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Digital Make-Up con Photoshop: guida completa per creare nuovi look e trucchi perfetti

Scopri i segreti del digital make-up con Photoshop

Scopri i segreti del digital make-up con Photoshop! Dal creare volti da zero alla correzione delle occhiaie e alla modifica del make-up o dei capelli nelle foto. Stefano Anselmo, il Maestro del make-up, svela le tecniche nel suo nuovo libro “Digital make-up – Inventare volti, trucchi, nuovi look e molto altro con Photoshop”

  • Cosa serve per creare da zero, su Photoshop, un volto?
  • Come correggere le occhiaie?
  • Come modificare il colore del make-up o dei capelli, già immortalati in una foto?
  • E quali sono gli errori più comuni che si possono commettere?

A queste domande risponde il Maestro Stefano Anselmo nel suo nuovo volume “Digital make-up – Inventare volti, trucchi, nuovi look e molto altro con Photoshop” (Edizioni Lswr).

Il libro si rivolge ai creativi e agli appassionati dell’immagine e del make-up che conoscono almeno un po’ Photoshop, il noto programma di ritocco digitale, e desiderano accrescere la tecnica e conoscere le opportunità offerte dal programma.

Il Maestro, in queste pagine, svela i segreti del suo metodo di lavoro grazie al quale, negli ultimi decenni, ha potuto dare vita a immagini fantasiose e non solo.

Grazie a Photoshop Anselmo ha potuto contribuire al completamento di immagini scattate da grandi professionisti della fotografia.

Partiamo dalle basi: cosa occorre per realizzare una buona elaborazione digitale?

Partiamo dalle basi: cosa occorre per realizzare una buona elaborazione digitale?

• una versione di Adobe Photoshop non necessariamente recente;
• Acrobat o un programma similare per copiare e trasferire in giustezza eventuali testi lunghi;
• Word o altro programma di scrittura per comporre i testi più lunghi;
• uno scanner per eventuali scansioni di oggetti da inserire nelle vostre elaborazioni;
• una macchina fotografica (anche un buon cellulare andrà benissimo) per fotografare oggetti e immagini da inserire nelle vostre elaborazioni.

È importante avere un ricco archivio di immagini

Sarà particolarmente utile avere un archivio ricco di immagini. Occorre quindi preparare una cartella-madre che chiamerete “Materiale per fotomontaggio”.

“Al suo interno inserirete altre cartelle con il nome del contenuto, in previsione di ciò che vi potrebbe servire: abiti donna, abiti uomo, capelli, cappelli, volti femminili e maschili di tutte le etnie, visi truccati, bocche, arredamento, architettura, paesaggi, oggetti vari e così via” suggerisce Anselmo.

Alcune immagini poi, come per esempio le ciglia artificiali, conviene averle già pronte per l’uso ripulendole e disponendole su un livello a sé in modo che si possano copiare e trasferire rapidamente nell’immagine sulla quale state lavorando.

Scanner o cellulare?

Lo scanner non serve solo a riprodurre documenti o fotografe, ma anche oggetti di qualsiasi genere che non siano troppo voluminosi. Tuttavia, oggi l’uso del cellulare consente di ottenere immagini di ottima qualità ed è più immediato, meno ingombrante e rende molto più facile la documentazione. In qualsiasi momento, infatti, possiamo fotografare ciò che potrebbe risultare utile: il fregio di una casa o di una porta, l’abito o il cappello o il volto di un’amica, il dettaglio di una pagina di una rivista.

Come fotografare le persone?

“Fotografate la faccia vista di fronte, di tre quarti e di profilo – ricorda il Maestro – e poi ancora mani e gambe in diverse posizioni e qualsiasi oggetto possa esservi utile. Imparate a vedere al di là dell’oggetto in sé perché qualsiasi cosa può trasformarsi in un’altra”.

Come attenuare o nascondere le occhiaie? Le istruzioni passo-passo

Servirsi del Timbro e/o dell’ Aerografo per correggere parti sgradite piuttosto estese produce quasi sempre risultati poco naturali: il viso acquista un aspetto troppo patinato e artefatto. Tuttavia esiste un altro metodo che garantisce maggiore naturalezza e che può essere utilizzato anche per occhiaie, rughe, cicatrici o altri segni non graditi.Nella Figura 1.10 A-D vediamo un esempio di correzione delle occhiaie.

Con il Lazo tenuto a una percentuale piuttosto morbida, selezionate una porzione di pelle vicina alla parte da correggere in modo che ne segua grosso modo la forma. Createne un livello con Command-J e trascinatelo in alto fino a coprire interamente l’occhiaia. Poi con la Gomma tenuta intorno all’80% sfumate per bene i contorni. Poi calibrate la trasparenza del livello lasciando intravedere la forma naturale sotto di esso. Per mantenere una certa naturalezza, abbassate la trasparenza al 45/55% (Fig. 1.10 C); diversamente abbassatela solo all’80/85% per una copertura quasi totale (Fig. 1.10 D). Infine, per imitare l’applicazione di un cosmetico più chiaro sull’orbicolare degli occhi, potete schiarire leggermente la zona servendovi di Immagine > Regolazioni > Curve.

Gli errori più frequenti

• Immaginare che con Photoshop sia possibile ottenere qualsiasi risultato: in realtà non esiste il tasto “rossetto” o la funzione “eye-liner”. Photoshop è un programma che consente unicamente di fare ciò che si è capaci di fare nella realtà: se un truccatore non sa definire correttamente il disegno delle sopracciglia o delle labbra, non ci riuscirà col digitale.

• Usare lo strumento aerografo in una percentuale eccessivamente alta perché crea un effetto disegno e perciò risulta innaturale.

• Servirsi di strumenti di selezione con sfumatura troppo bassa perché crea contorni troppo netti.

• Usare indiscriminatamente lo strumento timbro là dove esistono tecniche alternative più efficaci e veloci.

• Operare modifiche non realizzabili nella realtà come, per esempio, un ringiovanimento eccessivo, la modifica del naso, l’ingrandimento le labbra e così via.• Nei fotomontaggi non armonizzare la dominante cromatica dei file.

• Lavorare sul file originale e non su un livello-copia della stessa immagine.


L’autore
Stefano Anselmo
 ha esercitato la sua attività in molteplici campi della moda, al fianco dei migliori stilisti nelle sfilate del prêt-à-porter di Firenze e dell’Alta Moda di Roma. Ha collaborato con le più note riviste e agenzie pubblicitarie, firmando campagne stampa e televisive, fino alla discografia. Suoi sono i maquillage delle folli copertine di Mina, gli innumerevoli look della fatale Anna Oxa, gli effetti speciali di numerosi spot pubblicitari. Dalla sua scuola sono usciti migliaia di truccatori, molti dei quali oggi sono apprezzati professionisti in Europa, in America e in Asia. È autore di oltre quindici libri, per lo più didattici, alcuni dei quali sono stati adottati dalle migliori scuole d’Italia. Dopo aver dato vita a diversi centri di formazione, negli ultimi anni ha aperto l’Accademia Stefano Anselmo (www.stefanoanselmo.it).