Correre non è una questione di età
Dà un’energia pazzesca accompagnata da una sensazione di grande libertà. Si può correre quasi ovunque e scegliere il momento che si preferisce. Non serve una grande attrezzatura: sono necessarie scarpe tecniche, adatte alla propria andatura e un po’ di tempo. Non bisogna essere dei super atleti e andare veloce per tanti chilometri, i benefici della corsa sul fisico e sulla mente si hanno anche con un’andatura moderata mantenuta per almeno 30 minuti.
All’inizio è proprio faticoso, ma quando si riesce a resistere e si continua ci si sente meglio, la bilancia segna qualche in meno, si è più tonici e anche il fiato migliora.
Ecco, questo è il momento in cui non se ne può fare a meno e non si vede l’ora di andare a correre. È diventata una necessità.
Meglio in compagnia
La cosa importante è correre in compagnia, in particolare all’inizio quando si è poco allenati e si sente di più la fatica. E poi chiacchierare migliora il fiato e si macinano più chilometri. Non esiste un’età per cominciare a correre, anzi, sono tantissime le persone hanno iniziato dopo i 40. Basta guardarsi in giro e vedere gruppi di runner di tutte le età, e non mancano neanche gli over 80. Insomma, non è mai troppo tardi.
Si comincia con distanze brevi e nel giro di poco tempo il fiato migliora, si fa meno fatica, aumenta la velocità, ci si sente meglio e non se ne può più fare a meno. E allora si pensa di partecipare a qualche manifestazione podistica. Ormai ce ne sono per tutte le età, le distanze e praticamente ogni città o località ne organizza una.
Sono tanti i benefici
I benefici sono gli stessi di tutte le attività aerobiche e dunque: cardiovascolari, respiratori, sul controllo del peso e miglioramento dello stress nervoso. Ma attenzione, è anche un’attività ad alto impatto e dunque ha delle controindicazioni, ad esempio, per chi ha un elevato rischio cardiovascolare e respiratorio e poi potenziali traumi articolari e muscolari. Per praticare running è fortemente raccomandato sottoporsi a una visita medica e fare l’elettrocardiogramma per valutare l’idoneità allo sforzo.
Attrezzatura, non tutte le scarpe vanno bene
Correre viene naturale, ma farlo correttamente è meno facile di quanto si pensi e per farlo al meglio è necessario utilizzare scarpe tecniche, adatte alla propria andatura e che consentono di controllare al meglio il movimento ed evitare traumi.
Un buon modo per migliorare la tecnica e la resistenza è iscriversi a una delle numerose società di running che oramai sono presenti in quasi ogni località e che organizzano ogni settimana allenamenti collettivi e diversa intensità. E soprattutto si ha la possibilità di conoscere persone con cui correre, allungare le distanze e decidere di allenarsi insieme per delle gare.
L’ora giusta
C’è chi corre al mattino presto appena sveglio, chi nella pausa pranzo e chi preferisce farlo la sera dopo il lavoro per lasciare alle spalle il peso della giornata. In pratica, per la maggioranza delle persone, l’attività sportiva deve trovare spazio ideale tra un impegno di lavoro o studio e la famiglia.
Non c’è una regola che vale per tutti, molto dipende dal cronotipo, se siamo gufi o allodole. Se alle 10 di sera gli occhi cominciano a chiudersi e ci si alza di buon’ora o se, al contrario, non andremmo mai a dormire.
In realtà, per consentire un giusto riposo è consigliabile far trascorrere un paio di ore tra la fine dell’allenamento e il momento in cui si prende sonno. In particolare, quando si pratica un’attività la sera, specialmente se ad alto impatto, si tende ad essere “più carichi”, a cenare più tardi e a bere in abbondanza per reintegrare i liquidi e questo potrebbe causare dei risvegli per andare in bagno.
Fa bene alla testa e combatte lo stress
Oltre a tenere in forma e aiutare a stare fisicamente meglio correre induce il rilascio di endorfine, gli ormoni del buon umore. Inoltre, aiuta a sviluppare la motivazione personale. E poi sembra che i movimenti ripetitivi della corsa provochino lo stesso effetto della meditazione sul cervello. In ogni caso, decidere di praticare con costanza uno sport è un buon modo per dedicare del tempo a sé stessi e aumentare la riflessione positiva.
Milanese da sempre. Laurea in Lingue e letterature straniere moderne presso l’Università Statale di Milano, e successivamente marketing in Bocconi.
Il mio percorso è iniziato in agenzie di pubblicità per proseguire in aziende farmaceutiche, esperienza che è durata oltre vent’anni in diverse multinazionali.
La passione per la comunicazione e la divulgazione scientifica mi hanno spinto a scrivere per varie testate e a collaborare con agenzie e associazioni pazienti.
Giornalista pubblicista e membro Unamsi, Unione Nazionale Medico Scientifica di Informazione.
Nel tempo libero sono una runner appassionata, ma non fanatica. In inverno non rinuncio a sciare, ma amo il mare. Ho una grande passione per i viaggi che condivido con mio marito.