27 settembre GIORNATA MONDIALE DEL TURISMO: con AISM il turismo diventa accessibile e inclusivo per tutti
Amare la pittura di Leonardo è normale. Ma desiderare di vedere il suo Cenacolo, per molti avrebbe potuto essere un sogno o un’incognita, almeno sino a poco tempo fa, soprattutto se ti muovi in carrozzina.
Bene. Non è più così: visitare il Museo del Cenacolo è possibile, è possibile farlo senza incertezze e sorprese, soprattutto se si convive con una disabilità importante, parola di AISM.
Benché la strada verso l’inclusività sia ancora lunga, lo dimostrano anche i dati dell’Istat: ci dicono che meno di tre quarti dei musei e delle gallerie italiane sono dotati di bagni a norma per i disabili, pochi possiedono rampe, scivoli o ascensori per persone che si muovono su carrozzina e spesso il personale che vi lavora non è formato a interagire con loro, certi luoghi (pochi) sono in grado di accogliere tutti. Non è una bella notizia.
Perché l’accessibilità ai luoghi della cultura deve riguardare tutti i cittadini, è un diritto di tutti.
Qualcosa, però, sta cambiano. Grazie ad AISM e con l’auspicio di Leonardo da Vinci. E grazie ad accordi che AISM sta stipulando con le direzioni dei Musei italiani, con l’impegno di mappare e recensire i luoghi d’arte.
Forte questa notizia. Bella e utile.
Il suo valore ce lo spiega proprio Linda, una donna che convive con una diagnosi di sclerosi multipla e con una immensa passione per l’arte e il teatro. È proprio lei ad aver per prima testato sul campo il percorso museale dedicato a Leonardo, nella sua città. È lei ad aver visitato il Museo del Cenacolo Vinciano in un giorno di chiusura, per conto di AISM (e cioè per tutte le persone con disabilità), percorrendo l’intero itinerario in carrozzina, dalla biglietteria fino al cortile di uscita, senza incontrare ostacoli.
E racconta che la bellezza dell’Ultima Cena le ha tolto il fiato; è un’esperienza che consiglia a tutti, perché fa star bene e ti riempie di serenità: il suo sorriso lo testimonia, mentre racconta.
Credeteci, il Cenacolo è più di bellezza e fascino. Rappresenta l’espressione del diritto di ogni persona a non rinunciare alla vita e alla libertà, persino quando si devono fare i conti con una forma di disabilità fisica, che purtroppo possiede quasi il 15% della popolazione.
“Tutte le persone devono avere accesso alla bellezza. Perché la bellezza ti riempie e ti illumina la vita”.
Linda si fa portavoce di questa verità. Guai a non crederci.
Ma sapevate che il Cenacolo non è l’unico Museo accessibile mappato da AISM? E che AISM si è assunta il compito di controllare, verificare e testare sul campo, e con persone formate a questo compito, la reale accessibilità di questi luoghi? Bene, di itinerari turistici e musei, attentamente studiati da AISM, ce ne sono già 219, insieme a una ventina di itinerari turistici sparsi sull’intero territorio italiano. E presto ce ne saranno di più. C’è ancora tanto da scoprire e da vivere.
L’impegno di AISM, a favorire inclusione e accessibilità delle persone con disabilità in ogni momento e aspetto della loro vita è come un viaggio che prosegue in tutto il bel paese. Si muove tra locali e itinerari turistici, spiagge, musei, gallerie d’arte, siti archeologici, cinema e teatri: orienta le persone, regione per regione, città dopo città, museo dopo museo. Fa il possibile affinché beni primari come la cultura siano davvero fruibili a tutti, senza limitazioni. Perché l’inclusione è anche questo: libertà di poter assecondare il piacere (e il diritto) di immergersi nella bellezza. La dignità di ogni persona è fatta anche di queste cose.
Ecco perché grazie ad accordi con Poli museali e luoghi della cultura, AISM sta mappando e segnalando le reali condizioni di accessibilità dei luoghi di cultura, lavorando con impegno, energie e competenze a promuovere e costruire un turismo senza barriere, che sia davvero accessibile, inclusivo e sostenibile. Non limitandosi a garantire l’accessibilità alle singole strutture, ma offrendo informazioni e notizie, il più complete possibile, su tutti i servizi offerti dai luoghi di interesse sui singoli territori (bar, hotel, trasporti, musei etc.), facendo formazione al personale che lavora nelle strutture.
Nasce per questo, cinque anni fa, Easy go out, portale ideato da un gruppo di giovani volontari della Sezione Provinciale di Roma di AISM, con l’obiettivo di favorire l’inclusione sociale, l’empowerment, la centralità della persona indipendentemente dalle sue esigenze.
“Abbiamo cominciato così, quasi per scommessa, in un contesto come quello della città di Roma, dove i requisiti architettonici moderni si scontrano con millenni di edificazione e dove le necessità dei cittadini si intersecano con quelle dei milioni di visitatori e turisti. Ci siamo a lungo interrogati su come migliorare l’esperienza delle persone con particolari necessità. E di fronte all’impossibilità di abbattere tutte le barriere architettoniche abbiamo pensato ad un’altra strategia: conoscerle ed aggirarle! – dicono così i volontari e i giovani del servizio civile universale che stanno mappando i luoghi davvero accessibili e i nostri musei italiani. Vogliamo contribuire a costruire una società priva di barriere, che sappia accogliere tutti; persone con disabilità e persone avanti con l’età, famiglie numerose con bambini piccoli, chiunque abbia da dover convivere con qualche difficoltà, anche temporanea”.
“Per una persona con disabilità è importante sapere in anticipo a cosa andrà incontro quando entrerà in un teatro, un ristorante, o un cinema – spiega Linda. E in questo Easy go out è fondamentale, perché fornisce foto, misure, e tutte le informazioni necessarie per muoversi”.
Il progetto, realizzato con il supporto di con il supporto di AGN ENERGIA, è in continua evoluzione e sta diventando sempre di più uno strumento utile a diffondere la cultura dell’accessibilità, dando risalto alle best practices di attività commerciali, culturali e di svago prive di barriere, per permettere a tutti di vivere appieno il tempo libero e la propria città, senza avere la preoccupazione di doversi muovere in un percorso a ostacoli.
Dal Cenacolo di Leonardo al castello di Pavia, dai Musei di Genova ai castelli del Piemonte e sino alle aree archeologiche di Libarna… il viaggio possibile con AISM nella cultura e nell’arte sarà ovunque, ovunque sia possibile. Perché il mondo della cultura è libertà: non può appartenere solo ad alcuni, è di tutti.
Prosegue con forza l’impegno di AISM a siglare accordi con le direzioni di singoli piccoli musei italiani e con i Poli museali regionali. Alcuni sono stati definiti in Lombardia, Piemonte, Liguria. Altri riguardano i Comuni di Viterbo, Pavia, Genova e luoghi d’arte in Campania, Sardegna. Molti sono in attesa di partire.
Contribuire allo sviluppo del turismo accessibile è un impegno forte di AISM, che ormai ha consolidato il suo ruolo di opinion leader sia a livello nazionale che internazionale.
Perché tutto ciò?
“Semplice – spiega Anna, dell’area Turismo Accessibile di AISM – non vogliamo solo luoghi da sognare e da ammirare. Vogliamo luoghi da vivere!”
Vive e lavora a Genova, insieme ai suoi libri, dove svolge la propria attività di giornalista professionista e studiosa di storia della critica d’arte e Futurismo. Convive con la SM da 18 anni. Ama la scrittura e le parole, il figlio, la vita, la sua famiglia.
Al suo attivo molte pubblicazioni e monografie di storia dell’arte. Svolge la professione giornalistica con passione da oltre trent’anni, si muove tra la carta stampata, i nuovi media, la TV. Ama parlare delle persone, con la gente e sempre a vantaggio della cultura sociale che fa crescere e aprire occhi e cuore. “Le persone sono sempre scopo primo e ultimo della mia scelta professionale, come servizio agli altri. Senza riserve”.