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Quando il cuore si spezza: dalla vita quotidiana alla scienza che guarisce

sindrome del cuore infranto, o sindrome di Takotsubo

Tutte noi conosciamo quella sensazione

Chiunque, almeno una volta nella vita, ha provato cosa significhi avere il cuore spezzato.
Un amore che finisce, la perdita di una persona cara, un cambiamento improvviso che ci sradica dalle nostre certezze: sono esperienze comuni, universali, che lasciano dentro di noi un vuoto difficile da colmare.

Di solito, con il tempo e con il sostegno delle persone giuste, il cuore “guarisce” e ritrova il suo ritmo. Ma non sempre è così. A volte quel dolore si trasforma in una condizione clinica vera e propria, chiamata sindrome del cuore infranto, o sindrome di Takotsubo.

Il cuore spezzato: una sofferenza reale

Questa sindrome colpisce soprattutto le donne, in particolare intorno ai 60-70 anni, e spesso dopo eventi emotivi o fisici molto intensi.
I sintomi assomigliano a quelli di un infarto: dolore toracico, respiro corto, stanchezza. In realtà, il cuore si indebolisce e cambia forma, assumendo l’aspetto del takotsubo, un vaso giapponese usato per la pesca del polpo.

Non è solo una metafora poetica: la Takotsubo può ridurre la qualità della vita e persino aumentare il rischio di morte precoce.


La ricerca che accende una nuova speranza

A fine agosto 2025, al congresso dell’European Society of Cardiology di Madrid, un team della University of Aberdeen ha presentato il primo studio clinico randomizzato che punta a trattare questa sindrome.

Lo studio ha coinvolto 76 pazienti (91% donne, età media 66 anni), divisi in tre gruppi:

  • cure standard,
  • psicoterapia cognitivo-comportamentale (CBT),
  • programma di esercizio fisico supervisionato.

I risultati: cuore e mente più forti

  • Esercizio fisico (12 settimane)
    • Distanza percorsa in 6 minuti: da 457 m a 528 m
    • VO₂ max aumentato del 18 %
  • Psicoterapia (CBT) (12 sedute)
    • Distanza percorsa in 6 minuti: da 402 m a 458 m
    • VO₂ max aumentato del 15 %

Entrambi i gruppi hanno mostrato un miglioramento significativo della capacità del cuore di produrre e usare energia, risultato non osservato nel gruppo con cure standard.


La connessione mente-cuore

Questi risultati confermano l’esistenza di un vero asse cervello-cuore: ciò che accade nella nostra mente influenza direttamente il benessere del cuore.
Prendersi cura della salute emotiva attraverso la psicoterapia o della salute fisica attraverso l’attività motoria diventa quindi un modo concreto per guarire davvero da una sindrome che finora non aveva cure specifiche.

Come ha spiegato il dott. David Gamble, autore principale della ricerca: “Sia CBT che esercizio fisico sono interventi accessibili e a basso costo, che possono davvero fare la differenza nel percorso di recupero”.

Perché è importante per le donne

  • La sindrome di Takotsubo colpisce soprattutto il sesso femminile.
  • Esercizio e psicoterapia sono strumenti alla portata di tutte, da personalizzare in base alle proprie condizioni.
  • Affrontare questa malattia significa anche riprendersi la propria vita, passo dopo passo, con dolcezza e consapevolezza.

Guardando avanti

Serviranno ulteriori studi per capire se questi approcci possano ridurre la mortalità e migliorare la qualità di vita nel lungo termine. Ma l’idea che “cuore e mente” possano essere curati insieme apre una prospettiva nuova, che unisce scienza e umanità.

Cosa puoi fare tu

Se ti riconosci in alcuni sintomi o vuoi proteggere il tuo cuore — anche metaforicamente — ecco alcuni piccoli passi utili:

  1. Parla con il tuo medico se hai avuto dolori toracici o sintomi sospetti, soprattutto dopo un forte stress.
  2. Introduci movimento dolce e regolare, come camminate, yoga o nuoto leggero, con il via libera del cardiologo.
  3. Considera un percorso di supporto psicologico, come la CBT, che può aiutarti a gestire stress ed emozioni intense.
  4. Coltiva reti di sostegno: amiche, famiglia, gruppi di condivisione. Non affrontare il dolore da sola.
  5. Ascolta i segnali del corpo: non sottovalutare la stanchezza, il fiato corto o l’affaticamento emotivo.

Bibliografia

  • Exercise and therapy can mend a broken heart, study suggests, The Guardian (30 agosto 2025)
  • How to cure a broken heart? The science behind why grief can be fatal, The Times (29 agosto 2025)
  • Talking therapy boosts recovery from ‘broken heart’ syndrome, British Heart Foundation (29 agosto 2025)