Comunicatio Manifesta. Giovani contro la violenza di genere
Parte la campagna social contro la discriminazione e la violenza di genere realizzata insieme agli studenti di 4 scuole di altrettante città con l’utilizzo di diverse forme di linguaggio artistico e l’applicazione di nuove tecnologie
Si presenta a Roma nella Casa Internazionale delle Donne di Roma, la nuova Campagna “Comunicatio Manifesta. Giovani contro la violenza di genere” di BEAWARENOW, l’Associazione che è tesa a combattere la disuguaglianza di genere grazie all’utilizzo di differenti linguaggi e discipline artistiche, nuove tecnologie con un approccio partecipativo.
Una Campagna che ha coinvolto, durante l’anno scolastico 2021-22, gli studenti degli istituti superiori di 4 città pilota, in altrettante regioni, e che è tesa ad essere un antidoto contro gli stereotipi i modi e le tendenze proprie della violenza di genere. In particolare, le scuole coinvolte sono state: la quarta e la quinta dell’Istituto Tecnico Industriale Renato Cartesio di Cinisello Balsamo (MI), la quarta e la quinta dell’Istituto Tecnico Industriale Statale Amedeo Avogadro di Torino, la IV dell’Istituto d’Istruzione Superiore Cellini Tornabuoni di Firenze e la terza classe dell’Istituto Tecnico Luigi Einaudi di Roma.
All’evento romano, al quale partecipano i rappresentanti degli studenti e delle studentesse delle 4 scuole coinvolte, si è allestita una Mostra a cura di Janine von Thungen – scultrice e socio fondatore di BEAWARENOW – composta a due sculture bianche di corpi femminili, alte 2,30 metri, senza né testa né piedi. Grandi ‘canvas’ al femminile sulle quale sono proiettati le immagini scelte dai ragazzi durante i Laboratori. Regula Burelle, svizzera francese e appassionata d’arte, ha ‘abbracciato’ il progetto di BEAWARENOW, non solo sostenendolo, ma anche permettendo la realizzazione del taglio 3 D in polistirolo a Parigi delle 2 sculture. Il video della Campagna Comunicatio Manifesta, realizzato insieme ai ragazzi e alle ragazze delle scuole coinvolte, sarà lanciato alle ore 12:00 online, proseguendo la sua diffusione sui social dell’Associazione.
Il Progetto e la Campagna, tra l’altro, sono stati supportati da Banca d’Italia, Fondazione Cariplo, Fondazione CRT (Cassa di Risparmio di Torino).
“L’arte ha sempre avuto una fascinazione complessa e profonda per il corpo femminile, ma in questi anni il panorama della creatività deve confrontarsi con una società schizofrenica: da una parte si afferma il body positive e movimenti come Non una di meno, dall’altra imperversa una comunicazione che esalta modelli di perfezione fisica improbabili e l’universo dei social si caratterizza come il terreno della manipolazione digitale e dell’esibizione. Il corpo femminile è un terreno di scontro. Il luogo di un impatto – a volte drammatico – fra visioni diverse e inconciliabili. È un tema fondamentale per capire come evolve la nostra società.” Ha messo in evidenza Janine von thungen, artista e co fondatrice di BEAWARENOW.
Tutti gli studenti hanno partecipato ai Laboratori più formali come quello Socio-Culturale per il quale ci si è avvalsi delle operatrici della Cooperativa Befree che supportano le donne vittime di violenza, con loro si è affrontato il tema degli stereotipi e delle discriminazioni, utilizzando i giochi di ruolo e chiedendo, agli studenti e alle studentesse, di indicare due parole per “uomo” e due per “donna”. A seguito della visione del video “L’uomo derubato”, che ribalta gli stereotipi, si sono soffermati su come la violenza di genere sia un fenomeno strutturale e, in particolare, hanno analizzato su cosa si intenda con genere, come si esplichino le discriminazioni e la narrazione della violenza.
Il Laboratorio di Diritto Internazionale è stato condotto da alcuni docenti universitari e professionisti del settore. Nell’introdurre la Convenzione di Istanbul hanno suscitato l’attenzione dei ragazzi e delle ragazze sulla scelta della Lego di produrre giocattoli gender neutrali e posto la questione se gli Stati siano obbligati ad avviare campagne di sensibilizzazione, che incentivino ed adottino delle policy gender sensitive e, allo stesso tempo, debbano inserire nei curricula scolastici alcune lezioni sulla sensibilità di genere.
Tra i Laboratori creativi vi è stato quello di Regia tenuto da Alberto Guerri – formatore, fotografo e grafico al Centro sperimentale di cinematografia – che ha dato la possibilità di conoscere al meglio gli strumenti necessari per realizzare dei video per le interviste e per il backstage, che fossero utili per la Campagna di informazione e sensibilizzazione contro la violenza di genere, grazie all’impiego sia degli strumenti tecnologici, che tutti i ragazzi e le ragazze in genere utilizzano come gli smarthphone, le videocamere e le fotocamere, che di quelli forniti dall’Associazione, in questo caso microfoni lavalier e ciack; il gruppo dei partecipanti al laboratorio sono stati suddivisi in mini troupe e a ciascuno è stato assegnato un compito ed un ruolo diverso.
Il laboratorio di Movimento corporeo è stato gestito dall’Associazione Tadan e tenuto da Teresa Farella – danzatrice performer, Danzamovimentoterapeuta METODO DMT-ER© socia APID, dottoressa in scienze dell’educazione, regista e coreografa – ha messo al centro del lavoro il corpo e grazie all’esperienza pratica sul gesto e sul movimento gli studenti e le studentesse hanno potuto prendere coscienza del proprio essere come contenitore di vissuti, di emozioni e come strumento di comunicazione.
Altrettanto interessante il Laboratorio di Comunicazione Sociale del quale è stata responsabile Giulia Smerilli, social media specialist, che ha messo in evidenza come la comunicazione digitale abbia una valenza ed un peso nell’informazione molto importante e, allo stesso tempo, ha sottolineato la sua pericolosità. Soprattutto ha fatto comprendere quali siano i passaggi chiave che conseguano la realizzazione di una Campagna di comunicazione ‘social’ coerente ed integrata, mettendo una particolare attenzione al copywriting e al visual.
Due i Laboratori che sono stati realizzati solo in alcune scuole: in quelle Firenze e di Roma, dove si sono tenuti il Laboratorio di Musica condotto da Massimo Nunzi – compositore, trombettista e musicologo italiano – insieme a Francesco Forni – compositore, chitarrista e cantante – che aveva lo scopo di suscitare il desiderio, da parte degli studenti e delle studentesse, di esprimersi mettendo in evidenza la loro capacità di affrontare le situazioni proposte, il tutto in una in chiave musicale. Ne è scaturito un ‘risultato musicale’, brani, nati dallo sforzo individuale dei ragazzi e delle ragazze e della loro volontà di mettersi in gioco e che fanno parte della colonna musicale della Campagna.
Mentre a Torino Massimo Polello – calligrafo professionista – ha tenuto il Laboratorio Social lettering, che ha prodotto 5 loghi: 4 delle singole scuole ed uno per il titolo della Campagna ‘Comunicatio manifesta’. Tutti i partecipanti hanno lavorato, con una grafica detta Script, ad un lettering design anni ‘50/60. Ogni classe ha elaborato i loghi a mano con il supporto dei modelli di lettering, esprimendo al meglio la propria creatività e migliorando ciascuno la percezione delle proprie capacità.
Al termine di tutti gli incontri gli studenti e le studentesse hanno caricato su un drive dedicato le loro video interviste ed ogni risultato frutto del lavoro svolto all’interno dei diversi Laboratori come: i video delle coreografie realizzate con la formatrice, i brani musicali realizzati con i musicisti, oggetto della Campagna social Comunicatio Manifesta.
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