Libro della settimana: La presidente di Alicia Giménez-Bartlett
Vita Castella era la presidente della Comunità Valenciana. Donna potente, leader di un partito senza scrupoli in una stagione segnata dalla corruzione. Amata e odiata, come spesso accade. E nel momento del declino, abbandonata da tutti.
Il suo cadavere viene trovato nella camera di un lussuoso albergo a Madrid. La donna è stata avvelenata, a poche ore dalla sua deposizione in tribunale per gli scandali del suo governo, dove avrebbe potuto puntare il dito su qualcuno degli ex amici, andati un po’ oltre nelle malefatte. Per questo le autorità, dal ministro al capo della polizia, cercano di arrangiare una versione di comodo del decesso. Ufficialmente Vita Castella ha avuto un infarto. Un’inchiesta di facciata, visto il personaggio, è però inevitabile. Che fare quindi? Affidarla a qualcuno di totalmente inesperto, lasciandolo solo, senza alcun supporto, in modo che non arrivi a nulla, per poter chiudere il caso come morte per cause naturali.
La scelta cade sulle sorelle Berta e Marta Miralles, ispettrici, appena uscite dall’Accademia. Grave errore. Le donne sono ambiziose, fiutano il raggiro un secondo dopo aver ricevuto l’incarico e stanno al gioco, ma seguono altre strade, aiutate da Boro Badia, l’addetto stampa della Castella. Un trio apparentemente sgangherato, che però riesce a trovare la chiave giusta per scoprire chi è entrato in quella camera ad uccidere Vita Castella e chi l’ha incaricato.
Lasciata a riposare un giro Petra Delicado, Alicia Gimenez Bartlet disegna due nuovi personaggi, di cui Petra sarebbe sicuramente fiera. E Boro è un alter ego, quantomeno fisico, di Fermin Garzon.
Gino Tomasini, bresciano, Giornalista Professionista
Studi di filosofia, Master in “Relazioni Pubbliche d’impresa” all’Università IULM di Milano. Dal 1990 vivo di parole, prima in radio, poi in alcuni quotidiani locali, tv e agenzie di pubbliche relazioni. Dal 2006 communications manager in una multinazionale farmaceutica.
Appassionato di libri.