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Protagoniste: Sabrina Chiloiro,Guida Italiana nell’Endocrinologia Mondiale

Sabrina Chiloiro,Guida Italiana nell'Endocrinologia Mondiale

L’innovazione medica parla italiano grazie al lavoro di una dottoressa che sta rivoluzionando il trattamento dell’acromegalia: Sabrina Chiloiro, presso la Fondazione Policlinico Gemelli IRCCS, la cui ricerca ha portato alla creazione di un algoritmo che promette di guidare endocrinologi di tutto il mondo verso la migliore terapia post-chirurgica per questa rara malattia.

La Scoperta di Chiloiro

L’acromegalia, causata dalla produzione eccessiva dell’ormone della crescita (GH) da tumori ipofisari, colpisce pochi individui ma con impatti devastanti. Il nuovo algoritmo, frutto di uno studio su 67 pazienti, permette un orientamento rapido verso la terapia più adatta, potenzialmente riducendo anni di tentativi e migliorando significativamente la qualità della vita dei pazienti.

Cosa è l’Acromegalia?

L’acromegalia è una malattia endocrina rara ma grave, caratterizzata dalla produzione eccessiva dell’ormone della crescita (GH) a seguito di un tumore, spesso benigno, situato nella ghiandola pituitaria. Questo eccesso di GH provoca una crescita anormale delle ossa della faccia, delle mani e dei piedi, oltre a numerosi problemi sistemici come diabete, malattie cardiovascolari e articolari. I sintomi sono spesso insidiosi e progressivi, portando a un ritardo nella diagnosi che può variare dai 5 ai 10 anni. L’identificazione precoce e il trattamento sono cruciali per prevenire o mitigare gravi complicazioni a lungo termine.

Lo Studio e il Suo Impatto

Il recente studio pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism da Sabrina Chiloiro e il suo team (link: https://doi.org/10.1210/clinem/dgad673) intitolato “Il punteggio Acro-TIME multibiomarcatore predice la risposta degli fg-SRLs: Risultati preliminari di una coorte retrospettiva di acromegalia” rappresenta un significativo progresso nella comprensione e nel trattamento dell’acromegalia e guiderà gli endocrinologi di tutto il mondo alla migliore terapia per l’acromegalia, illustrando come il nuovo algoritmo sviluppato possa guidare i medici nella scelta della terapia più adatta post-chirurgica. Integrando fattori predittivi di risposta e resistenza alla terapia, tra cui biomarker del microambiente tumorale, il team di ricerca ha costruito un modello matematico che predice la probabilità di risposta di ciascun paziente alla terapia. Questo innovativo approccio promette di migliorare significativamente la gestione dei pazienti affetti da acromegalia, riducendo i tempi per arrivare a una terapia efficace e diminuendo il rischio di complicanze associate alla malattia.

L’idea e i Rsultati Ottenuti

“Nello studio – spiega la dottoressa Chiloiro – abbiamo integrato tutti i fattori predittivi di risposta e di resistenza alla terapia con analoghi convenzionali della somatostatina, finora noti e i più innovativi biomarker del microambiente tumorale, quali il profilo dell’infiltrato infiammatorio. In questo modo abbiamo costruito un modello matematico e un algoritmo, basato su parametri clinici, biochimici, molecolari e morfologici. Tramite il nomogramma derivante dal modello matematico è possibile identificare la probabilità per ciascun singolo paziente di ottenere una buona risposta alla terapia con analoghi convenzionali della somatostatina, integrando i tre fattori di resistenza identificati: l’elevato rapporto delle cellule immunitarie CD68+/CD8+, l’assente o scarsa espressione del sottotipo 2A del recettore della somatostatina e la presenza di un residuo tumorale post-operatorio macroscopicamente evidente.

Tramite questo strumento i pazienti a rischio di mancata risposta alla terapia di prima linea, con analoghi convenzionali della somatostatina potranno essere indirizzati precocemente ad una terapia di seconda linea, riducendo la durata di malattia non controllata, caratterizzata da elevati livelli plasmatici dell’ormone della crescita (GH) e dell’IGF-I. L’utilità di questo studio deriva anche dal fatto che tutti i parametri di resistenza che abbiamo individuato, sono facilmente acquisibili nel post-operatorio e questo ci permette di definire rapidamente il miglior approccio terapeutico per il nostro paziente, riducendo così la durata di malattia attiva. Va sottolineato infatti che la prolungata durata di malattia attiva, nel paziente acromegalico, è un fattore di rischio per la comparsa di comorbilità e complicanze sistemiche, di tipo metabolico (circa il 65% dei pazienti acromegalici è affetto da prediabete o diabete), cardio-vascolare, muscolo-scheletriche con aumentato rischio di fratture vertebrali da fragilità ed anche oncologiche: i pazienti con malattia acromegalica persistentemente attiva sono ad aumentato rischio di tumore della tiroide, della prostata, della mammella e di lesioni pre-cancerose, come polipi del colon. E dunque, ridurre la durata di malattia attiva, passando subito ad una terapia efficace, migliora l’outcome di questi pazienti e riduce il rischio di comparsa di complicanze.”

Oltre la Scienza: Un Modello di Bravura

La dottoressa Chiloiro, ricercatrice in Endocrinologia e dirigente medico, emerge non solo come scienziata di spicco ma come una figura femminile di ispirazione. Il suo impegno e la sua dedizione alla medicina rappresentano un faro di eccellenza e di speranza per tutti, specialmente per le giovani donne nel campo scientifico.
L’importanza di questo studio risiede non solo nell’innovazione scientifica ma anche nell’impatto che avrà sulla vita dei pazienti, offrendo una nuova speranza per un trattamento più rapido e mirato. Attraverso questa ricerca, la dottoressa Chiloiro e il suo team hanno dimostrato come l’ingegnosità e l’impegno possano portare a miglioramenti tangibili nel campo della salute globale, rafforzando il ruolo dell’Italia nella ricerca medica mondiale.

Impatto e Sviluppi Futuri

Questo studio rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro l’acromegalia. Introducendo fattori predittivi e biomarker innovativi, l’algoritmo di Chiloiro semplifica la decisione terapeutica, indirizzando verso trattamenti più efficaci e riducendo i rischi associati a una malattia prolungata.

La pubblicazione su Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism sottolinea l’importanza e la rilevanza internazionale di questo lavoro, promettendo di essere un riferimento per endocrinologi in tutto il mondo.

Un Percorso di Riconoscimenti

Con orgoglio e ammirazione, il mondo medico e la società osservano l’avanzare della scienza attraverso figure come la dottoressa Sabrina Chiloiro. Il suo lavoro non solo migliora la comprensione e il trattamento dell’acromegalia ma rappresenta un simbolo di eccellenza italiana nel panorama scientifico internazionale. Con ogni sua scoperta, ci avviciniamo a un futuro più sano e ispirato.

L’algoritmo sviluppato rappresenta una pietra miliare per la medicina personalizzata in endocrinologia. Il riconoscimento del lavoro di Chiloiro non si ferma alla pubblicazione scientifica: il prestigioso Grant intitolato ad Arrigo Recordati, vinto dalla dottoressa, testimonia l’eccellenza e l’innovazione del suo studio. Tale riconoscimento non solo onora la qualità della ricerca ma anche il potenziale di miglioramento concreto nella vita dei pazienti affetti da acromegalia.

Educazione e Sensibilizzazione: Un Impegno Continuo

La dottoressa Chiloiro e il team della Fondazione Policlinico Gemelli non si fermano alla ricerca. La sensibilizzazione e l’educazione giocano un ruolo cruciale nella diagnosi e nel trattamento dell’acromegalia. Per questo, sono previsti corsi e seminari per medici di base e specialisti, mirati a migliorare la conoscenza e la gestione delle malattie ipofisarie rare, tra cui l’acromegalia.

Un Modello per le Future Generazioni

L’impegno e il successo di Sabrina Chiloiro nell’ambito medico e scientifico ne fanno un modello non solo per le donne ma per tutti i giovani che aspirano a un futuro nella ricerca e nella medicina. La sua figura ispira determinazione, competenza e passione, qualità indispensabili per chi vuole lasciare un segno positivo nel mondo.

Verso un Futuro di Possibilità

L’articolo pubblicato su JCEM da Sabrina Chiloiro rappresenta un traguardo notevole nella ricerca endocrinologica mondiale. Un algoritmo ‘made in Italy’ che guiderà gli specialisti verso la migliore terapia per l’acromegalia è un esempio di come la ricerca, la passione e l’impegno possano tradursi in benefici concreti per la società. Celebrare e diffondere storie come quella della dottoressa Chiloiro significa non solo riconoscere l’eccellenza ma anche ispirare le future generazioni a perseguire la scienza per un mondo migliore.

La scienza avanza, e con essa, grazie a menti brillanti come quella di Sabrina Chiloiro, migliorano le prospettive di vita di molti.