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Libro della settimana: Dove sei stanotte di Alessandro Robecchi

Alessandro Robecchi è un giornalista, autore televisivo e scrittore molto bravo. Viene dalla scuola di Cuore, che per gli orfani di una stagione geniale della satira italiana – quorum ego – è una garanzia.

Fino ad ora della serie di Carlo Monterossi sono stati pubblicati 9 romanzi. Il consiglio è di leggerli tutti in sequenza: l’ho fatto a voce con amici e conoscenti ed ho creato degli addicted.

Qui parlo del secondo romanzo – Dove sei stanotte – perché è l’unico che mi era rimasto nella pila dei non letti e questo mi consente di tornare su uno scrittore che amo.

Protagonista, come detto, è Carlo Monterossi, ideatore e prima firma di una trasmissione trash di cui non va per nulla fiero. Coprotagonista è la Milano da copertina in attesa dell’Expo, e quella delle periferie, come il Corvetto, che non è solo un’uscita dalla tangenziale, ma un mondo pulsante e colorato dove l’immigrazione cerca una propria ragione sociale e dove una vecchia coppia di sudamericani ne catalizza la Resistencia. L’abbrivio: un giovane giapponese, sosia di un archistar atteso alla mostra di cui sopra, si intrufola ad una festa in casa del nostro autore televisivo. Monterossi la mattina successiva lo scopre addormentato sul divano. Ha una ferita alla testa. Sicuramente fugge da qualcuno e nasconde qualcosa: il ragazzo però non vuole dire cosa gli sia accaduto e soprattutto non vuole si chiami la polizia. Carlo Monterossi lo fa medicare e lo lascia in casa a riposare. Quando ritorna trova il giapponese cadavere in garage e il suo appartamento devastato da una perquisizione. Chi è stato, cosa cercava e perché? Monterossi capisce che qualsiasi cosa ci sia sotto a quel punto anche lui è in pericolo. Sceglie così di scomparire, attirando su di sè i sospetti della polizia. E si nasconde proprio in quella parte di mondo che non è in attesa dell’Expo e dove riuscirà a mettere insieme tutti i tasselli del giallo.