Libro della settimana: Non dimentichiamo Piazza Loggia
Il 28 maggio di 49 anni fa una bomba fascista sconvolse la mia città. Esplose in Piazza Loggia, alle 10.12 di un mattina piovosa, durante una manifestazione antifascista organizzata di sindacati della scuola. 8 i morti e 102 i feriti.
Qualche anno fa per ricordare la strage la CGIL di Brescia pubblicò 8 volumetti, raccolti in un cofanetto, che raccontano la storia di ognuna delle vittime.
Beatrice Banzi era la mamma di tre bambini (Beatrice, 9 anni. Guido, 6 anni e Alfredo 4 anni) ed era sposata con Luigi Bazoli. Insegnava francese al liceo classico Arnaldo. Aveva 35 anni.
Livia Bottardi, moglie di Manlio Milani, insegnava lettere alla scuola media Lamarmora. Aveva 31 anni.
Clementina Calzari era la mamma di Giorgio, 1 anno, ed era sposata con Alberto Trebeschi. Insegnava lettere all’Istituto Magistrale Veronica Gambara. Aveva 31 anni.
Alberto Trebeschi era il papà di Giorgio, 1 anno, ed era sposato con Clementina Calzari. Insegnava matematica e fisica all’ITIS Castelli. Aveva 37 anni.
Euplo Natali aveva partecipato alla Resistenza. Pensionato. Aveva 69 anni.
Luigi Pinto era sposato con Ada Bardini da pochi mesi. Veniva dalla Puglia. Insegnava Applicazioni tecniche a Montisola. Aveva 25 anni.
Bartolomeo Talenti era un nonno. Gli amici lo chiamavano Bortol. Faceva l’operaio armaiolo. Aveva 56 anni.
Vittorio Zambarda era sposato ed aveva due figli grandi. Era andato in pensione da pochi giorni. Aveva 60 anni.
Per non dimenticare.
Gino Tomasini, bresciano, Giornalista Professionista
Studi di filosofia, Master in “Relazioni Pubbliche d’impresa” all’Università IULM di Milano. Dal 1990 vivo di parole, prima in radio, poi in alcuni quotidiani locali, tv e agenzie di pubbliche relazioni. Dal 2006 communications manager in una multinazionale farmaceutica.
Appassionato di libri.