Libri: La guerra dei nostri nonni di Aldo Cazzullo

Il libro è di qualche anno fa, ma anche gli avvenimenti che narra non sono recentissimi. La cifra distintiva è che qui non ci sono eroi da venerare, ma uomini e donne, i nostri nonni, contadini e braccianti, mandati al massacro da un colpo di stato che esautorò il Parlamento.
Aldo Cazzullo racconta la Grande Guerra attraverso le storie e le vicende delle persone normali, la forza morale di cui furono capaci, protagonisti e vincitori della prima sfida dell’Italia unita, non più solo un nome sulla carta geografica. Senza dimenticare le responsabilità di politici, generali e affaristi che portarono il Paese al massacro, Cazzullo narra questa genesi conducendo il lettore nell’abisso del dolore, in una sofferenza che oggi non riusciamo nemmeno a immaginare: i mutilati al volto, le decimazioni degli innocenti, l’esercito dei folli, le donne friulane e venete violentate dagli invasori, l’istituto degli “orfani dei vivi”, dove le mamme italiane andavano a vedere di nascosto i piccoli tedeschi, che erano pur sempre loro figli.
L’Italia nacque allora – scrive Cazzullo – Nelle trincee. Sul Grappa e sul Piave. Eravamo un popolo giovane. Non ci capivamo neppure tra di noi: ognuno parlava il suo dialetto. Potevamo essere spazzati via, dimostrammo di essere una nazione.
Un consiglio di lettura, soprattutto per i più giovani

Gino Tomasini, bresciano, 56 anni, Giornalista Professionista
Studi di filosofia, poi Master in “Relazioni Pubbliche d’impresa”, all’Università IULM di Milano
Esperienze lavorative: inizio in radio nel 1990; poi 4 anni suddivisi in tre quotidiani locali tra Bergamo e Brescia come cronista di nera; 2 anni da responsabile del telegiornale e dei servizi giornalistici in una tv bresciana; 10 anni come caporedattore in un’agenzia di pubbliche relazioni, dal 2006 communications manager in una multinazionale farmaceutica.
Appassionato di libri.