Pink Society

Magazine per la crescita personale femminile

Decriptaggio social: “That Girl” è (di nuovo) ovunque, ma ha ancora senso nel 2025?

Decriptaggio social: “That Girl” è (di nuovo) ovunque, ma ha ancora senso nel 2025?

Se hai Instagram, l’hai vista. Se hai TikTok, l’hai vista. Se non hai TikTok, probabilmente l’hai vista comunque. “That Girl” – letteralmente “quella ragazza” – è tornata in trend. Di nuovo. E no, non si tratta di una persona reale, ma di uno stile di vita.

Una ragazza che si sveglia all’alba, beve matcha latte, fa yoga sul terrazzo, scrive sul journal, mangia avocado toast con semi di chia e lavora da un laptop dorato circondata da candele profumate. Il tutto con una luce perfetta, una pelle perfetta, una vita perfetta.

Ma oggi, nel 2025, siamo sicure che sia ancora questo il nostro ideale?


👀 Cos’è (veramente) “That Girl”?

“That Girl” è nata su TikTok e Pinterest come aesthetic lifestyle, ovvero uno stile di vita visivamente e concettualmente attraente. È minimalista, ordinata, disciplinata. È l’incarnazione visiva del “self-improvement”.

Ma – spoiler – è anche un po’ ansiogena. Perché? Perché spesso impone uno standard altissimo (e irrealistico) di bellezza, produttività e salute.

Nel 2021 era aspirazionale. Nel 2023 è diventata meme. Nel 2025? È in evoluzione.


✨ Il ritorno (più inclusivo?) nel 2025

Oggi il trend sta cambiando pelle. Sì, ci sono ancora video patinati e abitudini da morning routine perfetta, ma qualcosa è diverso. Le nuove versioni di “That Girl” sono più reali, più ironiche, più relatable.

Esempi?

  • “That Girl” che si sveglia alle 8.30 (e non alle 5), ma lo fa per davvero.
  • “That Girl” con il pigiama sgualcito che fa journaling tra una riunione e l’altra.
  • “That Girl” che si concede il gelato dopo il workout, senza sensi di colpa.

Sta nascendo una nuova estetica: la soft girl produttiva ma umana. Non perfetta, ma presente.


🌈 I lati positivi del trend (se usato con intelligenza)

Va detto: il trend ha anche spunti interessanti.
Ecco cosa possiamo portarci a casa:

  • La voglia di prenderci cura di noi. Anche solo per 10 minuti al giorno.
  • L’importanza della routine. Ma costruita su misura, non copiata da altri.
  • Il potere delle piccole abitudini. Bere acqua, respirare, fare ordine mentale.
  • L’ispirazione visiva. Perché un po’ di bellezza intorno fa sempre bene.

⚠️ I rischi da evitare

Dall’altra parte della medaglia, attenzione a:

  • Idealizzare la produttività costante.
  • Sentirsi in colpa se non si fa tutto “alla perfezione”.
  • Confondere l’estetica con il benessere reale.

Ricorda: nessun video da 15 secondi racconta tutta la giornata di qualcuno. E dietro ogni “That Girl” c’è spesso una stanza in disordine tagliata fuori dall’inquadratura.


💬 In conclusione?

Essere “That Girl” non è (più) una gara. È solo un modo per rimettere a fuoco ciò che ci fa stare bene. Con ironia. Con gentilezza. Con una tazza di caffè anche se non è matcha.

💗 Vuoi provare anche tu? Parti da una cosa sola: una playlist, un piccolo rituale del mattino, una tisana buona. Il resto verrà da sé.