Non c’è solo l’8 marzo!
Ecco un progetto di emancipazione e inclusione lavorativa di donne emarginate vittime di violenza
Di indipendenza ed emancipazione femminile si parla parecchio in questi ultimi anni, riconoscendo come discriminazioni e violenze nei confronti delle donne siano spesso all’ordine del giorno. Molte aziende ed enti hanno realizzato iniziative di vario tipo volte al contrasto di tali discriminazioni e a realizzare percorsi di inclusione lavorativa e avanzamento di carriera che permettano pari opportunità alle donne, sia dal punto di vista sociale che lavorativo … ma che dire per tutte quelle donne che invece hanno un’origine etnica o un credo religioso diverso, e alle quali si applicano violenze e discriminazioni quotidiane ancora maggiori?
“Per queste donne, le barriere da superare sono ancora più grandi e più diffuse, sia perché basate su molteplici fattori di discriminazione, sia perché spesso purtroppo trovano terreno fertile sulla poca consapevolezza delle donne che le subiscono” dice l’avv. Haydée Longo, specializzata sui temi dell’inclusione e dei diritti umani (come spiega il suo sito, www.lex4all.com).
E questo lo sa bene anche Progetto Aisha, un’associazione di promozione sociale nata all’interno della comunità islamica milanese, che si occupa dal 2016 di donne vittime di violenza e discriminazione avviando riflessioni importanti sulla violenza di genere come frutto di retaggi culturali, stereotipi e pregiudizi (www.progettoaisha.it). Insieme, hanno voluto dire basta a questa doppia discriminazione proponendo un’iniziativa ad hoc, forti della convinzione che per favorire la rinascita delle donne maltrattate e garantire una vera emancipazione femminile, si debba necessariamente passare per un percorso di affrancamento ed autonomia a partire dall’indipendenza economica.
Così è nato InDipendenteMente, un percorso di emancipazione lavorativa ideato per donne appartenenti a minoranze etniche, culturali e religiose vittime di violenze e discriminazioni, volto al raggiungimento di una propria indipendenza personale, professionale ed economica e di una piena inclusione nella società in cui vivono. Per farlo, hanno voluto partire dal lavoro che, quale mezzo e luogo di riscatto, rappresenta uno strumento fondamentale affinché ogni donna possa sentirsi pienamente realizzata ed inclusa nel tessuto cittadino.
“E’ la vera chiave per il superamento delle situazioni di difficoltà che vivono le donne che sosteniamo; senza un lavoro queste donne sole non riescono ad avere una vita dignitosa e spesso preferiscono addirittura tornare dal marito violento piuttosto che far vivere la fame ai loro figli” afferma Domenico Altomonte, coordinatore del progetto InDipendenteMente. Consapevoli delle difficoltà ad affacciarsi al mondo del lavoro per chi viene da un passato di violenze e abusi, tale percorso verso l’indipendenza è stato concepito come un vero e proprio viaggio di ogni donna alla scoperta di sé stessa e delle proprie capacità e risorse, in cui ogni protagonista viene affiancata da professionisti ed operatori del settore con l’intento di offrirle tutti gli strumenti per affacciarsi ad una nuova vita lavorativa.
Un progetto unico nel suo genere e molto innovativo, che ha già ricevuto il supporto del Comune di Milano, il quale ha selezionato Progetto Aisha tra le 20 organizzazioni, su 60 candidate, che hanno superato la prima fase di un bando dedicato a progetti di innovazione sociale e che prendono parte ad una campagna di crowdfunding dedicata. “Siamo convinti che questo percorso debba coinvolgere anche la cittadinanza. E per questo motivo abbiamo deciso di lanciare una campagna di crowdfunding: per cominciare da noi, dalla comunità in cui viviamo, perché ogni donazione sia testimonianza di sensibilità e di attenzione a questi importanti temi che riguardano tutte e tutti”: così Selma Ghrewati, la Presidente di Progetto Aisha.
Per quanto riguarda la seconda fase, l’associazione mira al raggiungimento del 40% della somma necessaria per avviare il progetto attraverso la raccolta fondi online. Qualora la campagna di crowdfunding superi questa soglia il Comune di Milano premierà l’associazione con il restante 60% del totale del budget di progetto. “Se riusciremo a raggiungere il nostro obiettivo economico potremo effettivamente far partire il nostro progetto” dichiara la Presidente di Progetto Aisha, Selma Ghrewati, durante il lancio della campagna. Amina Natascia Al Zeer, vicepresidente, conferma l’impegno dell’associazione: “potremo dare una seconda opportunità alle nostre beneficiarie attraverso la formazione, il coaching e l’inserimento lavorativo”.
La campagna di crowdfunding si rivolge a tutti coloro che vogliono aiutare l’associazione Progetto Aisha a finanziare questo progetto, contribuendo alla costruzione di una società che non discrimina, e che premia il talento, la resilienza e l’intraprendenza, caratteristiche storicamente tipiche del tessuto sociale milanese, nell’ambito del quale il progetto nasce e si sviluppa. Un invito a partecipare chiunque, con una piccola donazione, voglia dimostrare di credere nell’operosità, nella generosità e nella solidarietà della nostra comunità. “Investi oggi sul loro futuro perché il loro futuro dipende anche da te.” Maggiori informazioni sul progetto InDipendenteMente sono disponibili al seguente link: https://progettoaisha.it/indipendentemente/
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