Cambiare taglio per cambiare pelle: viaggio nel salone dove ogni donna ritrova se stessa

Intervista a Stefano, storico parrucchiere del salone I Sindici alle Terrazze di Casal Palocco
C’è chi va dal parrucchiere per una piega veloce, e chi per un vero rito di rinascita. In questo articolo, Aurora ci porta nel cuore del salone I Sindici di Casal Palocco, dove Stefano – parrucchiere da oltre 50 anni – accompagna ogni donna in un percorso di trasformazione autentica. Non si tratta solo di tagli e colori, ma di emozioni, storie e rinascite che si intrecciano a ogni ciocca. Perché, come dice lui, “chi non emoziona, non lascia il segno”.
Ci sono saloni dove si entra per sistemare un taglio, aggiustare un colore, dare una sferzata al look. E poi ci sono luoghi dove, oltre ai capelli, si prendono cura delle emozioni. Dove il parrucchiere non è solo un tecnico, ma un interprete silenzioso della vita delle donne.
Abbiamo incontrato Stefano, professionista con oltre 50 anni di esperienza, titolare del salone I Sindici alle Terrazze di Casal Palocco, che fa questo mestiere ancora con la stessa passione di quando era bambino.
“Avevo pochi anni e non camminavo ancora. Mia madre, sarta, per tenermi buono mi metteva per terra accanto al letto: io mi perdevo ad acconciare le frange del copriletto come fossero capelli. Era già scritto.”
Una vocazione precoce che, nel tempo, si è trasformata in mestiere e in visione.
“All’inizio c’era solo la passione. Oggi c’è anche la necessità, ma il motore è lo stesso: il desiderio di creare, di far star bene le persone.”
Dal taglio all’esperienza
Negli anni, il rapporto tra le donne e il parrucchiere è profondamente cambiato.
“Una volta si veniva per necessità: una piega per il matrimonio del cugino, un ritocco al colore. Oggi si cerca un’esperienza, qualcuno che sappia ascoltare, interpretare e restituire un’immagine autentica di sé.”
Il salone diventa quindi uno spazio di ascolto e trasformazione, una sorta di atelier dell’identità dove ogni gesto è carico di significato.
“Una cliente può uscire con lo stesso taglio di qualcun’altra, ma l’effetto sarà unico: perché ciò che conta è il modo in cui lo indossa, la storia che racconta attraverso quella scelta.”
Questo cambiamento ha richiesto ai parrucchieri una nuova sensibilità: “Oggi non basta più saper fare i capelli. Bisogna trasmettere emozioni, creare fiducia. Chi non emoziona, non lascia il segno.”
I capelli parlano di noi
Nel salone arrivano donne di tutte le età. Alcune con idee chiarissime, altre in cerca di una nuova immagine che spesso riflette un cambiamento profondo.
“Quando una cliente chiede un cambio di look improvviso, dietro spesso c’è la voglia di rinascere: la fine di una storia, un nuovo lavoro. Il taglio diventa simbolo di un nuovo inizio.”
A volte basta una frangia per segnare una svolta. Altre volte si osa con un colore deciso o un taglio netto.
“I capelli sono un linguaggio silenzioso. Dicono tutto anche quando non si ha voglia di parlare.”
La consulenza, il gesto più intimo
Ogni trasformazione nasce da un ascolto attento.
“Non puoi fare un taglio senza capire chi hai davanti. Devi cogliere il carattere, non solo la forma del viso. Altrimenti rischi di farla sentire fuori posto, anche con il look più bello del mondo.”
Stefano racconta che la consulenza è il suo momento preferito:
“Spesso aiuta a smontare convinzioni sbagliate. Non cambio le persone, semplicemente porto alla luce chi sono davvero.”
La sua è una vera e propria arte dell’osservazione:
“Studio come parla, come si veste, come si muove. Ogni dettaglio è utile per proporre un taglio che sia in armonia con la persona.”
Il sogno di Stefano: un salone senza specchi
Il suo sogno è ambizioso:
“Un salone dove lo specchio si oscura durante il lavoro per rivelare il risultato solo alla fine, evitando ansie e interferenze. È una questione di fiducia, di sorpresa. La cliente deve abbandonarsi al cambiamento con serenità.”
Un’idea che si ispira anche al mondo dell’arte:
“Come uno scultore plasma la materia senza che nessuno intervenga, anche il parrucchiere dovrebbe lavorare in piena libertà, per sorprendere e incantare.”
Professionisti, non tuttologi
Un altro segreto è la specializzazione.
“Il parrucchiere deve scegliere cosa sa fare meglio: taglio, colore, acconciature. Le clienti devono sapere perché scelgono proprio te.”
“Non si può essere bravi in tutto. È come un medico: c’è il chirurgo, il cardiologo, il dermatologo. Anche noi dobbiamo avere una nostra area di competenza riconosciuta.”
Moda o stile?
Infine, Stefano chiarisce che la vera moda è ciò che sta bene.
“I social mostrano tagli sempre uguali, ma in salone la regola è una sola: ciò che valorizza te, la tua personalità.”
“Si può inseguire la moda, certo. Ma quando quella moda non ti rappresenta, si vede. Meglio puntare su ciò che ti fa sentire a tuo agio e bella. È lì che nasce il vero stile.”
Pink tip – I consigli di Stefano per l’estate
- Proteggi sempre i capelli: “Non solo al mare, ma anche in piscina e palestra. Usa sempre prodotti professionali.”
- Affidati al tuo parrucchiere: “Lui conosce davvero i tuoi capelli e la tua storia.”
- Non temere il cambiamento: “Un taglio nuovo può aiutarti a ritrovarti.”
- Evita i prodotti commerciali: “Sono pieni di marketing e poveri di qualità. Meglio affidarsi ai prodotti consigliati dal tuo salone di fiducia.”
- Mantieni la salute del capello tutto l’anno: “Non aspettare l’estate per prendertene cura. I capelli vanno nutriti, protetti, coccolati sempre.”

Sono una makeup artist appassionata di tutto ciò che ruota attorno alla bellezza e al mondo della moda.
Con un occhio sempre attento alle ultime tendenze e una creatività senza limiti, amo trasformare ogni viso in una tela unica, esaltando la personalità di chi si affida a me.
Quando non sono immersa tra pennelli e palette, esploro nuovi trend beauty e fashion, condividendo consigli e ispirazioni per far sentire ogni donna al meglio.