Libro della settimana: Tasmania di Paolo Giordano
Tasmania si apre con un uomo in fuga dalla propria realtà
Lui è uno scienziato che scrive per un importante quotidiano nazionale ed è l’alter ego dello stesso autore. Scappa dalla compagna e da quello che considera un fallimento, il mancato concepimento di un figlio. Una conferenza sul riscaldamento globale a Parigi è la scusa per parcheggiare i problemi in una bolla dove non scompaiono, ma diventano globali, e alla fine di nessuno. Il racconto è un susseguirsi di incontri, di riflessioni, una sorta di rifrazione di quello che accade fuori e dentro di noi. Tasmania è un libro sulle crisi, sul dubbio, la solitudine, le consapevolezze e le scelte.
Come scrive il mio amico Lucio Dall’Angelo: “Dà voce alle paure che nascondiamo. Ci aiuta a capire che cercare la direzione non è un problema solo nostro. E infine che la nostra fragilità, che trova sintesi nella fragilità del mondo, non è una condanna ma una condizione dentro la quale cercare la strada per un nuovo equilibrio. È un vento, una nuvola che ti fa precipitare, ti fa volare, ti spaventa, ti rasserena. Fa vivere, perché è vita”.
Gino Tomasini, bresciano, Giornalista Professionista
Studi di filosofia, Master in “Relazioni Pubbliche d’impresa” all’Università IULM di Milano. Dal 1990 vivo di parole, prima in radio, poi in alcuni quotidiani locali, tv e agenzie di pubbliche relazioni. Dal 2006 communications manager in una multinazionale farmaceutica.
Appassionato di libri.