Non chiamatela “sedia”, lei è Will, ed è capace di sconfiggere la paura, parola di Pinda
PINDA è bella e ha un cuore d’oro. Ha la pelle scura e una voce calda. È una giovane stilista del Mali, che colora le passerelle di moda con uno stile e colori tutti africani. Quando parla sorride con la bocca e con gli occhi e poi ti dice: “io sono fortunata perché sono felice”.
Ed è davvero l’immagine della felicità Pinda Kida, seduta come su un trono sul palco del Concertone del primo maggio a Roma, sulla Willchair, l’icona di un nuovo futuro con la SM (ne hanno parlato tanti giornali).
The Willchair è una sedia di design realizzata dal designer Derek Castiglioni, con la collaborazione di un gruppo di giovani con SM a partire dal riciclo di una sedia a rotelle (wheelchair), con lei la trasformazione dell’oggetto diventa metafora di speranza e neologismo positivo per tanti giovani, racchiudendo in sé i progressi dell’innovazione terapeutica e della ricerca sulla Sclerosi Multipla.
Pinda, ti piace la sedia Will?
Sì che mi piace. Mi piace tanto il suo colore.
È forte, intenso, questo suo colore: quando è così caldo è sempre rassicurante, questa è una sedia che ti dice che non devi avere paura di una malattia come la SM, che si deve voler andare avanti, perché c’è sempre una via d’uscita.
Lo dico perché io questa malattia ce l’ho da 10 anni, e in questi anni ho imparato a conoscerla, ho capito come gestirla e affrontarla.
Vi dico che ci si può riuscire. Che parlarne, di questa malattia, aiuta.
Sono qui, su questo palco, all’interno di questo concerto, perché in questo mondo fatto di musica e di giovani, è giusto parlare di disabilità e di SM.
Non si deve mai aver paura di parlarne. Certe cose vanno dette a voce alta, guardando in faccia le nostre paure…. È così che il coraggio arriva.
La campagna di #scaccomatto di Novartis, il progetto della #willchair, #Aism, associazione della quale io sono volontaria, hanno lavorato per lanciare al mondo un messaggio forte: la SM non deve avere il poter di far vacillare i sogni dei giovani, che la ricerca è un paladino formidabile delle persone con SM, che il coraggio per sconfiggere la paura di una malattia come questa è dentro di noi.
Hai conosciuto Bugo, che seduto sulla Will, sul palco del concerto più grande e seguito di sempre, ha letto il messaggio dei giovani con SM, hai conosciuto da vicino artisti, cantati di fama…. Quale è la cosa che ti senti di dire di questa esperienza?
Che ho conosciuto Will! La mia Will. Vi dico che è stata un’emozione pazzesca. Questa è stata una giornata speciale e unica: io seduta su una sedia rotelle che è capace di sconfiggere la paura.
Beh, Willchair è il simbolo di questo cambiamento di prospettiva: è una grande sedia
L’iniziativa, promossa da Novartis in collaborazione con AISM nell’ambito della campagna Scacco Matto, è stata lanciata in anteprima al Concertone del Primo Maggio per sensibilizzare i giovani sulla Sclerosi Multipla e sulle nuove prospettive di una migliore qualità di vita grazie ai progressi della ricerca.
Vive e lavora a Genova, insieme ai suoi libri, dove svolge la propria attività di giornalista professionista e studiosa di storia della critica d’arte e Futurismo. Convive con la SM da 18 anni. Ama la scrittura e le parole, il figlio, la vita, la sua famiglia.
Al suo attivo molte pubblicazioni e monografie di storia dell’arte. Svolge la professione giornalistica con passione da oltre trent’anni, si muove tra la carta stampata, i nuovi media, la TV. Ama parlare delle persone, con la gente e sempre a vantaggio della cultura sociale che fa crescere e aprire occhi e cuore. “Le persone sono sempre scopo primo e ultimo della mia scelta professionale, come servizio agli altri. Senza riserve”.