Natalie Portman in Italia per presentare la sua Mighty Thor, biondissima supereroina in Thor: Love and Thunder, al cinema
Captain Marvel, Ms Marvel, Wonder Woman, Vedova Nera, Jessica Jones, Scarlet Witch, sono solo alcuni dei nomi di supereroine degli universi Marvel e DC che si stanno, finalmente aggiungeremmo, affollando, tra serie TV e film tratti da fumetti.
Questa rinnovata presenza e rappresentazione del mondo femminile all’interno di prodotti un tempo a forte predominanza maschile, stanno sortendo e sortiranno un effetto sulle donne di oggi e di domani che finalmente sentiranno di potersi relazionare con un personaggio e avranno esempi di forza e costanza da seguire e imitare. Era già stata modello per molte ragazze che volevano fare le scienziate, Natalie Portman, quando, nel 2011, decideva di impersonare l’astrofisica Jane Foster, interesse amoroso del Thor di Chris Hemsworth nel primo capitolo della saga di film dedicati al Dio del Tuono.
Dal 6 luglio di quest’anno, al cinema, con il quarto titolo delle avventure di Thor, Love and Thunder diretto da Taika Waikiki, l’attrice e regista israeliana non si accontenta più di essere straordinaria per gli esseri umani ma passa nelle fila delle supereroine diventando Mighty Thor, unico essere umano in grado di sollevare, brandire e usare il Mjolnir, il famosissimo martello del Dio del Tuono.
(qui sotto il trailer ufficiale)
A Roma, in splendida forma e di giallo vestita, Natalie Portman presenta questa sua nuova veste doppia, sottolineando il valore di questa evoluzione, specialmente nel momento di riscatto che le donne stanno vivendo oggi: “È molto importante vedere come adesso le supereroine sono di più, anche se non basta ancora. Si sarebbe portati a dire che avere queste figure di donne come eroi abbia dell’incredibile ma invece non dovrebbe sorprenderci, perché questa dovrebbe essere la normalità. Vogliamo che si possano rapportare a questi personaggi per la loro personalità. Quando ero bambina c’era un solo riferimento per me nel panorama dei supereroi invece ora ce ne sono tante” dichiara. La Jane Foster di Natalie Portman non sarà poi la sola donna potente in Thor: Love and Thunder, anzi. Tessa Thompson tornerà infatti nel ruolo di Valchiria e combatterà assieme alla nostra Mighty Thor ed a Thor ( Chris Hemsworth) il villain di turno, Christian Bale nel ruolo di Gorr, il Macellatore di Dèi.
“In questo film ho anche il piacere di avere al mio fianco, il personaggio interpretato da Tessa Thompson e siamo una squadra al femminile. Questo è un messaggio importante anche per i giovani, i bambini, che devono potersi riconoscere in eroi e supereroi di qualunque genere” aggiunge Portman.
Nata dieci anni fa come semplice interesse amoroso di Thor e quindi astrofisica sì ma pur sempre “fidanzata di” Natalie Portman descrive felicemente l’arco del suo personaggio che ha acquistato sempre di più autonomia, distanziandosi, ancor prima di ricevere l’upgrade a supereroina, dalla pulzella in pericolo a cui la letteratura cinematografica e non solo, ci ha spesso abituati a vedere: “Devo dire che per me è stato un viaggio entusiasmante. Dieci anni fa, poter interpretare la parte di un astrofisica in un film di quelle dimensioni è stato straordinario, anche se il film non verteva su questo. Però, il fatto che ci sia stato questo personaggio, ha rappresentato una svolta, perché sappiamo che ancora adesso sono troppo poche le ragazze che scelgono di studiare le cosiddette discipline stem. È stato un dono fare un personaggio che fosse al tempo stesso astrofisica e supereroe”.
Ridendo poi, Portman decide di rivelare qualcosa di personale: “Aggiungo anche, a titolo personale, che quando stavamo girando questo film, ho festeggiato i miei 40 anni e trovo rivoluzionario il fatto che Taika e la Marvel abbiano avuto la fantasia di voler dare questo ruolo e potere ad una mamma di due bambini, ebrea, quarantenne, alta 1.60 cm che si trasforma in una supereroina bionda. Devo dire di essere stata particolarmente contenta”. Chi ormai segue le gesta di tutti gli Avengers e tutti i capitoli del famoso Marvel Cinematic Universe (MCU), l’universo di supereroi Marvel tratto dai fumetti, giunto a ciò che gli addetti ai lavori chiamano la fase 4, sa che questi personaggi non sono solo superumani ma anche modelli di forza e debolezza, di superamento del dolore, di sfide da affrontare. La Jane Foster della Portman in questo è maestra nel dimostrare che anche la fragilità può essere sintomo di forza. Ne parla la stessa attrice, elogiando il suo personaggio: “Personalmente trovo difficile rapportarmi con figure così dure e sempre così toste in ogni momento. Ammiro chi ha queste qualità ma non è una cosa che mi appartiene. Jane invece è più vera e anche più femminista se vogliamo, perchè è una donna che ha paure, dubbi, sfide a cui far fronte e debolezze ma al tempo stesso è potente, dura, tosta e questo mi piace”.
A fine incontro con la stampa, Natalie Portman abbandona la sua Jane Foster e Mighty Thor per raccontare qualcosa in più della sua attività da regista che ha intenzione di tornare a intraprendere: “Spero di riuscire a tornare alla regia. Ho voglia di nuove sfide, questo è indubbio – spiega. Voglio continuare a poter esplorare diverse modalità di espressione come nel caso della regia. Sto già ovviamente lavorando su un progetto che è Lady in the lake, una serie Apple TV e questo è un modo diverso di utilizzare la mia voce perché per 30 anni, tutto sommato, ho fatto sempre la stessa cosa, sono stata l’acqua in un contenitore. Io ora vorrei essere colei che crea il contenitore”.
Ci sono l’Italia e le sue autrici tra i riferimenti per l’attrice che ha ben chiaro in mente cosa vorrebbe narrare nelle sue future opere: “A me interessa l’esperienza, il punto di vista delle donne. In tal senso sono stata influenzata da scrittrici italiane come Natalia Ginzburg e Elena Ferrante e mi interessa la prospettiva che hanno. Scrittrici come queste per me hanno rappresentato un momento di rivelazione”. Cosa dobbiamo aspettarci infine, da Thor:Love and Thunder in quanto a temi trattati e metafore da esplorare? Risponde Natalie Portman senza indugio, invogliando la visione: “Taika Waikiki in questo film ci tiene molto ad esplorare l’amore in tutte le sue forme e questo diciamo è ciò che credo sia la cosa più bella per tutti noi. L’amore , ripeto, in tutte le sue forme, quello romantico, tra amici, tra genitori e figli, per il lavoro, per se stessi, sono il modo per dare senso alla propria esistenza”. Per avere il quadro completo sull’evoluzione della Jane Foster di Natalie Portman consigliamo, prima di Love and Thunder, una pre-visione su Disney+ dei capitoli precedenti.
Napoletana trapiantata a Roma nel 2006, dopo un inizio da programmatore di rassegne cinematografiche, si dedica al giornalismo di cinema, prima per una radio internazionale, poi in TV come critico cinematografico e su riviste e magazine specializzati. Dalla maternità in poi si dedica anche a scrivere delle infinite sfumature dell’essere donna e mamma. Nel tempo libero che riesce a trovare, si dedica all’altra sua grande passione: cantare con Le Mani Avanti, un coro a cappella di 30 elementi.