Libro della settimana: Lasciato Indietro di Dino Tropea, quando il dolore diventa voce
“Lasciato Indietro” di Dino Tropea (alias Phoenix) è molto più di un libro: è il racconto crudo, autentico e commovente di una vita attraversata da assenze, lutti, battaglie burocratiche e dolori profondi. Ma è anche — e soprattutto — una storia di rinascita. Un memoir potente e delicato che parla al cuore di tutte noi, donne in cerca di senso, coraggio e verità. Un inno alla resilienza, all’amore che cura e alla forza che si ritrova quando sembra persa. Da leggere e regalare, per ricordarci che no, non siamo mai davvero sole.
Care le mie lettrici di PinkSociety.it,
oggi non vi parlo di un romanzo, ma di una vita. Una vita vera, scritta con coraggio, cuore e quella rara trasparenza che ci fa fermare, riflettere e, diciamolo, anche commuovere. Il libro si chiama “Lasciato Indietro”, ed è firmato da Dino Tropea, che sceglie di raccontarsi con uno pseudonimo suggestivo: Phoenix, la Fenice. E già questo dice molto.
Tropea è stato un ufficiale militare, ha volato, ha amato, ha sofferto. E in questo racconto intenso ci regala le pagine di una vita che ha conosciuto la luce, ma anche il buio. Un bambino cresciuto senza padre, un uomo che ha costruito una famiglia, per poi ritrovarsi da solo. La paternità negata, la separazione dolorosa, l’allontanamento dalla figlia, le battaglie con la burocrazia e il senso di essere invisibile agli occhi di un sistema che spesso lascia indietro proprio chi ha più bisogno di essere ascoltato.
Ma Lasciato Indietro non è un libro triste. È un libro vero. E come ogni verità che si rispetti, sa farti piangere, ma anche sperare. Perché dentro questa narrazione c’è una forza che si rigenera, una voglia di ricominciare che sorprende. C’è Alice, l’amore arrivato tardi ma potente, c’è la dolcezza dei nuovi legami familiari, ci sono le figlie della compagna che lo accolgono con rispetto e affetto. E c’è soprattutto la consapevolezza che si può rinascere, anche dopo una sconfitta.
Ogni pagina è un atto d’amore verso chi si sente escluso, dimenticato, trascurato. Non solo nel privato — nei sentimenti, nella famiglia — ma anche nel sociale. Dino scrive con lucidità di burocrazia, sanità, scuola, giustizia: temi che di solito ci fanno sbuffare, ma che lui riesce a umanizzare con esempi concreti e toccanti. Perché, diciamolo, chi non si è mai sentita lasciata indietro almeno una volta nella vita?
E poi ci sono le donne. Marianna, la madre, figura monumentale. Onda, la figlia ribelle e sognante. Alice, compagna, cura, rinascita. Le donne in questo libro sono fari, porti, radici e ali. Dino le guarda con amore e rispetto, e questo, da lettrici, lo sentiamo subito.
Lasciato Indietro è per tutte noi. Per chi sta affrontando un dolore, una perdita, una trasformazione. Per chi si sente in una fase sospesa, per chi ha bisogno di speranza — ma non quella zuccherosa, quella concreta. È un libro che ci abbraccia mentre ci dice: “Non sei sola”.
E quindi leggetelo. Prendetevi il tempo per assaporarlo. E quando lo chiuderete, forse sentirete anche voi che, in qualche modo, quella Fenice che risorge dalle ceneri… ci assomiglia un po’.
Con affetto,
al prossimo libro
la vostra Ursula

Leggo libri, vedo gente, faccio cose.
Non credo nell’oroscopo ma lo leggo tutti i giorni.