Un temporale all’improvviso: scopri il fascino intramontabile de Les Parapluies di Renoir
Piove. Che pazzo questo marzo. E allora parliamo di ombrelli!
È conservato alla National Gallery di Londra. Si intitola Les Parapluies, (Gli ombrelli). Il quadro è famosissimo; è opera di Pierre-Auguste Renoir. Racconta un momento della vita contemporanea (e vivacissima) della sua Parigi, immortalata sotto al cielo piovoso. Dove una folla sorpresa dalla pioggia, cerca di ripararsi con gli ombrelli.
E come è ovvio che sia, quando un temporale arriva all’improvviso, accade di tutto. C’è chi si diverte, chi si arrabbia, chi cerca riparo. E chi cerca di combinare un incontro galante. La tela raffigura una madre vestita in modo elegante che rivolge il suo sguardo un po’ preoccupato, verso le sue due bambine che si stanno divertendo sotto la pioggia (da che mondo è mondo, è così che succede).
Dietro di lei un’altra donna guarda verso il cielo, sperando nella sua clemenza: è un dettaglio che indica che il temporale è appena iniziato.
Poi, in primo piano, sulla parte sinistra del dipinto, , c’è il personaggio femminile che occupa la maggior parte della tela: è una midinette – epiteto scherzoso dato a Parigi alle sartine e alle modiste. È raffigurata con il volto stanco, dopo una giornata lavorativa intensa: è intenta alzare il vestito per proteggerlo dal fango. Lei non ha l’ombrello; non ha neppure un cappello per coprirsi la testa dalla pioggia.
Ma ecco che dietro di lei – è giovane e carina – si avvicina un gentiluomo con la barba (belloccio e un po’ sfacciato), pronto ad offrirle un riparo dalla pioggia. Chissà come andrà a finire…
Divertente, vivace, moderna, è una scena movimentatissima. È un’istantanea che sembra essere scattata non nel 1881 ma nel 2024, soprattutto grazie alla maestria del Maestro, che compone e rappresenta la scena a zig-zag, offrendoci una quantità di punti di vista degli individui rappresentati, frontali, di profilo e di spalle.
Anche i colori, qui, raccontano storie. I blu appartengono agli abiti e per gli ombrelli. Mentre le tinte più chiare vengono attribuite con freschezza alle bambine e agli oggetti.
Una parte del quadro è dipinto con una pennellata veloce, leggera e frammentata. Un’altra, invece, usa gradazioni cromatiche molto sofisticate È uno tra i quadri più belli e intriganti di Renoir. Evviva la pioggia!
Vive e lavora a Genova, insieme ai suoi libri, dove svolge la propria attività di giornalista professionista e studiosa di storia della critica d’arte e Futurismo. Convive con la SM da 18 anni. Ama la scrittura e le parole, il figlio, la vita, la sua famiglia.
Al suo attivo molte pubblicazioni e monografie di storia dell’arte. Svolge la professione giornalistica con passione da oltre trent’anni, si muove tra la carta stampata, i nuovi media, la TV. Ama parlare delle persone, con la gente e sempre a vantaggio della cultura sociale che fa crescere e aprire occhi e cuore. “Le persone sono sempre scopo primo e ultimo della mia scelta professionale, come servizio agli altri. Senza riserve”.