Plogging: lo sport amico dell’ambiente
Impegno per l’ambiente e attività fisica si combinano perfettamente nel “plogging”. È la tendenza eco-friendly nata meno di dieci anni fa che consiste nel raccogliere i rifiuti che si trovano sul proprio percorso mentre si sta facendo jogging o altre attività sportive all’aria aperta.
L’idea alla base è di fare contemporaneamente attività fisica e utilizzare il tempo dedicato all’allenamento per l’ambiente e per lo spazio in cui si vive. Insomma, fare qualcosa per sé e per la comunità.
Tutto ha origine dall’idea dello svedese Erik Ahlström che dovendo trasferirsi in un’altra città decise di ripulire l’area in cui si allenava di solito; infatti, plogging è l’unione di due parole la svedese plocka upp (raccogliere) e l’inglese jogging.
Il Plogging migliora l’umore
Il plogging oltre ad essere positivo per l’ambiente produce tutta una serie di vantaggi fisici importanti. Innanzitutto, è un’attività cardio, correre o camminare con un buon ritmo accelera il battito cardiaco producendo il rilascio delle endorfine, i cosiddetti ormoni del buonumore. Dedicarsi a un’attività fisica impegnativa e diversa dal solito funziona come un antistress. Praticarla in compagnia è sicuramente più divertente, inoltre è adatta a bamini e ragazzi e li stimola a imparare a rispettare l’ambiente e a prendersene cura. E non va sottovalutata la soddisfazione personale nel vedere concretamente il frutto del proprio lavoro manuale. Quando si è in gruppo, inoltre, introdurre un po’ di sana competizione facendo a gara su chi raccoglie di più rende il tutto più divertente e naturalmente aumenta anche la produttività.
Cosa serve per iniziare a fare Plogging
All’inizio non serve molto: un minimo di allenamento per correre o camminare a passo sostenuto per qualche chilometro senza strafare, ma soprattutto entusiasmo e voglia di provare. Per quanto riguarda l’abbigliamento è necessario avere delle scarpe da running o da trail nel caso di terreni più impegnativi e misti come in montagna. Abbigliamento sportivo e una borsa dove riporre i rifiuti e di un paio di guanti da lavoro per non toccare con le mani nude quanto si raccoglie.
Il Plogging aiuta a mantenersi in forma
Combinando momenti di corsa o camminata veloce a momenti di stop per raccogliere “il litter” i piccoli rifiuti a bordo strada, e fare squat o affondi diventa un vero e proprio allenamento a intervalli.
Per raccogliere i rifiuti è consigliabile accovacciarsi o piegarsi su una gamba, alternando destra e sinistra, in questo modo si allenano anche i quadricipiti e i glutei. In base alla forma fisica di ognuno, un buon allenamento quando ci si ferma è fare una serie di una decina di squat e poi riprendere a raccogliere i rifiuti per una decina di minuti, e allo stop successivo effettuare una serie di 10 affondi e continuare ad alternare i due esercizi, inizialmente, per 3 volte. Le ripetizioni potranno aumentare man mano che migliora l’allenamento, in questo modo si alterna l’esercizio di potenziamento a quello aerobico.
Una posizione che è meglio evitare è il chinarsi mantenendo le gambe rigide e inclinando il busto per raccogliere qualcosa in quanto potrebbe provocare un sovraccarico della schiena.
Per braccia e spalle si possono fare dei semplici esercizi: aprire le braccia e mantenendo la posizione dare delle piccole spinte verso l’alto e poi verso il basso e poi continuare nella stessa posizione, ma con il pollice verso l’alto spingendo indietro le braccia. I due esercizi vanno ripetuti una ventina di volte inizialmente per tre serie e questo è utile anche per rinforzare i muscoli della schiena. Attenzione alla sacca per la raccolta che diventa sempre più pesante e ingombrante mentre si procede, meglio non utilizzare sempre la stessa mano e magari pensare di usare uno zaino.
In Italia i campionati mondiali di Plogging
Nel 2021 si è svolta la prima edizione del Campionato mondiale di Plogging in Piemonte, in Val Pellice nel 2022 sempre a ottobre si è tenuta ancora in Piemonte la seconda edizione, a Pinerolo e nei territori dell’Unione Montana delle Valli Chisone e Germanasca. Per il 2023 al momento non si conosce ancora il luogo, ma sarà sempre a inizio ottobre. Non solo una corsa per raccogliere il “litter”, ma un momento di aggregazione e inclusione.
Milanese da sempre. Laurea in Lingue e letterature straniere moderne presso l’Università Statale di Milano, e successivamente marketing in Bocconi.
Il mio percorso è iniziato in agenzie di pubblicità per proseguire in aziende farmaceutiche, esperienza che è durata oltre vent’anni in diverse multinazionali.
La passione per la comunicazione e la divulgazione scientifica mi hanno spinto a scrivere per varie testate e a collaborare con agenzie e associazioni pazienti.
Giornalista pubblicista e membro Unamsi, Unione Nazionale Medico Scientifica di Informazione.
Nel tempo libero sono una runner appassionata, ma non fanatica. In inverno non rinuncio a sciare, ma amo il mare. Ho una grande passione per i viaggi che condivido con mio marito.