Dinosauri da salotto
È stato venduto a Milano, per 300 mila euro, lo scheletro di un dinosauro risalente al Giurassico superiore. È piccolo, raro, quasi tascabile.
Non sappiamo chi lo esporrà. Forse un eccentrico studioso, patito di dinosauri che sceglierà di metterlo al centro del proprio salotto, vicino alla collezione dei vasi Ming ereditati dalla sua vecchia e cara zietta. Oppure un museo. Chissà.
Vero è che le ossa preziose di un dinosauro del Giurassico superiore sono state battute all’asta e vendute per trecentomila euro, proprio da una casa d’aste italiana. Come un quadro, un gioiello, un soprammobile.
Il lotto è stato battuto appena pochi giorni fa nella sede milanese della Casa d’aste Cambi, dopo una lunga battaglia a colpi di telefonate di alcuni collezionisti.
I responsabili della casa d’aste di Genova hanno riferito di avere venduto per 300 mila euro (180 mila euro base d’asta) lo scheletro di un dinosauro, l’Othnielosaurus, un esemplare eccezionale risalente al Giurassico superiore, circa 148-155 milioni di anni fa, conosciuto per pochissimi esemplari (deve il suo nome a Othniel Charles Marsh che lo scoprì nel 1877).
Chi si è aggiudicato l’esemplare di Othnielosaurus non ha voluto rivelare il suo nome: tutto è rigorosamente top secret ma tremendamente curioso.
Sembra persino un po’ triste. Ma neppure l’Othnielosaurus milanese ha un nome. Non ha neppure un soprannome. Ed è piccolo. È lungo circa 2 metri (6,6 piedi), pesa 10 chilogrammi.
È un dinosauro bipede con arti anteriori corti e arti posteriori lunghi e snelli; ha mani corte e larghe dotate di cinque dita corte e tozze, una testa piccola e dotata di piccoli denti a forma di foglia.
Sembra essere davvero il cuginetto (sconosciuto) del grande “Stan”, il T-REX da record, che fu venduto a New York da Christie’s per quasi trentadue milioni di dollari…
Ma credete a me. Il nostro è l’unico vero nanosauro da salotto, riesce persino a fare compagnia.
Vive e lavora a Genova, insieme ai suoi libri, dove svolge la propria attività di giornalista professionista e studiosa di storia della critica d’arte e Futurismo. Convive con la SM da 18 anni. Ama la scrittura e le parole, il figlio, la vita, la sua famiglia.
Al suo attivo molte pubblicazioni e monografie di storia dell’arte. Svolge la professione giornalistica con passione da oltre trent’anni, si muove tra la carta stampata, i nuovi media, la TV. Ama parlare delle persone, con la gente e sempre a vantaggio della cultura sociale che fa crescere e aprire occhi e cuore. “Le persone sono sempre scopo primo e ultimo della mia scelta professionale, come servizio agli altri. Senza riserve”.