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Magazine per la crescita personale femminile

Ho Provato 30 Giorni di… Plant-Based Challenge. Ecco Cosa è Successo!

I benefici della Plant-Based Challenge

Scopri com’è stato affrontare per 30 giorni una Plant-Based Challenge! Tra ricette gustose, energia ritrovata e qualche sorpresa finale, ecco i benefici di un mese a base vegetale e una ricetta facile per chi ha poco tempo.

Inizia un nuovo anno e, come sempre, mi sono chiesta quale challenge provare per rimettermi in forma dopo le feste. Quest’anno ho deciso di seguire il filone di Veganuary, ma con il mio tocco personale: una Plant-Based Challenge! L’idea? Per 30 giorni mangiare solo alimenti a base vegetale, limitando il consumo di cibi processati. L’obiettivo? Migliorare la salute, alleggerirmi dopo i panettoni e fare un piccolo gesto per il pianeta.

Perché ho scelto questa challenge

Lo confesso: dopo le abbuffate natalizie, avevo bisogno di un detox. Ma non solo! Ridurre il consumo di carne e latticini è un trend che sposa sia il benessere personale che l’amore per il pianeta. Sapevo che sarebbe stata una sfida: una mamma sempre di corsa, con bambini che adorano il mac e un marito affezionato alle lasagne… Ma, ispirata da tante storie di successo, ho deciso di buttarmi e vedere cosa sarebbe successo.

I benefici della Plant-Based Challenge

  1. Energia a mille: Dopo i primi giorni di assestamento, ho iniziato a sentirmi più energica. Le mattine non erano più un’agonia e affrontavo la giornata con un entusiasmo nuovo.
  2. Digestione migliorata: Addio gonfiore! Gli alimenti vegetali, ricchi di fibre, hanno fatto miracoli. Mai stata così… puntuale 😉
  3. Pelle più luminosa: Sarà merito dei tanti nutrienti o dell’eliminazione dei latticini, ma il mio viso sembra davvero ringraziarmi ogni mattina allo specchio.
  4. Creatività in cucina: È stato divertente esplorare nuove ricette, dai burger di lenticchie ai dolci senza uova che vengono be-ni-ssi-mo!
  5. Un piccolo impatto sul pianeta: Ridurre il consumo di carne per un mese mi ha fatto sentire parte di qualcosa di più grande.

Cosa è successo davvero?

Alla fine dei 30 giorni, mi sono resa conto che non è poi così difficile. Certo, ho avuto momenti di sconforto (tipo quando ho dovuto dire no a un tiramisù), ma ho scoperto che i piatti plant-based possono essere gustosi, veloci e nutrienti. E la mia famiglia? Sorpresa! I bambini hanno adorato i falafel fatti in casa e mio marito ha confessato che la parmigiana di melanzane alternativa è oramai la sua preferita.

E il twist finale? Alla cena di fine challenge, mentre gustavo un dolcetto vegano, mia figlia mi ha chiesto: “Mamma, ma quindi il cioccolato è plant-based?”. Dopo aver annuito, mi ha abbracciata e ha detto: “Allora facciamolo anche il prossimo mese!”

Vi lascio una ricetta plant-based perfetta per la sera

Dopo una giornata frenetica, questa bowl è la soluzione perfetta:

Bowl bilanciata alle lenticchie

  • Proteine: 150 g di lenticchie cotte (anche in scatola, sciacquate bene) oppure fagioli borlotti o ceci.
  • Carboidrati complessi: 80 g di riso integrale (o quinoa).
  • Verdura cotta: Spinaci saltati con un filo d’olio e aglio.
  • Verdura cruda: Carote grattugiate, fettine di avocado e pomodori ciliegini tagliati a metà.
  • Condimento: Un cucchiaio di tahina, succo di limone e un pizzico di paprika.

Preparazione:
Cuoci il riso e salta gli spinaci in padella. In una ciotola, aggiungi il riso, le lenticchie, gli spinaci e le verdure crude. Completa con il condimento e… buon appetito!

Il mio verdetto finale sulla Plant-Based Challenge

La Plant-Based Challenge è stata una scoperta: non solo mi ha permesso di rimettermi in forma in questo gennaio, ma ha dato una svolta alla mia routine. E anche se non diventerò vegana al 100%, continuerò a includere pasti plant-based nella mia settimana. Provare per credere!

E voi, siete pronte a raccogliere la sfida? 💚 Ditemelo nei commenti sui social PINK