Giornata Mondiale del Cervello: 13 piccole abitudini che fanno bene al cervello, a ogni età

Il 22 luglio si celebra il World Brain Day, una giornata internazionale dedicata alla salute del cervello e alla prevenzione dei disturbi neurologici. Promossa dalla World Federation of Neurology, l’iniziativa nasce per ricordarci che la salute cerebrale è un bene prezioso, da coltivare ogni giorno e in ogni fase della vita.
Cervello in forma: non è mai troppo presto (né troppo tardi)
Il tema di quest’anno, “Brain Health for All Ages”, è un invito a prenderci cura del nostro cervello lungo tutto l’arco della vita: dall’infanzia alla menopausa, dall’età adulta fino alla terza età.
Sì, perché il nostro cervello non è un organo “statico”: cambia, cresce, si adatta. È plastico, come dicono i neurologi. E questo significa che possiamo influenzarne la salute con le nostre abitudini quotidiane.
Secondo l’OMS, oltre 3 miliardi di persone nel mondo convivono con malattie neurologiche: parliamo di demenza, Alzheimer, epilessia, ictus, ma anche di disturbi meno gravi (ma comunque impattanti) come la brain fog, la nebbia mentale. Molti di questi disturbi si possono prevenire o ritardare adottando uno stile di vita sano, a partire dalla cura del sonno, dall’attività fisica, dell’alimentazione e delle relazioni sociali.
13 piccole abitudini che fanno bene al cervello
Ho sempre sostenuto che la prevenzione si fa con i piccoli gesti, ripetuti ogni giorno con costanza. Ecco allora una lista semplice e pratica di attività che puoi iniziare oggi stesso:
🧠 Allenamenti (anche) mentali:
- Impara una parola nuova al giorno e usala in una frase. Stimola la memoria e migliora il linguaggio.
- Fai un rompicapo o un puzzle logico (anche solo Wordle sul tuo smartphone o un Sudoku al giorno).
- Leggi un articolo e spiegalo a qualcuno: trasmettere oralmente aiuta a fissare meglio ciò che impariamo.
- Richiama ricordi in “modalità sprint”: imposta un timer e prova a elencare il maggior numero possibile di frutti, città o animali.
🧘♀️ Movimento, ma con consapevolezza:
- Prova a stare in equilibrio su una gamba sola per 30 secondi (poi cambia). Aiuta coordinazione e concentrazione.
- Muoviti dolcemente: bastano esercizi leggeri come lo yoga o torsioni spinali con respiri profondi.
- Fai una passeggiata nella natura o, se non puoi uscire, osserva immagini rilassanti di foreste.
- Cambia percorso per andare al lavoro: spezza la routine e stimola nuovi collegamenti neuronali.
❤️ Emozioni, relazioni e consapevolezza:
- Chiama un’amica: le connessioni sociali riducono il rischio di declino cognitivo.
- Pratica gratitudine: pensa ogni giorno a 3 cose belle della tua vita.
- Respira consapevolmente per 5 minuti al giorno: riduce lo stress e favorisce la chiarezza mentale.
- Coinvolgi tutti i sensi: cucina usando erbe mai provate, esplora nuove ricette, assapora ogni dettaglio.
- Fermati a riflettere sul tuo scopo: anche solo 5 minuti per riconnetterti con ciò che conta davvero per te.

A ogni età, una priorità
- Durante l’infanzia e l’adolescenza, è importante offrire stimoli cognitivi e un’alimentazione varia, ricca di acidi grassi buoni e vitamine del gruppo B.
- In età adulta, bisogna combattere lo stress cronico, dormire bene e continuare ad apprendere.
- Dalla menopausa in poi, assumono ancora più valore le relazioni, il movimento dolce e la protezione dalle malattie neurodegenerative.
Ricorda: non è mai troppo tardi per iniziare, e ogni gesto conta.
In conclusione…
Il nostro cervello è un alleato straordinario, capace di imparare, emozionarsi, creare, amare. Ma ha bisogno di cura, gentilezza e attenzione.
In questa Giornata Mondiale del Cervello, regaliamoci un momento di riflessione e iniziamo una piccola rivoluzione silenziosa: prendiamoci cura del nostro cervello ogni giorno, con gesti semplici e consapevoli.

Sono una blogger e mamma ossessionata (in senso buono) dall’organizzazione e dal decluttering, schietta, che trova un buon motivo per ridere ogni giorno e che ama le serie poliziesche.
Vivo a pochi minuti da una grande città del nord Italia e il mio balcone (così dicono) somiglia ad una giungla tropicale