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Libri: La mattina dopo di Mario Calabresi

La mattina dopo di Mario Calabresi

“(…) Sono anni che mi interrogo sul giorno dopo, tutti sappiamo di cosa si tratta, di quel risveglio che per un istante è normale, ma subito dopo viene aggredito dal dolore (…). La morte di un genitore, di un amico, di un compagno, di un figlio, la perdita del lavoro, un tragico errore, una bocciatura, una clamorosa sconfitta, anche la fine del lavoro e il primo giorno della pensione. Non esiste una scala del dolore, della sofferenza e del vuoto, niente può essere giudicato o paragonato, esiste però per tutti la mattina dopo, che può essere quella in cui provi a difenderti e a proteggerti o quella in cui inizi a naufragare (…).

La mattina dopo. L’ho letto ieri in treno. Ecco, l’unico consiglio a chi leggerà questo libro davvero molto intenso, è di avere qualcuno che vi gira intorno nel mentre. Uno sguardo, un sorriso, una parola, anche un silenzio, ma presente, in certi momenti aiutano. Nel libro c’è ovviamente un pezzo di storia dell’autore, che di punto in bianco deve lasciare la direzione di Repubblica e si trova a dover riorganizzare la propria quotidianità, scandita fino a quel giorno da orari e impegni, più o meno sempre gli stessi. Ma c’è anche quella di molti altri, famigliari, amici, colleghi, persone sconosciute che credevano, volevano, sognavano di, e invece si sono trovate davanti un muro. E la loro mattina dopo. Daniela, che ha perso l’uso delle gambe in un incidente. O Damiano, sopravvissuto ad un disastro aereo. Gemma, la mamma dell’autore, a cui hanno ucciso il marito. Storie di resilienza, di coraggio, di cambiamento, storie di persone che hanno trovato la forza di guardare oltre il dolore dell’oggi per ricostruirsi un domani. Perché, dice Calabresi: “Il giorno dopo finisce quando i conti sono regolati, quando ti fai una ragione delle cose e puoi provare a guardare avanti, anche se quel davanti è molto diverso da quello che avevi immaginato”.