Protagoniste: Incontro con Amber Midthunder e il cast di Prey, prequel di Predator, su Disney+ dal 5 Agosto
Prey, il Prequel della fortunata serie cinematografica Predator, ha un’eroina nativa americana come protagonista e sta per sbarcare su Disney+, il 5 agosto
È il quinto capitolo della serie cinematografica Predator, ma cronologicamente parlando, per la sua ambientazione nell’America del 1719, è prequel delle vicende iniziate con la pellicola inaugurale del 1987 e per questo ribattezzato Prey, giocando sul doppio significato di prequel e preda.
Pronto al suo debutto il 5 agosto su Disney+, l’action-thriller targato 20th Century Studios è diretto da Dan Trachtenberg , lo stesso del thriller 10 Cloverfield Lane, di grande successo. Prey è un film molto femminile, parla un perfetto Comanche, è prodotto da una nativa americana, Jhane Myers e narra la storia di una giovane donna, Naru, abile e fiera guerriera proveniente da una stirpe di leggendari combattenti che trova il coraggio di contrastare un alieno predatore, il “primo” appunto, sbarcato sulla terra, in uno scontro fino all’ultimo sangue.
Incontriamo virtualmente, in una conferenza mondiale, il regista e il cast di Prey per sapere quanto più possibile del film in attesa del suo sbarco su Disney +. Dall’Arnold Schwarzenegger protagonista di Predator si è arrivati ad una eroina femminile e l’accento è stato posto, da subito, sulla necessità di seguire un franchise ma dare vita ad un film che avesse la sua indipendenza e forza narrativa:
“L’ispirazione principale per il film viene dalla confluenza di due fattori. Volevo fare un film d’azione, raccontato visivamente - esordisce Trachtenberg - e poi mi sono chiesto: “e se riuscissi a porre il fuoco della storia su personaggi che normalmente, al cinema, non interpretano mai gli eroi? in questo modo, la visione del film può essere legata anche alla loro esperienza e al percorso che fanno.”
Ad interpretare la protagonista del film, dunque, un’eroina che si guadagna questo titolo, sgomitando contro un Predator, Amber Midthunder “Naru” che, insieme alla sua controparte maschile, Dakota Beavers (Taabe), non si risparmia né emotivamente né fisicamente.
“Avevo fatto il provino per il film agli inizi del 2020, pre-pandemia - rivela l’attrice - e poi tutto è sfumato. Poi mi hanno chiesto di fare un altro provino e quando mi hanno detto che era per Predator, ho pianto immediatamente e non avevo manco ancora avuto la parte. Le mie lacrime non erano di gioia ma di paura, perchè mi sembrava tutto troppo grande per me. Mi ricordo di aver letto senza fiato 30 pagine di sceneggiatura e c’erano solo scene di azione”.
Grazie alla CGi, gli effetti speciali e il lavoro egregio di Dane DiLiegro che ha “fisicamente” portato sul suo corpo e le sue spalle, il ruolo dell’alieno tecnologicamente avanzato, Midthunder ha avuto a che fare sul set con un quasi vero Alieno:
“È stato veramente forte. La prima volta ho sentito prima dei bisbigli nella foresta e tra gli alberi. Poi alla fine l’ho visto ed è proprio come lo vedrete nel film. La mia prima reazione è stata dire che avrei potuto combatterlo e ucciderlo. Ho avuto questa sensazione viscerale. Questo dà l'idea di quanto la creatura aliena fosse stata realizzata magistralmente.”
Non è solo il predator ad essere il più autentico possibile in Prey ma anche e soprattutto l’ambientazione Comanche. Ne parla fiera la produttrice Jhane Myers:
“abbiamo cercato di essere il più storicamente accurati possibile. Ci siamo basati sui dipinti. Essendo anche un’artista della tradizione nativa oltre ad essere produttrice, con i miei molti cappelli, sono riuscita ad inserire nel film quante più cose Comanche trovassi, disegni, stile, lingua, anche il tipo di combattimento”.
“È stato un sogno per me - conclude - e probabilmente non ci sarà mai un altro progetto come questo a meno che non si faccia un sequel di Prey".
A proposito di cultura Comanche, i provini degli attori sono stati fatti in lingua, ci informa il regista Dan Trachtenberg e di questo sono orgogliosi i due protagonisti:
“è la prima volta che un film sarà distribuito in una delle lingue native - commenta Midthunder. “Altri film, come Star Wars o Alla Ricerca di Nemo, sono stati doppiati in Navajo ad esempio ma solo successivamente, dopo l’uscita al cinema. Credo sia molto bello che la gente possa sentirsi rappresentata da questo film”.
Prey ha messo a dura prova, durante le riprese, ed anche in preparazione, tutto il suo team, dagli attori ai produttori fino a stunt e dipartimenti tecnici.
“Abbiamo fatto un boot camp di 4 settimane, per addestrarci prima delle riprese e comprendeva l’uso di tutte le armi tipiche dei Comanche: arco, lance, asce” svela l’interprete di Naru.
L’unica ad essere felice di lavorare all’aperto notte e giorno è stata la produttrice Myers come confermano i colleghi:
“Ho amato ogni fase della produzione di questo film. Sono cresciuta da maschiaccio, come si diceva allora, ero l’unica ragazza tra i miei cugini e giocavo a caccia, a sparare, ad appiccare falò lungo il fiume ed a cercare di mangiare cose proibite, un’infanzia un po’ pazza” confessa Myers e prosegue: “Abbiamo girato tantissimo all’aperto, forse anche per circa 40 notti ed io ho adorato tutto. È stato emozionante per me, mi è sembrato di tornare indietro nel tempo e vivere come facevano i miei antenati e di capire come era la loro vita di ogni giorno. Assolutamente meraviglioso”.
Non resta che aspettare di vedere Prey di Dan Trachtenberg con Amber Midthunder alle prese con il primo e originario Predator che ha dato vita alla longeva e amatissima saga, dal 5 agosto su Star per Disney+ all’interno di Star.
Napoletana trapiantata a Roma nel 2006, dopo un inizio da programmatore di rassegne cinematografiche, si dedica al giornalismo di cinema, prima per una radio internazionale, poi in TV come critico cinematografico e su riviste e magazine specializzati. Dalla maternità in poi si dedica anche a scrivere delle infinite sfumature dell’essere donna e mamma. Nel tempo libero che riesce a trovare, si dedica all’altra sua grande passione: cantare con Le Mani Avanti, un coro a cappella di 30 elementi.