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Magazine per la crescita personale femminile

Salute delle donne: perché ci curiamo di meno? Una rivoluzione culturale è (finalmente) in corso

Salute delle donne: perché ci curiamo di meno? Una rivoluzione culturale è (finalmente) in corso

Prevenzione, medicina di genere, consapevolezza: la salute femminile è una priorità. Ma troppe donne ancora non ricevono cure adeguate. Ecco cosa sta cambiando.

Vivono più a lungo, ma spesso in condizioni peggiori di salute. Le donne italiane affrontano ogni giorno un sistema sanitario che fatica a riconoscere le loro specificità biologiche e sociali. È questo il paradosso da cui parte l’evento “Salute delle donne: benessere presente, crescita futura”, organizzato a Roma da TEHA con il patrocinio del Parlamento Europeo.

Noi di Pink Society abbiamo seguito da vicino questo momento di confronto e rilancio, e vi raccontiamo perché oggi parlare di medicina di genere è più urgente che mai.

La medicina di genere non è una moda, è una necessità

Medicina di genere significa riconoscere che uomini e donne si ammalano in modo diverso, rispondono in modo diverso alle terapie e vivono in contesti sociali differenti. Eppure, per decenni, la ricerca scientifica si è basata quasi esclusivamente su modelli maschili.

Il risultato? Troppe donne ricevono diagnosi tardive, terapie inefficaci o non personalizzate. Le malattie cardiovascolari, ad esempio, sono la prima causa di morte nelle donne, ma vengono ancora oggi considerate “patologie da uomini”, con sintomi sottovalutati o interpretati in modo errato.

La medicina di genere non è una moda, è una necessità

Quando la salute femminile fa bene a tutti

Investire nella salute delle donne non è solo un atto di giustizia: è una scelta strategica per l’intera società. Le donne si prendono cura della propria famiglia nel 70-80% dei casi. Se stanno bene loro, stanno meglio anche i figli, i partner, gli anziani.

Un recente studio presentato all’evento mostra che valorizzare le differenze di genere in sanità potrebbe liberare un potenziale pari al 2% del PIL. Tradotto: più salute per le donne, più crescita per il Paese.

Menopausa, cuore e prevenzione: le grandi assenti nel dibattito pubblico

Dai sintomi della menopausa alla prevenzione cardiovascolare, passando per l’oncologia di genere e il ruolo delle donne caregiver, il corpo femminile è spesso trascurato nei programmi sanitari nazionali.

  • Solo il 10% delle donne ad alto rischio cardiovascolare si percepisce come tale.
  • Il 30% considera le faccende domestiche come “attività fisica”.
  • Meno della metà segue una dieta equilibrata o partecipa a screening regolari.

Serve una rivoluzione culturale. E serve adesso.

Le pazienti vogliono essere protagoniste

Sempre più donne, anche attraverso le associazioni pazienti, chiedono una medicina personalizzata, più vicina alla realtà femminile. Parlano dei disagi, delle disattenzioni, ma anche delle soluzioni: centri specializzati, percorsi di supporto, informazione mirata.

Perché la salute femminile non può più essere un argomento di nicchia. Deve diventare una priorità politica, economica e sociale.

Le pazienti vogliono essere protagoniste

La nuova alleanza tra donne, medicina e istituzioni

Dall’evento di Roma parte un messaggio chiaro: la medicina delle differenze è il futuro. Non si tratta solo di guardare al genere biologico, ma anche all’età, al contesto sociale, culturale ed economico in cui una donna vive.

La formazione del personale sanitario, la comunicazione consapevole e l’inclusione delle donne negli studi clinici sono i tre pilastri per costruire una sanità finalmente più equa.


Vuoi saperne di più? Guarda lo speciale video “Pianeta Salute Donna” direttamente qui sotto e scopri tutte le interviste e i dati presentati all’evento.


Pink Power per davvero

Se vogliamo una società più giusta, dobbiamo partire dal corpo e dalla voce delle donne. Prendersi cura di sé non è egoismo, è rivoluzione. E noi di Pink Society saremo sempre dalla parte di chi lotta per il cambiamento.