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Pink Society

lo sguardo rosa sulla società

Pandora e il suo mito

John William Waterhouse, Pandora apre lo scrigno (1896)

Pandora: il mito del vaso che conteneva tutti i mali dell’umanità e che Pandora, troppo curiosa, ha aperto, contravvenendo a un preciso ordine del sig. Zeus, il padre degli dei, nientepopodimeno.

Curiosity killed the cat, si dice. Ma anche Adamo non ha ceduto alla curiosità assaggiando la famosa mela di Eva? Vogliamo parlare di Ulisse, allora?

Insomma, tutti parlano male di lei, di me, dimenticando che in fondo al vaso erano rimaste chiuse tutte le speranze dell’umanità e che sempre Pandora ha riaperto il vaso, dando la stura alle pie illusioni di cui siamo tutti felicemente vittime.

Pandora è stata la prima donna al mondo a non essere immortale: da dea è diventata donna, la Eva dei greci.

In greco antico Pandora significa “tutti i doni”: infatti, dopo che Efesto la ebbe impastata con acqua terra e fuoco, per festeggiare la nascita della pandorina tutti gli dei le fecero un dono: chi la bellezza, chi la virtù, l’abilità, la grazia, l’intelligenza, la furbizia. Una donna da pink society!

Forgiata col fuoco e non solo con il fango come la sua biblica amica Eva, Pandora ne è diventato il simbolo ed, essendo in fondo una buona diavola, ha deciso di andare in giro per il mondo per mostrare a tutti come si usa, ad amarlo perché ci scalda, perché illumina, perché è misterioso e bello, a proteggerlo perché non si spenga, ma a temerlo perché può bruciare, uccidere, distruggere.

Perché parlare male di Pandora, allora? È una benefattrice dell’umanità! E’ simbolo del nostro essere vivi, fragili, difettati, dispettosi, calunniatori, malvagi, ma anche speranzosi di vivere meglio, di scaldarci per sopravvivere, scaldarci di affetti, emozioni, bellezza, amore, sapendo che domani sarà un altro giorno.

Quindi, questa Pandora che vi racconta storie di donne attuali, divertenti, in tono scherzoso, con i suoi scritti ci dice che una speranza c’è sempre, ma che a giocare col fuoco ci si può scaldare o ci si può bruciare, dipende da chi lo usa e come lo si usa, se si sta alla giusta distanza e non si hanno cattive e doppie intenzioni.

Insomma, essendo Pandora un po’ pallosa, dietro le parole con cui intrattiene e diverte, ci infila un piccolo sermoncino. Dite che non si capiva: meglio! Così non vi annoiate!

Si dice di Pandora che è inafferrabile e difficile da circoscrivere, come il fuoco. Ora, decidetevi: pallosa o inafferrabile, i due concetti sono un po’ in contrasto. Ma voi mi capite: quante volte ci siamo sentite dire che siamo tutto e il contrario di tutto e non ci riconosciamo nella descrizione di noi che viene fatta dagli altri…

Pandora tenta di richiudere il vaso (che qui è una grande scatola), illustrazione del XIX secolo

Questa volta voglio essere inafferrabile, e come ex dea molto curiosa, per un po’ mi allontanerò dai miei personaggi, lasciandovi con la curiosità (siete curiosi anche voi, eh?) di cosa combinerà Annalisa e quali saranno le prossime storie delle sue “amiche”.

Ci rivedremo settimana prossima su Pinksociety: Pandora, come il fuoco, si rigenera, si sposta, si spenge, si riaccende.

Vado a curiosare un po’ in giro, poi mi troverete qui. Vi lascerò un po’ sulle spine sulle vicende di Tacco12, ma ve ne racconterò delle belle, la vita è piena di racconti in attesa di essere condivisi.

Con voi!