Isabel Russinova, drammaturga e attrice in difesa del femminile
Isabel Russinova è un’artista dalla vita piena e costellata di successi.
Nata a Sofia e cresciuta a Trieste, di madre Bulgara e padre Istriano, ha conseguito la maturità classica ed è doctor of art and theatre Università of Northwest, American International open University, è Accademica Tiberina e promotrice della Cultura Slava, nominata dal Ministero della Cultura della Repubblica di Bulgaria, è stata premiata alla Camera dei Deputati con il ”Gran Premio Internazionale di Venezia” per le attività artistiche, ha diretto il Teatro di tradizione Alfonso Rendano di Cosenza, ha condotto per RAI molti programmi televisivi di successo, ha interpretato più di 40 film e altrettante pieces teatrali diretta da molti tra i più importanti registi nei più prestigiosi teatri e circuiti nazionali ed internazionali.
Come sceneggiatrice (allieva di Luciano Vincenzoni, script doctor tra i più stimati del cinema), ha firmato molte sceneggiature (Ma Shamal, Assassini per caso, L’ultimo re, A due passi dal cielo, L’incredibile storia della signora del terzo piano, La dove continua il mare, ed altre…) come drammaturga tanti testi teatrali di successo, come scrittrice ha pubblicato per Rai Eri, collana 100 minuti junior, per Pellegrini Editore e oggi è autrice Armando Curcio Editore e per la stessa casa editrice è ideatrice e co-curatrice della collana teatrale di drammaturgia contemporanea Il volo di Calliope. Dal 2020 è ideatrice e conduttrice del podcast d’intrattenimento culturale “Ether, il quinto elemento” da omonimo Canale youtube. Dal 2013 è Testimonial ufficiale di Amnesty International e cosi ha dichiarato il presidente di Amnesty International Italia Antonio Marchesi “Siamo lieti che Isabel Russinova abbia deciso di affiancare con il suo impegno artistico e la sua sensibilità le nostre campagne in difesa dei diritti umani”. Dal 2015 è corrispondente onorario del MACTT ( Mediterranean Academy of Culture Tourism and Trade).
Isabel Russinova nel suo percorso artistico e professionale ha voluto affinare la propria esperienza e creatività dedicandosi soprattutto alla ricerca di personaggi, storie e tematiche rivolte alla memoria, al femminile e ai diritti umani, sia come drammaturga, scrittrice e sceneggiatrice che attrice. Come direttore artistico ha sempre cercato di costruire collaborazioni e relazioni tra teatri e università, accademie e conservatori in ambito sia nazionale che internazionale per dare vita a importanti momenti culturali e sociali volti a dare più energia e coraggio alla cultura come bellezza universale, che sostiene essere : “unico grande patrimonio dell’umanità”. Il suo percorso di artista ha spaziato dalla moda alla televisione, dal cinema al teatro, nel 1998 con il suo compagno Rodolfo Martinelli Carraresi ha deciso di fondare Ars Millennia production come strumento per realizzare e valorizzare progetti ed eventi trattando tematiche che guardano al sociale, al femminile, alla memoria, alla storia da divulgare attraverso le arti. Oggi Ars Millennia Production è tra le società indipendenti più interessanti nel panorama italiano. Il suo impegno sia come attrice che drammaturga in particolare si è poi indirizzato alle tematiche del femminile e oggi la sua passione e dedizione l’hanno portata ed essere considerata tra le personalità più attive per la difesa della donna. Dal 2020 è parte del coordinamento per la cultura degli Stati Generali delle donne. E’ ideatrice e direttore artistico di diverse iniziative ricorrenti culturali tematiche al femminile come, ad esempio tra le altre, dal 2018 la rassegna LEI ,(legalità, eguaglianza, identità) in scena a Trieste, la rassegna ALMAS appuntamento presso alla Casa Internazionale delle Donne a Roma dedicato al mecenatismo al femminile.
Isabel, quando e come inizia il suo impegno rivolto al femminile ?
Sono cresciuta in un ambiente dove il rispetto verso l’altro aveva un’ importanza assoluta, era considerato sinonimo di civiltà, base primaria per una buona vita, come l‘ importanza dell’armonia tra femminile e maschile, della conoscenza e della memoria, questi gli insegnamenti che hanno accompagnato la mia infanzia e credo derivano dal fatto che io sia il risultato di una famiglia dove hanno convissuto differenti culture, dove si parlavano lingue diverse e si professavano più religioni. Quando mi sono resa conto che ciò che per me era normalità, ma per troppe persone invece era incomprensibile o peggio inammissibile, ho maturato la volontà di impegnarmi per stimolare riflessioni su tematiche rivolte al femminile, al rispetto del diverso, alla conoscenza alla memoria e così Il mio percorso di artista si è indirizzato allo studio, all’approfondimento e creazione di progetti rivolti a sviluppare queste tematiche. Sono fortemente convinta che l’arte sia uno strumento basilare per divulgare e sensibilizzare il prossimo in questa direzione. Ho scritto e portato in scena molti testi che animano figure femminili della storia riportando alla luce anche gli aspetti che fino ad allora erano stati nascosti o non valorizzati; ne cito alcune: Olympe de Gouges eroina e vittima della rivoluzione Francese, Leonora Fonseca Pimentel, simbolo della rivoluzione Napoletana, Tanaquilla, la nobile etrusca che divenne la prima regina di Roma, Luisa de Medici grande mecenate come Isabella d Este e ancora l’imperatrice Maria Theresa d’Austria, grande politica e innovatrice, la scienziata e ambientalista Eva Mameli Calvino. Sono molto soddisfatta di questo lavora sia perché nutre continuamente la mia sete di conoscenza, sia perché sento l’interesse e l’entusiasmo del pubblico nelle presenze e negli applausi a fine recita e negli attestati di approvazione. Ho da poco portato in scena Penthesilea, una mia riscrittura del mito della regina delle amazzoni, a causa delle restrizione volute dalla pandemia la messa in scena live e stata dirottata in tv (su tele 4, una delle prime emittenti del triveneto) e in streaming, ottenendo un grande risultato, direi sorprendente sia di pubblico che di gradimento, ed è stata una grande soddisfazione, a dimostrazione che il pubblico ama il teatro, ama la conoscenza, ama le novità.
T E H R il vostro festival indipendente dedicato ai diritti umani è giunto alla sua quarta edizione, nonostante le difficoltà nel organizzare eventi, ha deciso di realizzare lo stesso l’iniziativa, quest’anno il festival è stato proposto in streaming?
Si, la quarta edizione di TEHR è stata proposta interamente in streaming. Amo molto T. E.H.R, il festival che racconta i diritti umani attraverso le arti, teatro, musica, letteratura, cinema, conversazioni. Ha un impianto tematico ,quest’ anno il titolo è diversità, sostenibilità, paura e povertà, osservare il passato per guardare il futuro, e molti partner prestigiosi, innanzi tutto le università con crediti formativi per gli studenti, l’Università Roma tre, il Conservatorio di Santa Cecilia, la Cineteca nazionale, e poi Amnesty International, Stati generali delle donne e altri. Negli anni passati il festival era itinerante e si muoveva i vari luoghi, dal Cinema Trevi, al Teatro Palladium, alla Sala accademica del Conservatorio Santa cecilia, alle Aule Magne delle università. La proposta di T E H R in streaming non mi dispiace, perché darà al progetto la possibilità di una divulgazione più vasta, il festiva è fruibile da piattaforma Indiecinema ( www.indiecinema.it) una delle piattaforme indipendenti più seguite sopratutto dai giovani per i contenuti rivolti al cinema indipendente, al cinema d’essai, ai documentari aperti al mondo.
Parliamo ora del suo impegno di artista: appena scoppiata la pandemia lei si è subito attivata a rintracciare nuove vie, nuove riflessioni e nuovi realtà dove indirizzare le sue proposte, attività e idee, impegnandosi ad individuare un nuovo passo per la creatività e l’arte.
Si, ho da subito intuito che la pandemia avrebbe costretto l’umanità a grandi cambiamenti anche dolorosi, oggi siamo in piena tempesta, la via d’uscita sarà, secondo me, lenta e anche amara, ma da ogni cambiamento nascono nuove opportunità e altri obbiettivi, importante è non scoraggiarsi, cercare il buono delle cose, anche se difficile. Il mondo della cultura, della bellezza, dell’intrattenimento, del turismo, della socialità in generale è quello più penalizzato in assoluto. Sicuramente l’accesso alle tecnologie globali, che sono quasi obbligate oggi, possono essere opportunità dalle quali trarre qualcosa di nuovo che poi, una volta usciti dal tunnel potrebbero essere di supporto e sostegno al ritorno alla socialità. Già nei primi giorni di quarantena ho proposto, da canale youtube Ether il Quinto Elemento, un podcast di intrattenimento culturale, in collaborazione con il web magazine Daily Cases, lanciando un format al femminile che ha riscontrato interesse, tre conduttrici diversissime tra loro per età e temperamento ma assolutamente in sintonia, siamo la direttrice di Daily Cases e Macri Martinelli Carraresi, giovanissima redattrice della stessa testata e mia figlia.
Quali sono le sue nuove sfide ?
Una delle mie nuove sfide si chiama T. E. I .M .T, il primo festival dedicato al teatro audiovisivo, al Movie Theatre, proposto in streaming sempre da piattaforma INDIECINEMA partner del progetto e partner di Ars Millennia production, la società di produzione indipendente fondata da me e dal mio compagno Rodolfo Martinelli Carraresi con il quale condivido vita, figli e progettualità. IL T E M I T ( thematic exhibition independent movie theatre) è nato in epoca pre Covid, nel giugno del 2019, con l’intento di lanciare un nuovo linguaggio, quello del movie theatre, la commistione della fascinazione del teatro con quella del cinema, per stimolare una nuova la creatività e dare la possibilità al teatro di una più capillare visibilità, guardando soprattutto ai giovani, alle tante compagni interessanti che fanno fatica a distribuire i loro prodotti, anche se molto validi, la fatica degli artisti, delle compagnie, dei tecnici indipendenti che a differenza di quelli assunti dagli stabili è sempre e da sempre in salita, ma per questo non meno interessante anzi spesso sono proprio gli indipendenti a lanciare il nuovo passo, le nuove tendenze. T E I M T è un festival che premia il talento, l’energia indipendente che può essere d’aiuto al nuovo momento imposto dall’emergenza Covid19. L’interesse del festival da parte di media e pubblico è stata importante tanto che il programma è stato prorogato di tre settimane. Una vera soddisfazione, concretizzata attraverso l’entusiasmo, la volontà, l’energia e l’amore per il teatro, l’arte, la bellezza e l‘armonia.
Un’altra scommessa è la Collana di drammaturgia contemporanea, edita da Armando Curcio Editore il Volo di Calliope, che valorizza gli autori contemporanei proponendo le antologia dei loro lavori. L intento è quello di valorizzare la scrittura di nuovi autori, portando alla luce i loro impegno e raccontando così anche il nostro tempo, sempre con uno sguardo indipendente, libero.
E poi ci sono i tante idee e progetti, personaggi, storie che turbinano nella mia mente e che prima o poi, se Dio vorrà, verranno alla luce.
Pink Society è un femminile nuovo: non solo da guardare ma che mostra il mondo contemporaneo con passione, forza ed energia
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