Una serata tra libri e cocktail stregati
![Strega off](https://pinksociety.it/wp-content/uploads/2021/07/premio-strega-off6-1024x1024.jpg)
Stasera verrà decretato il vincitore del premio letterario più seguito d’Italia, il premio Strega, e noi nell’attesa abbiamo partecipato all’ evento che è riuscito a riscrivere le le regole del gioco, Strega off.
La serata, informale e aperta a tutti, si è svolta come di consueto nei giardini di uno dei locali protagonisti dell’Estate Romana, il Monk, e ha dato al pubblico la possibilità di incontrare gli autori della cinquina finale e di votare il proprio romanzo preferito.
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E lo sapete che la votazione dello dello Strega OFF (composta dal voto del pubblico insieme a quello di alcune riviste letterarie) contribuisce a eleggere il vincitore del Premio? Decisamente un gran cambiamento rispetto ai tempi in cui la serata veniva chiamata “l’Anti-strega”!
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I finalisti (Andrea Bajani, Edith Bruck, Giulia Caminito, Donatella Di Pietrantonio ed Emanuele Trevi) si sono prestati a una “chiaccherata letteraria” moderata da Simonetta Sciandivasci, che ci ha fatto conoscere meglio i libri in lizza. Il tutto mentre venivano serviti i “cocktail stregati”, rivisitazioni dei drink più in voga del momento con l’aggiunta del liquore Strega che sono ormai diventati il tratto distintivo della serata.
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Ma non basta, perché anche Strega OFF ha il suo premio, che quest’anno è stato vinto da Giulia Caminito, autrice di “L’acqua del lago non è mai dolce”, romanzo edito da Bompiani che riesce a raccontare il vuoto, lo spaesamento e il disincanto di una generazione sospesa nel limbo, quella dei trentenni di oggi. Sono gli anni duemila, l’adolescente Gaia e i suoi amici crescono in un mondo dal quale le grandi battaglie politiche e civili sono lontane, vicino c’è solo il piccolo cabotaggio degli oggetti posseduti o negati, dei primi sms, le acque immobili di un’esistenza priva di orizzonti.
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Giulia Caminito dà vita a un romanzo ancorato nella realtà e insieme percorso da un’inquietudine radicale, che fa di una scrittura essenziale e misurata, spigolosa e poetica l’ultimo baluardo contro i fantasmi che incombono. Il lago (quello di Bracciano) è uno specchio magico: sul fondo, insieme al presepe sommerso, vediamo la giovinezza, la sua ostinata sfida all’infelicità.