La forza delle donne nel sequel di Il Principe cerca moglie: Il principe cerca figlio, su Amazon dal 5 marzo
Chi ha amato Il Principe cerca moglie, film del 1988, che ha contribuito a consacrare Eddie Murphy nell’olimpo degli attori più amati della commedia americana, ricorderà ogni battuta significativa.
Una conversazione in particolare spesso ritorna alla memoria quando si riflette sul corso del film e sul suo finale da Vissero felici e contenti. A decidere le sorti del regno di Zamunda, ad indirizzarlo su di una nuova era di matrimoni celebrati per amore e non per tradizione, è la madre di Akeem, la regina di Zamunda che sprona il suo Re a cambiare le regole del Regno per permettere a suo figlio di sposare la donna che ama. Memorabile infatti il: “Anche se avesse detto di sì non l’avrebbe potuta sposare, è contro la tradizione. Chi sono io per cambiarla? ”si giustificava il Re Jaffe Joffer (James Earl Jones) con la sua sposa. E con serafica ma caustica risoluzione, la Regina Aoleon (Madge Sinclair) rispondeva: “Credevo che tu fossi il Re”. Sappiamo come sono andate le cose in quel film e sappiamo anche che le donne, in quel film universale che è diventato il Principe Cerca Moglie, si erano già distinte per forza, indipendenza e intraprendenza, a partire da quella Lisa (Shari Headley) che aveva conquistato il cuore del Principe. A distanza di 33 anni, con il sequel prodotto dallo stesso Eddie Murphy dal titolo Il Principe Cerca Figlio, su Amazon Prime Video dal 5 marzo, è proprio dalle donne, dalla loro forza e dal loro riprendersi il posto che gli spetta, che riparte la narrazione.
Ritroviamo Akeem ancora principe ma in procinto di diventare Re, il cui regno è minacciato da un generale mercenario (Wesley Snipes). Per consolidare la sua dinastia, avendo solo tre figlie femmine che per “tradizione” non possono ereditare il trono, va alla ricerca, in America, di un figlio illegittimo avuto dopo una notte di sesso droga e rock&roll durante quel viaggio nel Queens fatto anni prima. Ad infoltire il cast di questa seconda avventura, tanti nuovi personaggi femminili, a partire dalle tre figlie di Akeem, principesse fiere e guerriere impeccabili, interpretate da Kiki Layne, Bella Murphy ( figlia di Eddie Murphy anche nella realtà) e Akiley Love e l’incursione di impatto di Leslie Jones nel cast nel ruolo della madre del figlio di Akeem, la donna con cui il principe ha avuto quel fertile incontro occasionale anni addietro. A differenza del Principe Cerca Moglie, il suo sequel preferisce lasciare moto più spazio al Regno di Zamunda e rafforzare ancora di più la forza di un cast interamente afroamericano che aveva reso il primo film un fondamento del cinema all black, insieme all’odierno e maestoso Black Panther. Lo conferma Eddie Murphy nell’incontro di presentazione della pellicola:
“Il principe cerca moglie parla di famiglia, amore, del fare la cosa giusta e dell’importanza delle tradizioni. Di questo parlava il film e anche questo sequel. E poi ci sono immagini meravigliose di re, regine e principesse africane, come si vede anche in Black Panther. Prima di Il Principe cerca moglie non c’erano film con reali di origine afro-americana, il primo in assoluto a mostrarlo è stato il nostro, poi c’è stato Black Panther e poi ancora Il Principe cerca figlio”.
Il vero cambiamento di passo però Il Principe Cerca Figlio lo fa nella sua rappresentazione dei personaggi femminili e le parole delle sue giovani protagoniste ne sono la riprova:
“è stato veramente divertente interpretare un personaggio che viene dall’Africa e può andare in giro e indossare tutti questi meravigliosi vestiti. Interpretare una principessa poi è stato meraviglioso, spero che tutti coloro che mi vedono e si riconoscono in me, possano sentire che sono come me, come questa principessa. Certo, il film rappresenta una situazione inventata ma al tempo stesso non è finzione perché noi afroamericani siamo così ed è questa la ragione per cui sono fiera di far parte di questo film”
dice orgogliosa Akiley Love al suo debutto cinematografico.
A confermare questo orgoglio anche l’attrice sudafricana Nomzano Mbatha, che nel film interpreta l’interesse amoroso del neo-principe figlio di Akeem:
“uno dei temi centrali e pulsanti del film è quello che ruota intorno al potere della voce femminile, l’emancipazione e la presa di coscienza delle donne. Questo è ciò che amo di questo sequel”
puntualizza Mbatha. Ma l’attrice nata in una piccola cittadina vicino Durban e anche ambasciatrice per l’Agenzia Onu per i rifugiati, elogia anche l’attenzione che il sequel dà alla sua Africa:
“per me è stato anche importante che il film non fosse principalmente ambientato nel Queens ma si concentrasse su Zamunda e quindi mi sono concentrata su quanto io, da donna africana, potessi portare al film in termini di verità, di radici e di cultura. In più è una commedia che dà spazio anche al dramma e ogni ragazza africana e afroamericana potrà riconoscersi in questi personaggi”
Le donne di Zamunda in Il Principe cerca figlio dimostrano di non dover sottostare a nessun uomo, di non dover per forza cedere il potere per poterlo utilizzare e infine non hanno paura di combattere a parole e nei fatti per difendere la loro terra e i loro valori, che gli avversari siano leoni, generali attentatori o le tradizioni. Sono eredi di una tradizione iniziata proprio con quel “pensavo tu fossi il re” della regina madre, che cambia le sorti del film e prepara la strada per la felicità del figlio. Tracy Morgan, new entry del sequel, nell’incontro sul film ricorda proprio questo aspetto, questa eredità della regina, citando una scena del film dove il mitico John Amos, interprete del Signor McDowell, padre di Lisa e proprietario dei ristoranti Mcdowell (di cui uno anche a Zamunda) consiglia ad Akeem confuso di pensare a sua madre: “Ho sempre pensato che la regina fosse la più intelligente e saggia di tutti” dice Mcdowell ad Akeem “cosa credi che direbbe adesso?”.
Braccio destro di Eddie Murphy in entrambi i film, un’icona del cinema afroamericano, l’attore, conduttore e comico Arsenio Hall che riprende il ruolo di Sammi e altri storici del film. Anche lui sottolinea la forza delle donne nel sequel: “sono molto orgoglioso del film perché credo che il suo messaggio di emancipazione femminile arrivi nel modo perfetto ed al momento giusto” commenta l’attore verso la fine dell’incontro. A coronare l’orientamento femminile di Il Principe cerca figlio, la scelta di una fuoriclasse come Leslie Jones, attrice e comica del Saturday Night Live che non solo spicca piacevolmente all’interno del film ma che, nel raccontare i suoi inizi, in occasione della presentazione del film, ricorda a tutti che ce l’ha fatta nel mondo del cinema perché il suo sogno era “diventare la nuova Eddie Murphy”. Non possiamo raccontarvi come va a finire ma seppur con le sue imperfezioni da operazione amarcord che solletica le corde della nostalgia, Il Principe cerca figlio ha uno sguardo decisamente rosa sulla società che vale la pena scoprire.
Napoletana trapiantata a Roma nel 2006, dopo un inizio da programmatore di rassegne cinematografiche, si dedica al giornalismo di cinema, prima per una radio internazionale, poi in TV come critico cinematografico e su riviste e magazine specializzati. Dalla maternità in poi si dedica anche a scrivere delle infinite sfumature dell’essere donna e mamma. Nel tempo libero che riesce a trovare, si dedica all’altra sua grande passione: cantare con Le Mani Avanti, un coro a cappella di 30 elementi.