Magic Christmas Party 2025 con Simone Belli: tendenze make up, magia e consigli

Simone Belli, il make-up artist più amato dalle star, ce l’ha fatta di nuovo: il 10 dicembre nella cornice di Mediterraneo al Maxxi di Roma, ospitato negli spazi del Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo, il suo Magic Christmas party ha avuto luogo, trasformandosi in un giardino delle meraviglie.
Da 12 anni il party di Simone Belli rappresenta il vero e proprio appuntamento delle festività per chi ama prendersi cura di sé, brillare e vivere una esclusiva experience all’insegna della bellezza. Un’occasione unica per immergersi nell’atmosfera scintillante delle feste, tra make-up luminosi e look irresistibili.
Il tema di quest’anno, come suggerisce quel “magic” è stata la magia ma anche la gioia e la nostalgia per una festa dove Simone Belli ha presentato la sua collezione make-up firmata Ak Simone Belli, all’interno di un’atmosfera sognante.
Moltissimi gli artisti ma soprattutto le artiste presenti tra cui Carolina Crescentini, Aurora Giovinazzo, Lucia Ocone , Vittoria Puccini, Barbara Ronchi e Serena Rossi.
Non solo un’intervista con Simone Belli quest’anno, per scoprire le novità in tema make-up ma anche un’occasione per ricevere consigli su come orientarsi nella giungla di brand e trattamenti estetici promossi in ogni dove.

Domanda di rito: l’anno scorso ti lasciavamo con tanti cambiamenti in atto, che anno è stato il 2025 per Simone Belli?
Sai che non ho avuto tempo di pensarci? Dunque forse è stato un anno eccessivamente di corsa. Ho iniziato tante cose che però ancora sono in fase di fioritura, possiamo dire che è l’anno della rinascita. Un nuovo ufficio, una nuova accademia (La Simone Belli Make-up Academy), dove anche il semplice prendiamoci un caffè e parliamo di un progetto, all’interno delle mie mura vuol dire aver seminato e costruire delle cose nuove che devono arrivare, però nel senso, tanti progetti che e sono in attesa di di fiorire proprio. Mi aspetto un 2026 di grande raccolta, di grandi fasci di grano, che poi è giallo come l’oro, il raccolto maestoso.

Il tuo super Christmas party compie 12 anni. Due elementi quest’anno sembrano primeggiare: la magia, non a caso lo hai chiamato Magic Christmas party e la nostalgia. Confermi?
Beh, sì, io sono un nostalgico e mi piace la nostalgia se vissuta in modo romantico, magica che diventa creativa. Ho realizzato a mano il backdrop dove faremo le interviste con le mie attrici e lì è uscita fuori un pizzico della nostalgia di quello che io facevo nell’adolescenza: dipingevo, disegnavo, facevo i lavoretti, le statuine del presepe, i disegni con i glitter, con le paillette. E quindi c’è questo pizzico di nostalgia nella mia vita in generale. Io sono un nostalgico romantico che trova il massimo della creatività nei momenti di estrema solitudine, non malata. La solitudine per me è creatività e poi a casa mia è sempre Natale tutto l’anno. Io vivo in un mondo di magia , da bambino volevo la bacchetta magica e ci credo pure perchè la magia mi circonda molto. E poi non ci dimentichiamo che nel trucco, la parola stessa è illusione. Illusione uguale magia. E quindi, di base, io non sono altro che un illusionista della bellezza e quindi dall’illusione della bellezza alla magia del Natale è un un attimo. Il mio intento quest’anno è suscitare in ognuno di voi uno shock emotivo in senso positivo, che vuol dire che vi sentirete avvolti in una dimensione magica. L’anno scorso era una dimensione giocosa delle giostre, quest’anno una dimensione abbastanza esoterica. Nebbia bassa, laser, streghe con delle parrucche lunghissime, candele e luci, violini. In più ho rimesso tutta una serie di experience per farvi vivere a pieno quello che negli anni vi è piaciuto di più.
Dopo 12 anni i punti fermi dei miei party rimangono: il dono declinato con il donare e il donarsi, l’originalità e l’experience. Chiunque entra alla mia festa deve andare via con un regalo.

Sì a creatività, magia, glamour, però tu sei anche garanzia di serietà, anche nel presentare i brand con cui ti allei, facendo da garante per loro. Come li scegli?
Tutto si regge sulle mie spalle, li seleziono tutto l’anno e ho detto tanti no. Devono essere l’eccellenza in questo momento. Guarda Embryolisse per esempio che è entrato quest’anno: è un brand che ha una sua storia perché quando io ho iniziato a truccare, se non avevi la crema loro, non eri un truccatore. E non si prendeva in Italia, non esisteva. Stessa cosa con brand come Phyto Paris e Charlotte Tilbury. Anche nella selezione dei prodotti che noi regaliamo, io intervengo molto con gli sponsor per fargli capire cosa funziona e cosa no. Ogni anno impari qualcosa di più e di nuovo e correggi il tiro.

Come aiuti le tue clienti e amiche star a orientarsi in questo oceano di prodotti e brand?
Io lavoro molto anche con la medicina estetica, ho fatto tantissimi lanci per Morpheus, Thermage, per tanti di questi e poi, prima di parlare di un prodotto lo provo, quindi io sono il primo test di qualsiasi cosa e se ci credo lo promuovo, altrimenti, mi hanno proposto anche cifre esorbitanti per roba in cui non credevo e ho detto di no. Rinunci a delle cifre significative un po’ ti dispiace, però nel mio lavoro bisogna fare delle scelte per mantenere il proprio livello e la propria credibilità. Questa è la mia vita. Le mie attrici si fidano di me anche quando mi chiedono un consiglio su un trattamento di medicina estetica. Sanno che prima di tutto io mi affido o utilizzo soltanto l’eccellenza, che prima provo io e quindi c’è un test e che le accompagno. Nelle cose importanti sono sempre con loro.
Io devo stare attento a quello che dico sui miei social perché il pubblico che segue me, si fida di me. Bisogna stare attenti perché purtroppo , anche a causa dei social media, abbiamo dato voce a un popolo di mediocri senza informazione. Io non mi lascio sedurre dal marketing facendolo anche io, devo testare, toccare, devo provare, ma questo è fondamentale.

Che consigli dai a chi non un Simone Belli a fargli da guida?
- I professionisti bravi si conoscono tra loro dunque se per una stessa pratica, cura, ti viene riportato lo stesso nome da più di tre fonti diverse, allora forse è quello giusto. Non fermarsi mai al primo approccio e non fermiamoci mai a quello che vediamo sui video, sulle foto, perché tutto è facilmente ingannabile.
- Non crediamo a chi fa soltanto ADV, di chi parla solo perché è pagato o di chi parla di cose ritenendole eccellenti solo per poi, 24 ore dopo, parlare di un’altra cosa simile, ritenendo anche quella eccellente. Questo è quello che accade purtroppo nella serie di mercenari alla ricerca dei regali.
Non possiamo lasciarti senza l’ultima domanda di rito: il make up di queste feste?
Kajal protagonista, siete un po’ più stronze, un po’ più decise. Le donne sono stanche dell’etichetta romantica, sensuale, vogliono esprimere al massimo attraverso lo sguardo, gli occhi, il kajal, che è l’espressione massima del distacco tra me e l’altro. Le donne di potere, infatti, usano lo sguardo.
È ovvio poi che se mi voglio fare la bocca rossa, me la faccio. Però stop a questo romanticismo. Detto e premesso che c’è la libertà d’espressione totale, ma sempre nel senso del buon gusto, via libera alla grande ribellione espressiva.
Sui nostri social trovi tante altre foto di questa serata magica 😉

Napoletana trapiantata a Roma nel 2006, dopo un inizio da programmatore di rassegne cinematografiche, si dedica al giornalismo di cinema, prima per una radio internazionale, poi in TV come critico cinematografico e su riviste e magazine specializzati. Dalla maternità in poi si dedica anche a scrivere delle infinite sfumature dell’essere donna e mamma. Nel tempo libero che riesce a trovare, si dedica all’altra sua grande passione: cantare con Le Mani Avanti, un coro a cappella di 30 elementi.




