Pink Society

Magazine per la crescita personale femminile

Libro della settimana: Favole da Incubo di Roberta Bruzzone ed Emanuela Valente – il lato oscuro delle storie d’amore

Favole da incubo 

Favole da incubo di Roberta Bruzzone ed Emanuela Valente è dedicato alle donne, affinché riconoscano i segnali del pericolo e trovino la forza di andarsene prima che sia troppo tardi.

Mie care Pink Ladies,
oggi la nostra rubrica si fa carico di un peso enorme, quello della violenza sulle donne. Lo facciamo con un libro necessario, crudo e senza sconti: Favole da incubo di Roberta Bruzzone ed Emanuela Valente.

Non è una lettura che consola, né che offre illusioni. È un viaggio nel dolore, nell’orrore, nelle dinamiche perverse che trasformano l’amore in un cappio, la casa in una trappola, i sogni in condanne a morte. Il sottotitolo è chiaro: “Dieci (più una) storie di femminicidi da raccontare per impedire che accadano ancora”.

Le favole distorte della realtà

Il libro rilegge le storie vere di donne uccise dalla violenza di chi diceva di amarle attraverso il filtro delle fiabe: Cappuccetto RossoBiancaneveLa Sirenetta diventano racconti di paura, di oppressione, di fine prematura. Ma qui il lupo non è un essere di fantasia: è il compagno, l’ex marito, il padre, il fidanzato. E non c’è nessuna fata madrina a salvare le vittime.

Il primo capitolo, ad esempio, si intitola Giulietta sotto le pietre e racconta la storia di Noemi Durini, sedici anni, assassinata nel 2017 dal fidanzato Lucio Marzo. Un amore giovane, fragile, malato, in cui Noemi credeva con tutta se stessa, convinta di poter salvare Lucio dalla sua stessa rabbia, dalla sua famiglia soffocante. Ma quell’amore l’ha condotta alla morte. Noemi è stata pugnalata e poi sepolta viva sotto un cumulo di pietre.

Ogni storia è un pugno allo stomaco.
Ogni nome è un’eco di cronaca nera che torna a farsi sentire.
E dietro ogni femminicidio si nasconde sempre la stessa dinamica: il possesso scambiato per affetto, il controllo per protezione, la violenza per amore.

La violenza è un problema culturale

Bruzzone e Valente non si limitano a raccontare. Analizzano. Mettono sotto accusa gli stereotipi, quelli che plasmano le donne fin da bambine. Perché le donne sono ancora educate a curare, a sacrificarsi, a sopportare, a credere che un uomo si possa salvare con la dolcezza e la pazienza.

E invece no. L’amore non redime chi è violento. Non basta amare di più per cambiare un carnefice. L’amore non può e non deve essere un campo di battaglia.

Un libro necessario, per tutti

Questo libro è un atto d’accusa, ma anche un appello. È dedicato alle donne, affinché riconoscano i segnali del pericolo e trovino la forza di andarsene prima che sia troppo tardi. Ma è anche dedicato agli uomini, perché comprendano che la violenza sulle donne non è una questione solo femminile, ma un problema di tutti.

Non è una lettura facile, ma è una lettura imprescindibile.
Vi stringo forte, al prossimo libro,
la vostra Ursula.