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Imparare a nuotare, non è mai troppo tardi

Non esiste una età ideale per imparare a nuotare, di sicuro sono necessarie determinazione e tempo e pazienza. Si può cominciare a qualunque età anche quando si sono superati diversi anta.

Nuotare è piacevole, è uno sport completo e saperlo fare con disinvoltura aumenta il livello di sicurezza personale quando ci si trova in acque profonde al mare, lago o in piscina.

Nonostante l’Italia abbia circa 8000 km di coste, più fiumi e laghi un gran numero di italiani non sa nuotare in maniera codificata, stile libero, rana o dorso con disinvoltura o non è neppure in grado di saperlo fare da poter superare una situazione di difficoltà. Infatti, dati raccolti dall’Istituto superiore di sanità in Italia tra il 2015 e il 2019 indicano che sono stati oltre 2000 casi di incidente in acqua, di cui 1209 fatali. Per la maggior parte sono uomini tra i 45 e 64 anni. Il 41% degli incidenti avviene in acque interne, il 42% sul litorale, mentre il restante 17% si divide tra mare aperto e piscine. Il trend è costante, con circa 3-400 incidenti l’anno, e negli ultimi anni aumentano quelli nelle acque interne (laghi, fiumi).

È facile che si impari a nuotare da bambini grazie a corsi strutturati o all’aiuto di genitori e familiari. Ma in realtà non esiste un’età per imparare a nuotare, si può farlo da adulti anche a ottant’anni e con buoni risultati. Ci vuole costanza, determinazione e passione, ma non bisogna cercare di farlo da autodidatti inquanto difficilmente si impa reranno la tecnica e la respirazione corrette. Inoltre, c’è il rischio di non farlo in totale sicurezza.

Mauro Lanzoni, Swimcoach

Decidere di imparare a nuotare da adulti è una sfida che ha un forte impatto psicologico, ci si mette a nudo, nel vero senso della parola, e ci si trova in un ambiente che non è naturale. Ne abbiamo parlato con Mauro Lanzoni Swimcoach a Milano e Novara che si occupa sia di tecnica della nuotata sia di condizionamento fisico e mentale per triatleti, cioè persone che nel corso di triathlon affrontano nuoto, corsa e bici. Inoltre, si dedica all’insegnamento del nuoto agli adulti anche over 80.

«Essere tranquilli e non avere paura è la condizione fondamentale per imparare a nuotare. La piscina è il luogo ideale perché rispetto alle acque libere sono presenti diversi punti di appoggio, non ci sono problemi di orientamento, è sicura e non ci sono correnti. – Spiega Mauro Lanzoni – Si può decidere di optare per un corso individuale o di gruppo, in questo caso è consigliabile fare due o tre lezioni singolarmente per prendere confidenza con l’acqua. Il percorso di norma non è codificato, ma viene realizzato in base agli allievi. La prima cosa è imparare a stare a galla: bisogna cercare di essere il più tranquilli possibile e non muoversi in modo disordinato; infatti, il nostro corpo è fatto per galleggiare e in questa fase si sperimenta che è naturale galleggiare e non andare a fondo. Una volta presa confidenza con l’ambiente acquatico è necessario imparare a respirare correttamente. Infatti, una delle difficoltà maggiori del nuoto, anche se si ha una buona tecnica è l’affanno provocato da una respirazione non corretta».

La respirazione è fondamentale, perché ci aiuta nel controllo delle forze e del movimento.

Mauro Lanzoni

«Per imparare a nuotare, se la persona non ha paura, normalmente servono un paio di lezioni alla settimana, farne meno di due generalmente è inutile, per circa sei – otto mesi, cioè la durata di un anno scolastico. – E prosegue Lanzoni – normalmente gli stili con cui si inizia sono la rana e lo stile libero, talvolta la rana risulta più difficoltosa per il coordinamento gambe-braccia. Ci vuole pazienza, buona volontà e non bisogna avere fretta».

Una volta imparato a nuotare, è necessario continuare a farlo per mantenere l’allenamento e la dimestichezza.

«Quando si nuota in acque libere, mare o lago che sia, non bisognerebbe mai farlo da soli e senza una boa. Guardare spesso dove ci si sta dirigendo per non perdere l’orientamento. – E conclude Lanzoni – Quando si nuota si è in un ambiente che non è naturale per l’uomo e dunque una buona tecnica, il non aver paura e anche un buon allenamento sono importanti».

Il nuoto ha numerosi effetti benefici, infatti ha un basso impatto cardio, questo significa che pur assicurando un grande dispendio calorico non grava sulle articolazioni. Praticarlo con costanza migliora la respirazione e la postura, infatti, allunga e tonifica la muscolatura di ogni parte del corpo. Inoltre, spesso è consiglio dopo un infortunio per riprendersi al meglio.