Il Bacio di Klimt: oro liquido che ti entra dentro
È uno dei quadri più conosciuti della storia dell’arte. Si intitola il Bacio; è opera di Gustav Klimt: è uno tra i più bei quadri di tutti tempi.
L’ho conosciuto, il Bacio, soprattutto come icona della street art e della moda, copiato e celebrato in centomila modi (persino dal cinema).
Poi l’ho finalmente l’ho incontrato. Eravamo io e lui faccia a faccia: mi ha dato appuntamento all’Österreichische Galerie Belvedere di Vienna… e mi ha travolto.
La scena del quadro è nota a tutti; racconta l’emozione di un bacio che ti fa trattenere il respiro, che è sentimento pura estasi tra un uomo e una donna teneramente abbracciati.
Abbracciati e abbandonati in un gesto prezioso, più intenso della passione: contiene affetto, protezione reciproca, piacere, serenità infinita, tenerezza. È oro liquido che ti entra dentro.
Mi piace, poi, che la vera protagonista della scena sia la donna, unica figura che si vede in volto, appoggiata sulla spalla dell’amato con un’espressione che è estasi pura.
L’amore avvolge lui e lei con vesti preziose, li colloca su uno sfondo dorato, come quelli dei ritratti imperiali di un mosaico bizantino, quelli di Ravenna, che il pittore vide nel 1903.
Si trovano abbracciati su un prato fiorito ed emanano luce calda; è una luce che è capace di dare vita al quadro, proprio come fa la luce che danza sulle sfumature colorate di una murrina di vetro veneziano.
Klimt dipinse il Bacio a Vienna tra il 1907 e il 1908. Lo realizzò durante il suo “periodo aureo”, influenzato dal padre orafo e dai mosaici ammirati durante un viaggio in Italia, utilizzando per dipingere anche la foglia d’oro, elemento caratterizzante lo Stile Liberty dell’epoca.
L’identità dei due protagonisti del quadro è incerta. Si ipotizza che i due amanti rappresentati siano in realtà il pittore e una delle sue più celebri muse, la stilista Emilie Flöge, che fu rappresentata da Klimt anche in altri quadri, legati da un profondo sentimento d’amicizia per quasi trent’anni.
Buon bacio a tutti. E buon San Valentino
Vive e lavora a Genova, insieme ai suoi libri, dove svolge la propria attività di giornalista professionista e studiosa di storia della critica d’arte e Futurismo. Convive con la SM da 18 anni. Ama la scrittura e le parole, il figlio, la vita, la sua famiglia.
Al suo attivo molte pubblicazioni e monografie di storia dell’arte. Svolge la professione giornalistica con passione da oltre trent’anni, si muove tra la carta stampata, i nuovi media, la TV. Ama parlare delle persone, con la gente e sempre a vantaggio della cultura sociale che fa crescere e aprire occhi e cuore. “Le persone sono sempre scopo primo e ultimo della mia scelta professionale, come servizio agli altri. Senza riserve”.