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Quando l’umore si spezza: conoscere e raccontare il disturbo bipolare

conoscere e raccontare il disturbo bipolare

Il 30 marzo, in occasione della nascita di Vincent van Gogh, si celebra il World Bipolar Day, una giornata dedicata alla sensibilizzazione sul disturbo bipolare, una patologia psichiatrica che colpisce milioni di persone nel mondo. In Italia, si stima che ne soffrano circa 600.000 individui, pari all’1-2% della popolazione .

Cos’è il disturbo bipolare?

Il disturbo bipolare è caratterizzato da oscillazioni estreme dell’umore, che vanno da episodi di euforia intensa (mania o ipomania) a periodi di profonda depressione. Queste fluttuazioni possono influenzare significativamente la vita quotidiana, le relazioni e le performance lavorative.

Fasi del disturbo bipolare:

  • Mania: Euforia, iperattività, ridotto bisogno di sonno, pensieri accelerati.
  • Depressione: Tristezza profonda, perdita di interesse, affaticamento, pensieri suicidari.
ciclo dell'umore nel disturbo bipolare.
Ciclo dell’umore nel disturbo bipolare.

Cause e diagnosi del disturbo bipolare

Le cause del disturbo bipolare sono multifattoriali, comprendendo componenti genetiche, biologiche e ambientali. Avere un parente di primo grado affetto aumenta il rischio di sviluppare la patologia . La diagnosi è spesso complessa e può arrivare con un ritardo medio di 6-8 anni, poiché il disturbo viene frequentemente confuso con la depressione unipolare .

L’importanza della consapevolezza e del supporto

Affrontare il disturbo bipolare richiede una combinazione di trattamento farmacologico e psicoterapia. È fondamentale anche il supporto di familiari e amici per gestire efficacemente la condizione e migliorare la qualità della vita.

La storia di Donatella S.: dal buio alla luce

Donatella S., giornalista parlamentare e presidente della Fondazione Duedime, ha vissuto in prima persona l’esperienza del disturbo bipolare. Il suo primo episodio si è manifestato inaspettatamente all’età di 50 anni, subito dopo l’inizio della menopausa. Inizialmente attribuiva i cambiamenti del suo stato d’animo al carattere esuberante, ma presto si sono trasformati in una condizione che ha compromesso la sua vita sentimentale, lavorativa e sociale.

Dopo due anni di comportamenti sopra le righe, il suo compagno l’ha lasciata, scatenando una profonda depressione affrontata senza una diagnosi precisa. Anche la carriera ne ha risentito: le interviste, un tempo condotte con passione, erano diventate ossessive e aggressive. Non riusciva più a gestire la quotidianità, sentendo la vita sfuggirle di mano.

La prima diagnosi fu di depressione, trattata con farmaci che però la rallentavano senza restituirle serenità. Dopo mesi difficili, grazie al supporto delle persone a lei vicine, Donatella ha ritrovato un equilibrio. Tuttavia, un secondo episodio ha portato alla diagnosi corretta di disturbo bipolare. Nonostante la gravità della situazione, inizialmente ha rifiutato le cure, vivendo mesi di solitudine e pensieri irrazionali, fino a un ricovero forzato. La successiva depressione è stata lunga e debilitante, ma con il giusto supporto è riuscita a riprendersi.

Il terzo episodio, il più devastante, è arrivato durante la pandemia. Il lockdown ha rappresentato per tutti un periodo di fragilità, ma per Donatella è stato un ciclone che l’ha travolta completamente. Ha trascorso mesi di solitudine assoluta, assumendo dosi elevate di farmaci, senza mai poter chiedere aiuto come avrebbe voluto. Il pensiero del suicidio, che l’accompagnava in quei giorni bui, è qualcosa che non dimenticherà mai.

Oggi, Donatella segue una nuova cura con uno psichiatra che la supporta costantemente. La terapia farmacologica è stata progressivamente ridotta e sente di aver ritrovato un equilibrio. È consapevole che il disturbo potrebbe ripresentarsi, ma ha imparato a riconoscere i segnali di allarme, contando su una rete di amici e familiari che per lei è vita.

Condividere la sua esperienza, pur dolorosa, è importante affinché sempre più persone possano trovare il coraggio di chiedere aiuto senza paura di essere giudicate. La malattia mentale non è un “problema da risolvere”, ma un aspetto della vita che va affrontato con consapevolezza e supporto. La Fondazione Duedime è nata proprio da questa idea, con l’obiettivo di abbattere il muro della solitudine che spesso accompagna chi lotta con queste difficoltà, creando un sistema di supporto che non giudica ma informa, accoglie e ascolta.

disturbo bipolare

Il nostro impegno su Pink Society

Con questo articolo, Pink Society inaugura una serie di testimonianze autentiche e toccanti. Nelle prossime settimane, condivideremo le storie di:

  • Marilia, psicoterapeuta, che ci parlerà del ruolo della famiglia nella gestione del disturbo.
  • Santo, psichiatra, ideatore della nazionale italiana di calcio a 5 per persone con problemi di salute mentale.
  • Leonardo, presidente del comitato scientifico della Fondazione Duedime, esperto internazionale del disturbo.

💜Perché parlare di disturbo bipolare è già un primo passo verso la comprensione e l’accettazione.

💜Perché la salute mentale merita attenzione e rispetto.

💜Perché nessuno dovrebbe sentirsi solo nel proprio percorso.


 Per ulteriori informazioni e supporto, visita il sito della Fondazione Duedime: www.duedime.com


*Nota: Le informazioni contenute in questo articolo sono tratte da fonti accreditate e dalla testimonianza diretta di Donatella.