fbpx

Pink Society

lo sguardo rosa sulla società

Le Donne e lo Sport: Il Medagliere delle Mestruazioni Rivela i Paesi Leader nella Salute Riproduttiva

Scopri come il Medagliere delle Mestruazioni, studiato da INTIMINA, classifica i paesi ai Giochi di Parigi in base al supporto alla salute riproduttiva femminile. La Svizzera domina, mentre colossi come USA e Cina sono relegati in fondo. Un’analisi approfondita delle politiche, accesso ai prodotti per l’igiene e cultura mestruale svela il percorso verso una maggiore equità nello sport e nella società.

UN MOMENTO D’ORO PER LE DONNE NELLO SPORT? Il Medagliere delle Mestruazioni classifica i paesi che gareggiano a Parigi quest’estate e vede i colossi dello sport buttati giù dal podio

Recentemente, la conversazione su sport e mestruazioni si è presa spazio, anche in considerazione dei Giochi di quest’estate: l’attenzione mediatica sul rapporto tra flusso mestruale e prestazioni sportive è cresciuta.

Ma c’è ancora molta strada da fare, come dimostrato da un nuovo studio sul supporto alla salute riproduttiva e intima, condotto dagli esperti di salute femminile INTIMINA. I risultati sono stati utilizzati per produrre il Medagliere delle Mestruazioni, evidenziando i risultati dei paesi partecipanti ai giochi di quest’estate.

In una sorprendente riorganizzazione, nazioni che di solito occupano i primi posti, come USA e Cina, ora languono in fondo alla lista delle prime 20, con solo una medaglia di bronzo a testa, pari per importanza a Italia, Argentina, Ungheria e Germania.

Al vertice della classifica c’è invece la Svizzera che, grazie al suo atteggiamento culturale di apertura, all’accesso alla contraccezione, alla fornitura di servizi sanitari pubblici, alle politiche progressiste sul posto di lavoro e all’istruzione completa e integrata (sia tra ragazze che tra ragazzi), ha ottenuto due medaglie d’oro e tre d’argento.

La classifica

L’Italia si classifica agli ultimi posti nella lista dei migliori paesi: a determinare questo risultato, la tassazione sui prodotti per la gestione delle mestruazioni, la difficoltà a parlare apertamente di ciclo mestruale nel Paese e i relativi miti che persistono, l’assenza di un piano coerente di educazione sessuo-affettiva, l’assenza di politiche nazionali per la gestione delle mestruazioni e delle problematiche intime sul luogo di lavoro.

Metodologia e nazioni con le peggiori performance

La ricerca ha analizzato le performance in cinque aree fondamentali, assegnando un punteggio:

  • accesso ai prodotti per l’igiene mestruale (inclusi costo, tassazione, gamma e disponibilità di un bagno privato e sicuro),
  • stigma legato al ciclo mestruale (inclusi atteggiamenti culturali e rappresentazione nei media),
  • accesso al controllo delle nascite e all’aborto (inclusi legislazione, facilità di accesso al controllo delle nascite e atteggiamenti culturali),
  • politiche sulle mestruazioni sul posto di lavoro (incluse politiche sui congedi per malattia),
  • e istruzione sulle mestruazioni (incluse politiche educative e accesso alle risorse).

In fondo alla lista troviamo lo Yemen, con le leggi sull’aborto più restrittive al mondo, l’accesso ai prodotti per l’igiene mestruale fortemente limitato e l’educazione sulle mestruazioni inadeguata e spesso assente. È seguito da vicino dalla Somalia, dove il 60% della popolazione non ha accesso a strutture igieniche adeguate e poche iniziative guidate da ONG significano un accesso estremamente limitato ai prodotti per la gestione delle mestruazioni. Le donne nella maggior parte dei paesi negli ultimi 10 sono costrette a usare alternative come foglie o vestiti e la mancanza di un’istruzione coerente significa che le ragazze nelle aree rurali si sentono stigmatizzate.

La dottoressa Susanna Unsworth, ginecologa presso INTIMINA, ha commentato:

“Nonostante il miglioramento nella comprensione di come i cicli mestruali influenzino le atlete, resta il fatto che c’è un urgente bisogno di cambiamento in tutto il mondo. Quasi la metà (42%) delle atlete afferma che le loro mestruazioni sono state un fattore nella decisione di abbandonare del tutto lo sport*, e inoltre, i dati UNESCO hanno mostrato che 335 milioni di ragazze frequentano scuole con acqua, servizi igienici e strutture igieniche inadeguate: ostacolando la loro istruzione e impedendo loro di raggiungere il loro vero potenziale nella vita, non solo nello sport. Anche nel Regno Unito, una ragazza su 10 non è stata in grado di permettersi prodotti per la cura delle mestruazioni, negli Stati Uniti è una su cinque***.

“Dovremmo continuare a onorare e sostenere ogni atleta che dimostra il coraggio di chiedere conto ai media, alle istituzioni sportive e ai governi mondiali della salute riproduttiva femminile, per il bene non solo del loro sport ma anche delle persone che hanno le mestruazioni in tutto il mondo”.

I dati completi su classifiche, citazioni e performance dei singoli paesi sono disponibili su richiesta

*Dati del sondaggio Women in Sport, condotto nel 2022 dalla BBC

**Dati UNESCO pubblicati sulla fornitura WASH (acqua, servizi igienici e strutture igieniche)

*** PLAN International UK