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Menopausa: una presa in carico personalizzata e multidisciplinare sul territorio. La salute della donna al centro di una nuova agenda per il Sistema Sanitario e la politica

Menopausa: una presa in carico personalizzata e multidisciplinare sul territorio. La salute della donna al centro di una nuova agenda per il Sistema Sanitario e la politica

·     L’impatto della menopausa sulla salute delle donne è ancora ampiamente sottovalutato e scarsamente riconosciuto. Non esiste una presa in carico sistematica ed efficace delle donne, spesso non viene trattata la condizione generale ed è importante che non vengano sottovalutati i sintomi;

·     È fondamentale che sia messo in pratica un approccio multidisciplinare che coinvolga tutti i professionisti di riferimento;

·     Si stima che in Italia siano 17 milioni le donne in menopausa e perimenopausa1. Donne che – nel pieno della vita professionale e sociale – rappresentano un pilastro fondamentale della società. Garantire loro le migliori condizioni di salute si traduce in migliori condizioni di salute per la società intera.

Ieri, alla Camera dei deputati,è stato presentato il documento programmatico dal titolo “Salute e benessere in menopausa: l’importanza di un approccio multidisciplinare e di una presa in carico personalizzata” che afferma il valore per la società di una presa in carico personalizzata e multidisciplinare della donna in menopausa e ne determina le principali caratteristiche attraverso un percorso uniforme e integrato sul territorio, così da affrontare in maniera strutturata la condizione. Questo è solo il primo passo affinché, poi, questo documento venga inserito al centro delle future agende politiche socio-sanitarie che riguardano tutte le azioni preventive e supportive per questo importante periodo della vita di una donna.

L’evento di presentazione “Menopausa senza limiti: nuove consapevolezze e strategie” è stato organizzato su iniziativa dell’Onorevole Martina Semenzato, in collaborazione con Fondazione Onda ETS.

La menopausa rappresenta un momento cruciale e inevitabile nella vita delle donne, che può influire su molteplici aspetti della vita e della salute psico-fisica. È una fase della vita naturale ma è spesso accompagnata da pregiudizi, disinformazione e una considerazione non adeguata. Inoltre, il suo l’impatto sulla salute delle donne è ancora ampiamente sottovalutato e scarsamente riconosciuto. Pur rappresentando un cambiamento significativo nella vita di una donna dal punto di vista biologico e non solo, i servizi dedicati alla menopausa sono limitati e spesso poco strutturati.

Nonostante l’evidenza scientifica stabilisca l’importanza di un approccio multidisciplinare e preventivo, la sua presa in carico è ancora frammentata non omogenea, e non tiene conto della condizione della donna anche in un’ottica bio-psicosociale.

Da questa considerazione, è nata l’esigenza di questo momento di confronto e dialogo tra Istituzioni, decisori ed esperti, a tutela non solo della salute delle donne ma di tutta la società, all’interno della quale esse ricoprono un ruolo attivo e centraleIn Italia sono 17 milioni le donne in menopausa e perimenopausa1.

“Garantire un sostegno adeguato alle donne in menopausa è una priorità cui dedichiamo altissima attenzione, anche in considerazione dell’aumentata aspettativa di vita. Oggi sappiamo che prevenzione, informazione e multidisciplinarietà sono le leve per assicurare alle donne una vita lunga e in pieno benessere. Per questo stiamo investendo con decisione nella promozione degli stili di vita sani e nel favorire una maggiore diffusione dei centri multispecialistici per la menopausa che assicurino la presa in carico globale della donna. Con un percorso condiviso possiamo costruire una società sempre più attenta alle esigenze di ogni persona e in ogni fase della vita”, ha affermato nel suo intervento il Ministro della Salute, Orazio Schillaci.

Nel documento programmatico, che è stato presentato, sono state individuate due strategie da mettere in campo e implementare: da un lato attuare un approccio preventivo della menopausa, per ridurre i rischi di patologie correlate, diffondendo consapevolezza sulla condizione psico-fisica della donna, riconoscendo l’importanza di non sottovalutare i sintomi, e dall’altro avviare programmi multidisciplinari a cura di un team di professionisti.

“È molto importante che le donne abbiano piena consapevolezza della propria fisiologia. L’informazione sanitaria ne è certamente una componente essenziale, ma il tema va anche oltre. Avere gli strumenti per capire, per decidere, per scegliere, significa amministrare la propria salute in modo consapevole, il che non significa ovviamente ‘fare da sé’, ma maturare anche in questo campo una forma di empowerment, che consenta alle donne di esprimere il massimo e realizzare sé stesse in ogni fase della propria vita. Momenti di approfondimento sono in questo senso molto importanti, e ringrazio l’Onorevole Semenzato per il grande lavoro che sta portando avanti. Il governo è dalla parte delle donne e siamo impegnati affinché questa legislatura possa lasciare il segno”, ha dichiarato nel suo intervento la Ministra per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità, Eugenia Roccella.

Il documento si propone, infatti, come punto di partenza per lo sviluppo di percorsi di legge che strutturino un piano di presa in carico uniforme della donna in menopausa soprattutto a livello locale e territoriale, con piani di cura personalizzati. A differenza della gravidanza, la menopausa viene infatti gestita con un approccio multidisciplinare prevalentemente da centri medici privati e senza seguire linee guida o raccomandazioni ministeriali, comportando una significativa disparità nell’accesso alle cure e risorse.

“La menopausa è sicuramente un momento molto particolare nella vita di una donna. La comparsa di alcuni sintomi e disturbi – tra cui vampate di calore, disturbi del sonno, dell’umore e problemi genito-urinari – può favorire l’insorgenza di diverse patologie croniche. Diversi studi, infatti, evidenziano come il rischio di sviluppare sintomi o disturbi depressivi durante la transizione verso la menopausa sia fino a quattro volte maggiore rispetto ad altri periodi della vita di una donna2-3. Per far sì che venga vissuta in salute e serenamente è necessario agire su due fronti: attraverso una corretta prevenzione, così da ridurre il rischio di patologie croniche, come diabete, osteoporosi, malattie cardiovascolari, e tramite una presa in carico multidisciplinare, come già avviene per altre fasi cruciali della vita di una donna, come la gravidanza”, ha spiegato Rossella Nappi, Professore ordinario di Ginecologia e Ostetricia, Università degli Studi di Pavia, IRCCS Policlinico San Matteo e Presidente International Menopause Society.

È necessario, quindi, definire percorsi diagnostico-terapeutici specifici che tengano conto delle peculiari caratteristiche fisiopatologiche, con l’obiettivo di ridurre i rischi di patologie correlate, attraverso una prevenzione primaria e secondaria.

Da una recente indagine su circa 600 donne in menopausa, condotta con il supporto di Fondazione Onda, è emerso che il 44% delle donne ritiene di avere un livello di informazione medio-basso rispetto al tema della menopausa; informazioni principalmente raccolte attraverso esperienze di amiche e familiari (74%), consultazione di siti internet di informazione (62%) e dialogo con figure professionali (ginecologo 65% e MMG 39%).

Tuttavia, la conversazione sembra rimanere ad un livello superficiale e le figure professionali non si mostrano proattive nel parlare di specifici aspetti legati alla menopausa.

Le donne purtroppo, come evidenziano anche le nostre ricerche, non riescono ad avere un supporto adeguato per affrontare la menopausa e non sono pienamente consapevoli dei cambiamenti legati a questo momento cruciale della vita. O, ancora, la ritengono una conseguenza inevitabile dell’età che non necessita di particolari azioni preventive o supportive. Una delle principali criticità è l’assenza di un approccio omogeneo a livello nazionale che rende, pertanto, l’accesso a servizi di qualità poco equo ed uniforme. Senza una rete strutturata e integrata, molte donne si trovano a fronteggiare da sole i disagi fisici e psicologici legati alla menopausa, non ricevendo un’assistenza appropriata e tempestiva con conseguente impatto sulla qualità della vita, sulla sfera relazionale e lavorativa nonché sul rischio di sviluppare cronicità”, ha detto Nicoletta Orthmann, Direttrice Medico-Scientifica di Fondazione Onda ETS.

La nascita dell’Intergruppo sulla Menopausa presieduto dall’On. Semenzato e la sua mozione replicata anche al Senato, testimoniano la volontà da parte delle forze politiche di prendersi carico della gestione di questa condizione, attraverso un impegno congiunto e azioni concrete per permettere alle donne di arrivare preparate alla menopausa, conoscendone i rischi, le conseguenze psicofisiche e gli strumenti ad oggi disponibili per gestirla in modo adeguato.

“Le Istituzioni devono essere sensibili e attive. Il Parlamento sta lavorando in questa direzione: anche così si abbattono gli stereotipi di genere. Obiettivo: una rinnovata consapevolezza ottenuta tramite attività di informazione, lavoro multidisciplinare di esperti, focus su centri di riferimento, percorsi salute, screening, potenziamento diagnostica, detrazioni fiscali, campagne di sensibilizzazione, come indicato anche nei sette punti della mia mozione. Un provvedimento che ha ottenuto una convergenza politica grazie alla trasversalità di colleghe e colleghi. La menopausa non è più un tabù. È entrata nelle sedi istituzionali. Ora dobbiamo fare tutti in modo che se ne parli sempre di più a supporto della salute delle donne”, ha affermato l’On. Martina Semenzato, Presidente della Commissione Parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere e Presidente Intergruppo Parlamentare sulla Menopausa.

L’evento di presentazione del documento alla Camera dei Deputati è stato organizzato con il supporto non condizionato di Astellas.

“Astellas si impegna a supportare questo progetto di awareness e di valorizzazione della salute femminile, per la creazione e attuazione di un nuovo modello di presa in carico multidisciplinare e uniforme sul territorio. È importante che oggi istituzioni, decisori e clinici lavorino insieme per consentire alle donne di arrivare preparate alla menopausa, conoscendone i rischi relativi, le conseguenze psicofisiche e per dare loro tutti gli strumenti ad oggi disponibili per gestirla in modo adeguato”, ha conclusoFulvio Berardo, General Manager Astellas Italy.

Il documento “Salute e benessere in menopausa: l’importanza di un approccio multidisciplinare e di una presa in carico personalizzata” è stato elaborato grazie al contributo di Fondazione Onda ETS ed in particolare della Dott.ssa Nicoletta Orthmann, Direttrice medico-scientifica, e al supporto di: Annamaria Colao, Professore ordinario di Endocrinologia presso il Dipartimento di Medicina Clinica e Chirurgia dell’Università Federico II, Napoli; Camilla Gesi, Dirigente Medico, Dipartimento di Psichiatria ASST Fatebenefratelli-Sacco, Milano, Adele Lillo, Responsabile Ambulatoriale Cardiologia Asl Bari e Referente nazionale gruppo di studio sulle malattie cardiovascolari di genere di A.R.C.A.; Rossella Nappi, Professore ordinario di Ginecologia e Ostetricia, Università degli studi di Pavia, IRCCS Policlinico San Matteo e Presidente International Menopause Society.


Bibliografia:

1.     https://www.federfarma.it/Edicola/Comunicati-stampa/18-10-2024-09-37-43.aspx

2.     L. Brown, M. S. Hunter, R. Chen, C. J. Crandall, J. L. Gordon, G. D. Mishra, V. Rother, H. Joffe, M. Hickey, “Promoting good mental health over the menopause”, Lancet – Vol 403, marzo 2024

3.     R.D Brinton, J. Yao, F. Yin, W.J Mack, E. Cadenas, “Perimenopause as a neurological transition state”, Nat Rev Endocrinol, 2015