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Libro della settimana: Sono senza casa, se questa non è la mia di Lorrie Moore

Recensione di Sono senza casa, se questa non è la mia di Lorrie Moore

Fantasmi, amore, perdita e un viaggio fuori dagli schemi: il nuovo romanzo di Lorrie Moore è un’opera magnetica che mescola ironia e malinconia con una scrittura affilata e sorprendente. Vincitore del National Book Critics Circle Award, questo libro è una lettura imperdibile per chi ama le storie che fanno ridere e piangere allo stesso tempo.

Carissime Pink ladies,
questa settimana vi porto in un viaggio letterario fuori dagli schemi, un percorso che intreccia la vita e la morte, l’ironia e la malinconia, il passato e il presente. “Sono senza casa, se questa non è la mia” di Lorrie Moore è un romanzo che sfugge alle definizioni: è una storia d’amore, ma anche un racconto di perdita; è un road trip, ma anche un’indagine sull’esistenza. È, soprattutto, un libro che non si dimentica.

La storia

Finn è un professore che ha perso tutto: il lavoro, il fratello malato di cancro, e Lily, la donna che ha sempre amato, che si è tolta la vita. Ma quando Finn si reca al cimitero per salutarla un’ultima volta, scopre che Lily non è proprio… sparita. È lì, sotto forma di fantasma, pronta a ricominciare la loro storia. A un’unica condizione: che lui la accompagni fino al luogo in cui vuole riposare per sempre.

Inizia così un viaggio assurdo, doloroso e tenero al tempo stesso, in cui Finn e Lily si confrontano, si amano, si provocano, mentre in sottofondo affiora un’altra storia: quella di una donna dell’Ottocento che scrive lettere alla sorella, raccontando la sua vita con lo stesso tono ironico e struggente che caratterizza tutto il romanzo.

Perché è un libro speciale

📖 Per la scrittura di Lorrie Moore, che è una delle più affilate, poetiche e sorprendenti della narrativa contemporanea. Il suo stile è una danza tra il lirico e il sarcastico, tra la tragedia e la commedia, e il risultato è semplicemente magnetico.

👻 Perché parla di fantasmi, ma non come ce li immaginiamo. Lily non è una presenza inquietante, è la stessa donna che Finn ha sempre conosciuto: caotica, fragile, irresistibile. Il loro rapporto continua a esistere, nonostante la barriera tra i mondi, e la Moore lo racconta con una delicatezza incredibile.

💔 Perché è un libro che esplora il senso della perdita senza mai cadere nel melodrammatico. La morte è ovunque in questo romanzo, ma non ha l’ultima parola. L’amore e l’ironia sono armi potenti, e Finn e Lily lo sanno bene.

😆 Perché sa far ridere nei momenti più inaspettati. Lorrie Moore ha un talento raro: la capacità di farti sorridere anche quando ti sta raccontando qualcosa di straziante. È come se ci dicesse: “Sì, la vita è difficile, a volte è insopportabile. Ma guarda anche quanto è assurda.”

Un libro premiato

Questo romanzo non è passato inosservato: ha vinto il National Book Critics Circle Award per la narrativa, un premio che celebra le migliori opere letterarie dell’anno. Un riconoscimento meritato per un’autrice che da anni incanta lettori e critica con la sua scrittura unica.

L’autrice

Lorrie Moore è una delle voci più amate e celebrate della letteratura americana. Oltre a questo ultimo successo, ha ricevuto premi prestigiosi come l’O. Henry Award, il Rea Award for the Short Story e il PEN/Malamud Award. Le sue storie, sempre sospese tra il tragico e il comico, hanno conquistato generazioni di lettori e continuano a essere studiate e apprezzate in tutto il mondo.

Conclusione

Sono senza casa, se questa non è la mia” è un romanzo che si legge tutto d’un fiato, ma che ti lascia dentro qualcosa a lungo. È un libro che parla di perdita, ma anche di amore. Di dolore, ma anche di risate. Di addii, ma anche di presenze che non ci lasciano mai davvero.

Se cercate un romanzo che vi emozioni, che vi faccia pensare e che vi sorprenda con la sua bellezza imprevedibile, questo è il libro per voi. Non vedo l’ora di sapere cosa ne pensate! 📚💖

Al prossimo libro,
un abbraccio
La vostra Ursula