Libro della settimana: sotto l’ombrellone con un delitto con “Come una pecora su uno scoglio” di Alessio Tanzi
Tra colpi di scena e riflessioni intime, Come una pecora su uno scoglio è molto più di un noir. È un viaggio nella psiche umana, tra sensi di colpa e memorie distorte. Il romanzo d’esordio dell’avvocato penalista Alessio Tanzi ci regala un protagonista indimenticabile e un’indagine che è prima di tutto interiore. Perfetto per chi ama le letture che lasciano il segno – anche sotto l’ombrellone.
Care le mie lettrici di PinkSociety.it,
questa settimana vi porto un noir insolito, di quelli che iniziano con un delitto e finiscono… dentro di voi. Parlo di Come una pecora su uno scoglio, romanzo d’esordio di Alessio Tanzi, avvocato penalista romano che ha fatto il salto dalla toga alla pagina scritta con un’opera intensa, visionaria, perfetta da leggere in spiaggia, con il rumore del mare a far da contrappunto ai colpi di scena.
Sei morti la notte di Natale. Un avvocato smarrito nei propri ricordi. Un’indagine che attraversa la mente.
Impossibile non lasciarsi catturare già dall’incipit: la famiglia Spalla viene sterminata con sette colpi di pistola. Un’unica luce si accende in quel momento: quella della casa di Fermo Trimani, avvocato solitario e tormentato da un disturbo della memoria. Trimani non ricorda, ma qualcosa dentro di lui si muove. È l’inizio di un’indagine che è prima di tutto interiore, un viaggio tra ricordi, sensi di colpa, frammenti di verità che tagliano come vetro.
Tanzi ci regala un protagonista decadente e affascinante, una figura spezzata che cerca di rimettere insieme i pezzi del proprio io mentre tutto intorno implode. Il noir qui si fa psicologico, filosofico, quasi lirico. Le atmosfere sono rarefatte, a tratti oniriche, e il linguaggio è cesellato con una cura che sorprende, soprattutto per un esordio.
“La memoria non dimentica: si nasconde.”
Questa frase è la chiave di volta dell’intero romanzo. Tanzi scava nella psiche del suo personaggio come un chirurgo della parola, e ci obbliga a chiederci: quanto possiamo fidarci dei nostri ricordi? E quanto di ciò che crediamo vero è solo una versione educata della nostra follia?
Tra delitti, interni borghesi e bagliori di umanità perduta, Come una pecora su uno scoglio è un libro che sfida le certezze e accompagna il lettore in un’indagine dove ogni pista porta dentro l’anima. E se pensate che la narrativa d’autore e i polizieschi non possano andare d’accordo… be’, preparatevi a ricredervi.
Il romanzo è stato presentato nell’ambito della rassegna Roma legge d’estate, ideata da Il blog di Sabrina con il Gruppo editoriale Di Leandro & Partners: una bellissima iniziativa che dà spazio ai nuovi autori e alla letteratura che osa.
Un noir per chi ama i libri che lasciano il segno. E che, una volta chiusi, continuano a pulsare dentro di noi.
Con un abbraccio,
al prossimo libro,
la vostra Ursula 💕

Leggo libri, vedo gente, faccio cose.
Non credo nell’oroscopo ma lo leggo tutti i giorni.