esempio di innovazione sia del genere – il luogo chiuso in cui si svolge l’azione, l’indagine sostanzialmente psicologica, il rovesciamento della nozione comune nel giallo di bene e di male – sia dell’idea di giustizia: una giustizia non formalistica, ma dell’attenzione, dell’empatia, della sorellanza.

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