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Le fanciulle in fiore di Alphonse Mucha. Il mito è in mostra

Le Stagioni di Alphonse Maria Mucha's The Seasons (1897), The Art Institute of Chicago.
Le Stagioni di Alphonse Maria Mucha’s The Seasons (1897), The Art Institute of Chicago.

Incantevoli eppure potenti. Sono donne bellissime e sensuali, vestite con abiti eterei e circondate da fiori e piante. Avvolte in un’atmosfera da sogno, loro, sono le “donne in fiore” di Alphonse Mucha, l’artista simbolo dell’Art Nouveau.

Chi è Mucha? Fu un illustratore ceco. Nacque a Ivančice nel 1860, studiò arte a Praga, Vienna e Monaco di Baviera, e infine a Parigi nel 1887. Fu in questa città, che lavorando come illustratore per diverse riviste e case editrici, diventò famoso. Parecchio, anzi. Sino a essere considerato come il «più grande artista e illustratore del mondo».

Non fu pittore ma designer. Le sue campagne pubblicitarie diventarono protagoniste assolute dei beni di maggior consumo dell’epoca, reclamizzando sigarette, champagne, biscotti, biciclette, cioccolato, profumi, saponi…

Zodiac (1896) di Alphonse Mucha, The New York Public Library.

Creò poster bellissimi, progettati per attirare l’attenzione dei potenziali clienti dei prodotti da vendere. Rappresentano l’invenzione di una nuova strategia di comunicazione. Moderna.

Tutti sono accomunati da una stessa visione, della quale unica protagonista è una giovane donna, quasi una ninfa, che con dolcezza e sensualità attira lo sguardo attento dell’osservatore urbano per valorizzare il prodotto che promuove. 

Il suo stile lo rende fautore di un nuovo linguaggio comunicativo, di un’arte visiva innovatrice e potente. Regala immagini femminili, sensuali, cariche di erotismo; incorniciate da composizioni grafiche accuratissime, spopolarono e spopolano (ancora). Piacquero in tutti i ceti e negli ambienti della società dell’epoca. Rappresentano uno stile compositivo unico, sino a diventare la cifra caratteristica del famoso “stile Mucha”, famoso in tutto il mondo. La potente bellezza delle sue donne entra nell’immaginario collettivo di tutti.

Le aziende che se lo contesero, attraverso la sua arte reclamizzavano i loro prodotti, dando vita alle intramontabili campagne pubblicitarie. E parliamo del cioccolato Nestlé, dello champagne Moët & Chandon, e Ruinart, delle sigarette Job, dei biscotti Lefèvre-Utile e dei profumi Lance Parfum Rodo, la cui protagonista ispirò la Marilyn Monroe e il suo “mito” negli anni 40.

Ogni bozzetto di réclame sono vere e proprie opere d’arte.

Basta guardare la pubblicità dei biscotti Lefèvre-Utile: la giovane donna dallo sguardo candido e innocente, vestita in stile neoclassico mentre offre su un vassoio dei celebri biscotti, mentre i lunghi capelli e i lembi della veste si intrecciano, ti incanta.

Ma anche i poster creati per la celebre marca di sigarette Job, dove è centrale la figura femminile, inserita in una fitta serie di curve e intrecci, capelli sciolti e fumo di sigarette, ti conquistano.

Job (1896) by Alphonse Mucha.
Job (1896) di Alphonse Mucha, The Minneapolis Institute of Art.

Persino le immagini della famosa Nestlé sono di una maestria unica.

Conquistarono il mondo di un secolo fa. Non c’è dubbio. Ma persino oggi, guardando la bellissima rassegna di Firenze è impossibile non essere catturati dalla genialità creativa dell’autore: Mucha è Mucha.