Libro della settimana: Il tram di Natale di Giosuè Calaciura
Il tram di Natale di Giosuè Calaciura è un racconto breve ma potente che esplora il significato autentico del Natale. Ambientato su un tram che attraversa le periferie di una città, il libro presenta una moderna metafora del presepe, tra umanità ferita e speranza fragile. Una lettura intensa che invita alla riflessione e a gesti di solidarietà.
Il tram di Natale – Una piccola meraviglia letteraria per riflettere sul senso del Natale
Care le mie lettrici,
con il Natale ormai dietro l’angolo, non potevo non portarvi un libro che lo celebra in un modo del tutto inaspettato. Questa settimana ho letto per voi Il tram di Natale di Giosuè Calaciura, edito da Sellerio, un piccolo scrigno di appena 64 pagine che racchiude un racconto di straordinaria intensità.
Non aspettatevi una storia natalizia fatta di fiocchi di neve e sorrisi perfetti: questo libro vi condurrà in una notte di vigilia densa di umanità ferita, ma anche di redenzione e speranza. È un libro che si legge in poche ore, ma che lascia una traccia indelebile nell’anima.
Un tram che diventa teatro di un presepe moderno
La storia è semplice e potente. Un tram, nel buio della notte di Natale, percorre l’estrema periferia di una città. Dentro ci sono persone dimenticate dalla società, ciascuna con una storia pesante sulle spalle: una giovane prostituta africana, un cliente disilluso, un clandestino che vive di espedienti, un’infermiera sopraffatta dalla solitudine, un artista sconfitto dalla malattia, e un ragazzo che non riesce a portare a casa una cena per la sua compagna e la loro bambina.
Tutti salgono sul tram, ognuno con la propria lotta silenziosa, ciascuno perso nei suoi pensieri. E poi, su un sedile vicino alla cabina dell’autista, c’è lui: un neonato abbandonato, nero come la notte, avvolto in una coperta e con l’odore di arancia addosso. Quel piccolo corpo fragile diventa il cuore pulsante della storia, un simbolo di innocenza, ma anche di salvezza.
Questo tram, descritto come un “presepe viaggiante”, diventa metafora della nostra società: una comunità di destini che si incrociano nel buio, accomunati dalla sofferenza e dall’ostinazione di continuare a vivere.
L’atmosfera dickensiana e la forza della denuncia sociale
Il racconto non nasconde il suo legame con la tradizione dickensiana: come in Canto di Natale, ci troviamo di fronte a una narrazione che usa il Natale per esplorare le contraddizioni del nostro tempo. Ma se Dickens offriva la rassicurazione di una redenzione, Calaciura lascia che la speranza sia solo accennata, fragile come quel bambino abbandonato.
Con la sua prosa lirica e densissima, l’autore ci restituisce uno spaccato crudo e poetico della società contemporanea, fatta di invisibili e dimenticati. Ogni personaggio porta con sé una ferita, eppure, nel loro trovarsi insieme, c’è una promessa di senso, una scintilla di umanità che illumina anche il buio più profondo.
Perché è il libro giusto per questo Natale
Care lettrici, Il tram di Natale è un racconto che fa male e bene al cuore nello stesso tempo. Male, perché non edulcora le difficoltà della vita; bene, perché ci invita a guardare oltre noi stessi, a riscoprire che siamo parte di una comunità, a non dimenticare che il Natale è – o dovrebbe essere – il momento in cui apriamo gli occhi sul prossimo.
Non è una lettura per chi cerca consolazioni facili, ma per chi desidera un Natale autentico, che torni a essere fatto di piccoli gesti di amore e solidarietà. Questo libro vi farà riflettere, vi farà arrabbiare, vi farà emozionare. E, forse, vi spingerà a compiere un gesto gentile verso chi è invisibile ai margini delle nostre strade e delle nostre vite.
Il consiglio della vostra Ursula
Leggetelo. Leggetelo con calma, in una sera di dicembre, accanto all’albero di Natale. E lasciate che le parole di Calaciura vi portino su quel tram, tra quelle vite spezzate, ma ancora incredibilmente tenaci. Chiudete il libro e regalatevi un momento di introspezione: cosa possiamo fare, ognuna di noi, per rendere il mondo un posto migliore, almeno per qualcuno?
Il tram di Natale è una fiaba moderna che ci ricorda che, anche nelle periferie più buie, c’è una luce che continua a brillare. Basta saperla vedere.
Buon Natale, care lettrici. E ricordate: ogni piccolo gesto conta.
Un abbraccio di Buone Feste,
al prossimo libro
La vostra Ursula
Leggo libri, vedo gente, faccio cose.
Non credo nell’oroscopo ma lo leggo tutti i giorni.