Chi l’avrebbe mai detto?! Noi Italiani siamo il popolo più attivo e che dorme meglio secondo il 2021 User Health Report di Zepp Health
Il report evidenzia che gli utenti di tutto il mondo non sono ancora tornati ai regimi di allenamento pre-pandemia, riducendo anche le ore di sonno. Ma gli italiani sono il popolo più attivo e che dorme meglio.
Zepp Health, marchio leader mondiale nella produzione di smartwatch con i suoi brand Zepp e Amazfit, ha recentemente rilasciato il suo 2021 User Health Report, che evidenzia come gli italiani siano riusciti a mantenersi attivi anche durante la pandemia, ritagliandosi del tempo per l’attività fisica e dedicando un buon numero di ore al sonno.
Il rapporto è stato elaborato grazie ai risultati raccolti dai dati di oltre 30 milioni di utenti in tutto il mondo, registrati dai wearable dell’azienda negli ultimi dodici mesi e include informazioni come il numero dei passi, la qualità del sonno, l’IMC, la quantità di esercizio fisico effettuato e il livello di stress.
Confrontando i risultati di 5 Paesi quali Stati Uniti, Spagna, Italia, Cina e Russia, sono emersi dei trend generali.
I principali trend rilevati dallo studio:
- Gli italiani si posizionano come la popolazione più attiva rispetto agli altri Paesi inclusi nello studio, con un aumento delle persone che fanno esercizio fisico almeno una volta a settimana dello 0,4% rispetto al 2020.
- Le generazioni più giovani, Millennials e Gen Z in particolare, si configurano come più dedite all’attività fisica, ma allo stesso tempo camminano di meno.
- Rispetto all’anno scorso, le ore di sonno degli utenti sono diminuite, un numero maggiore di loro infatti registra meno di 7 ore di sonno medio giornaliero. L’Italia, nonostante ciò, registra dei punteggi di qualità e durata del sonno decisamente più alti.
Qualità del sonno e livello di stress: americani stressati e italiani dediti all’attività fisica
Secondo l’analisi di Zepp Health sulla correlazione tra qualità del sonno, livello di stress e IMC, la maggior parte degli utenti che dormono da 7 a 8 ore al giorno sono in condizioni di salute migliori, con livelli di stress inferiori e IMC normale.
La frequenza cardiaca a riposo (RHR) misura i battiti cardiaci al minuto mentre il corpo è a riposo. Il rapporto suggerisce che gli utenti che registrano livelli medi di stress tendono a vedere un aumento della RHR e una diminuzione dei punteggi del sonno. Inoltre, un aumento della RHR aumenta il rischio di malattie cardiovascolari. Queste metriche informano gli utenti sui rischi di salute associati allo stress eccessivo e alla scarsa qualità del sonno. Infatti, rispetto agli utenti italiani che registrano livelli di stress bassi, coloro che hanno dei punteggi medi o alti registrano un aumento del 7% della frequenza cardiaca a riposo, mentre i loro punteggi del sonno sono diminuiti del 3%.
Il rapporto sottolinea anche che gli utenti residenti negli Stati Uniti hanno un alto livello di stress e poco tempo per le attività fisiche, mentre gli utenti italiani ottengono una buona quantità di sonno giornaliero e più tempo da dedicare all’esercizio fisico.
Attività fisica: gli italiani si allenano di più, ma i giovani camminano di meno
Secondo le linee guida della World Health Organization, gli adulti di età compresa tra i 18 e i 64 anni dovrebbero svolgere 150-300 minuti di attività fisica aerobica ad intensità moderata, o 75-150 minuti di attività fisica aerobica ad alta intensità, oppure una combinazione equivalente di entrambi ogni settimana. Secondo il rapporto, il 17,3% degli utenti italiani fa esercizio più di una volta alla settimana, registrando un leggero aumento rispetto al 2020 – una percentuale significativamente più alta rispetto alla Russia, dove solo l’8,3% degli utenti russi fa esercizio più di una volta alla settimana, ma anche rispetto agli altri Paesi presi in considerazione per lo studio.
D’altra parte, si rilevano delle differenze per quel che riguarda la distanza media percorsa: gli utenti dagli Stati Uniti ad esempio camminano in media 3,3 chilometri al giorno. Il numero indica una riduzione del 6% rispetto ai dati raccolti nel 2020. È anche una distanza significativamente più breve rispetto ad altri Paesi come la Spagna, che ha la più lunga distanza giornaliera a piedi di 4,9 chilometri. Un dato curioso però riguarda l’Italia, che non ha registrato alcun cambiamento nonostante i lunghi mesi di lockdown avuti nel 2020. Anche se non si registrano grandi differenze fra il numero di passi compiuti nel 2020 e nel 2021, gli utenti nati dopo il 1970 ottengono un punteggio maggiore (6816 passi al giorno) rispetto agli utenti nati dopo il 2000 (5602 passi al giorno).
Indice di massa corporea: mentre la saturazione dell’ossigeno nel sangue rimane a livelli standard, le preoccupazioni aumentano perché sempre meno gli utenti, soprattutto statunitensi, che soddisfano l’IMC standard
La saturazione di ossigeno nel sangue è un importante indicatore fisiologico della circolazione respiratoria. Una saturazione anormale dell’ossigeno nel sangue può causare danni ad altre parti del corpo come il sistema nervoso centrale, il fegato e i reni, riducendo così significativamente le prestazioni fisiche. Il rapporto 2021 di Zepp Health mostra che più del 98% degli utenti di tutti i Paesi ottiene una saturazione di ossigeno nel sangue normale. Tra i cinque Paesi studiati, la Russia ha evidentemente la percentuale più alta di utenti con una saturazione di ossigeno nel sangue nello standard, mentre la Spagna ha la più bassa. Questo dato è anche correlato alla qualità del sonno: il rapporto indica infatti che gli utenti con saturazione di ossigeno normale tendono a dormire meglio e più a lungo.
L’indice di massa corporea (IMC) è un indicatore di peso. Secondo il rapporto di Zepp Health, solo il 33,3% degli utenti americani rientra nel range di IMC normale. La Cina, d’altra parte, ha la più alta proporzione di utenti all’interno della gamma IMC standard, seguita a ruota da Italia, Russia e Spagna.
A livello globale, sono più utenti femminili a far parte di un range di IMC normale rispetto alle loro controparti maschili, soprattutto per quanto riguarda le donne italiane, che in Italia registrano il 60,4% di indice di massa corporea, contro il 46,7% degli uomini. Guardando ai diversi gruppi di età, gli utenti nati dopo il 2000 tendono ad avere prestazioni migliori degli altri. Questo dato si evidenzia soprattutto in Italia, con gli utenti più giovani che registrano i livelli di IMC migliori.
Mentre l’emergenza COVID continua a sollecitare una maggiore attenzione alla cura di sé, Zepp Health vuole supportare i suoi utenti con tutti gli strumenti utili a tenere monitorata la propria salute. La visione di Zepp Health è infatti quella di creare prodotti intelligenti che potenziano la vita e lo stile di vita sano. Per la versione completa del report, visitare il sito https://api.huami.com/t/industryReport2021IT
I dati inseriti nel report 2021 User Health Report di Zepp Health sono stati elaborati da Data Masking Technique per garantire la privacy delle informazioni personali.
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